Capitolo 18/Cristian

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Da quando Jasmine è tornata a Firenze non vivo più come prima. Sono sempre cupo,come quelle giornate d'inverno fredde e scure; è così che mi sembra di sentire il mio cuore freddo.
Dovevo mandarla via,devo proteggerla,lei non deve sapere.
Anche se gli ho detto che quando si sarebbero sistemate le cose sarebbe stato il nostro momento io so che non è così! Non sarà mai il nostro momento,ma non ce la facevo a dirglielo o forse non ce la faccio a dirlo a me stesso.
Lei non si merita uno come me,uno che ha un segreto troppo grande da portare con se tutta la vita,un peso sulla coscienza. Lei si merita il meglio,la tranquillità.

I giorni passano e la nostalgia che sento di lei mi spacca il cuore,mi sembra di vederla qui seduta che si prende il solito caffè macchiato,oppure spero sempre di vederla arrivare da un momento all'altro e di incrociare i suoi occhioni marroni;quegli occhioni che mi hanno stregato dal primo giorno.

"Cri mi ascolti?"dice mia madre dopo che aveva parlato per mezz'ora,ma che io ovviamente non ascoltavo
"Scusami mamma,non ho capito" dico ritornando alla realtà
"Cristian ma quando è che tornerai a sorridere? Jasmine è andata o te ne fai una ragione o te la vai a riprendere. Devi reagire in qualche modo figlio mio,devi riprendere a vivere . Non vivi più sei sempre cupo,freddo,non esci più,sei giovane. Devi riprenderti la tua vita. Quindi decidi o molli o lotti per lei.
Non è colpa tua quello che è successo,non sei tu il responsabile anche se eri presente.. basta tornmentarti,dovrebbe saperlo il tuo segreto vedrai che capirà.
Ma qualunque cosa tu decida io sono con te,basta che tu stia bene.. non posso più vederti così,stai morendo dentro piano,piano. Sei giovane devi ricominciare a vivere figlio mio!"

Mia madre ha ragione,ma come faccio? Non possiamo stare insieme,non mi amerebbe come ora se viene a scoprire la verità,anzi mi odierebbe a morte.
Devo riprendere a vivere ha ragione mia madre.

"Hai ragione mamma,ti prometto che starò bene" le dico abbracciandola.

Ammetto che non potrei sopportare di vederla con un altro ed è questa la cosa che mi tormenta di più da quando è andata via;vedere le sue mani che toccano mani non mie,i suoi occhioni per cui muoio che guardano altri occhi e le sue labbra che toccano altre labbra.
Darei di matto solo a sapere una cosa del genere.
È vero ha diritto a farsi una vita ma preferirei non saperlo,non so come potrei reagire!
Mentre sono assorto nei miei pensieri mi squilla il telefono.

"Ciao Cristian sono Sofia la fotografa,volevo sapere se eri disponibile per fare delle foto. Ci serve un ragazzo per pubblicizzare dei vestiti da sposo e tu faresti al caso nostro. Che ne dici?" Prima di rispondere ci penso un po',ma poi penso che è un segno del destino per ricominciare e accetto. Almeno mi distraggo un po'.

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