Capitolo 17

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Dopo quello che è successo con Cristian e Gero,chiamo Sara che corre subito a prendermi con la macchina.
In quei momenti così tristi l'unica cosa a darmi forza è andare a trovare mio nonno al cimitero. Lo so può sembrare assurdo,ma andarlo a trovare quando sto male è l'unica cosa che mi aiuta perché lo sento vicino, è come se stesse lì con me.
Lui è morto pochi anni fa in un incidente stradale,un furgone di consegne  o non so cosa non ha rispettato il dare precedenza e lo ha ucciso andandogli addosso mentre lui era nel suo camioncino.
Ancora ricordo quel giorno,quel maledetto giorno come fosse ieri. La pioggia forte, la nebbia era agosto ma sembrava novembre.
Io ero con degli amici  in giro per il paese quando mi arriva la notizia e mi reco subito sul posto dell'incidente è stato un trauma per me;vederlo li,steso, senza alcun segno di vita,le sirene dell'ambulanza e dei carabinieri e il rumore dell'elicottero per portarlo all'ospedale più vicino per salvarlo ma che è stato inutile.
Quel delinquente é scappato dopo aver chiamato i soccorsi,almeno quello!

Prendo una rosa rossa il fiore preferito mio e di mio nonno e con Sara andiamo al cimitero.

Mi ha dato la forza come speravo andare da mio nonno,ma la forza di lasciar perdere Cristian,non può andare avanti così. Non posso farmi trattare così,non può essere così egoista ed io non posso scappare da Firenze ogni volta per lui. Deve finire,forse ha ragione devo andarmene e tornare quando si sarà calmato,quando saprà quello che vuole. Non dico che da un giorno all'altro lo dimenticherò ma devo avere la forza di ritornare alla mia vita,senza di lui.

Il giorno della partenza è arrivato. Sara e Francesco sono venuti a prendermi a casa dei nonni per accompagnarmi alla stazione dei pullman.
Cristian non si è fatto più sentire,Fra dice che sta male e che non parla più con nessuno e chiunque gli si avvicini lo aggredisce. Neanche è venuto a salutarmi,neanche un messaggio,niente.
Va bene così,io non posso aspettarlo a vita,non posso aspettare che lui si fidi di me e mi dica cosa c'è che non va. Io sono sicura che lui ha qualcosa che mi nasconde ma non riesco a capire cosa. Io non ho più la forza,dopo la morte di mio nonno io non ho più tanta forza di lottare per una persona; è sbagliato lo so,ma non ci riesco.

Saluto Francesco e Sara alla stazione,salgo sul pullman e appena mi siedo al mio posto ricevo un messaggio di Cristian:
"Buon viaggio nana,perdonami un giorno capirai perché sto facendo questo! Lo so ti sto facendo male..  ma stare lontani è un bene ora. Un giorno arriverà il nostro momento. Ti amo. Vivi la tua vita!"

Io rimango pietrificata davanti lo schermo e sento scendere le lacrime.. ma c'è troppa gente e mi trattengo. Vorrei urlare dalla rabbia.
Prima mi tratta male,non si fa sentire e ora mi dice che mi ama? Ma che cazzo di problemi ha? Aveva ragione mio nonno quando diceva che l'amore è peggio di un labirinto, quando entri non esci facilmente.

"Spero che quello che mi stai facendo abbia un senso anche se secondo me un senso non c'è... Anche io ti amo,ma non auguro a nessuno il male che mi stai facendo. Stammi bene Cristian,buona vita. Forse doveva andare così."

Un messaggio d'addio non l"avevo mai scritto ma sta volta era necessario,dovevo riprendere in mano la mia vita!

Due settimane dopo
Ormai sono passati un bel po'di giorni sto riprendendo la mia vita,la scuola,le uscite con gli amici,sto ricominciando a vivere.
C'è stata anche una new entry in classe.
Alessandro,un ragazzo molto carino e simpatico,Luna e Marco, un nostro compagno di classe con il quale abbiamo legato solo quest'anno
lo  conoscevano già e abbiamo stretto un buon rapporto da subito,ci siamo trovati in sintonia.
Luna già fantastica su una storia tra me e lui e Marco fa lo stesso.
Ma io non sono pronta sto uscendo fuori ancora dalla situazione con Cristian non me la sento.

"Ragazzi devo darvi una notizia,tra un mese partirete per 5 giorni a Buenos Aires."
Appena la professoressa finisce la frase si sentono delle urla di gioia da parte di tutta la classe! Chi comincia a fantasticare su cosa fare,sulle notte insonni,sulle cazzate,su quanto ci ubriacheremo,siamo tutti al settimo cielo che la prof ci mette un po'per farci stare zitti e finire di dirci tutto sul campo scuola.

Ci consegna il programma e andremo tutti i giorni in giro per la città a vedere i monumenti,che noia a me la storia non piace proprio. Con la classe sarà diverso, più divertente.

Noi ragazze stiamo già decidendo come ci sistemeremo nelle camere e ovviamente i ragazzi qualche battuta devono farla.

"Jasmine può dormire con Alessandro e Luna con me.."
Se ne esce Marco.
Io e Luna lo fulminiamo con lo sguardo, Francesco per poco non lo picchia ma Marco è fatto così.
Mentre  gli altri scoppiano a ridere compreso Alessandro.
E la situazione va avanti così per il resto delle due ore rimaste,siamo tutti così euforici di partire!

Tornata a casa parlo con i miei del viaggio che faremo e sono contenti ma mi fanno mille raccomandazioni, soprattutto mio padre che è un tipo non geloso,di più!

La sera mi scrive Alessandro senza un motivo preciso e cominciamo a parlare del più e del meno..quando sono con lui mi dimentico di tutti i casini che ho in testa mi fa stare così bene e questo mi spaventa,non voglio farmi strani pensieri però per ora.

I giorni passano e a scuola va tutto bene,a casa anche, insomma non mi posso lamentare. La maggior parte delle giornate le passo con Marco,Luna, Francesco e Alessandro, sto così bene con loro. Mi fanno ridere,mi fanno vivere,sono fantastici.

Cristian non l'ho più sentito dall'ultimo messaggio che mi ha mandato quando ero sul pullman per tornare a Firenze.
Nel frattempo sono riuscita a restituire i soldi che Luna mi aveva prestato per il biglietto, all'inizio non li voleva ma io ho così insistito che ha dovuto cedere.

Sara e Francesco li sento ogni tanto ma li ho pregati di non parlarmi di Cristian,non mi aiuterebbe la cosa.
Voglio stare bene.

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