Rimanete a fissarvi per lunghi ed intensi attimi, studiandovi a vicenda.
Thomas non sarebbe cambiato di una virgola se non fosse per le occhiaie che ora gli solcano le guance prepotenti e per il viso di un colore smorto.
Guardi attentamente ogni singola parte del suo corpo, dalle dita della mano destra strette al bordo della portiera alle punte dei suoi capelli neri e alti che hanno perso un po' della vivicità che li contrassegnava.
Il suo sguardo concentrato sulla tua figura ha una nota di malessere ben nascosto, eppure un barlume di consapevolezza e di felicità lo attraversa.
"Che ci fai tu qui?" Chiede piano, quasi come se volesse nascondere quelle poche parole alla moltitudine che, sul ciglio della strada, fissa incuriosita la scena.
Apri la bocca per tentare una risposta decente, ma sprazzi della conversazione che sta avvenendo accanto a te ti fanno togliere di malavoglia l'attenzione da Thomas.
"Ascoltami bene: stavi per investire me e la mia amica e non la passerai liscia! Ti manderò in galera dopo un processo davanti alla corte suprema e vivrai con i carcerati psicopatici fino a quando-"
"Ok ok ok - dici cercando di calmarla e le appoggi una mano sulla spalla - non mi sembra il caso di fare una scenata del genere."
"Poteva ucciderci!" Replica Giorgia prestandoti attenzione e pronunciando queste parole con la bocca semi aperta e gli occhi incendiati dalla rabbia.
"Non penso che Anthony lo volesse fare apposta..." Il poveretto in questione, completamente spiazzato dalle parole poco carine appena rivoltegli dalla mia migliore amica, ci osserva attraverso i suoi occhiali da sole neri con uno sguardo dispiaciuto e preoccupato.
"Magari Anthony è un mania-" Mentre sta pronunciando ciò, si ferma di colpo. "Anthony?" Chiede con voce tremante e dubbiosa alternando i suoi occhi sgranati tra me e lui.
"Già..." Rispondi mordendoti il labbro per non ridere davanti a quell'espressione così buffa.
Il giovane manager, felicemente consapevole che il suo nome gli stava portando salvezza, si tolse gli occhiali così da permettere anche a Giorgia, che, a differenza di qualcun'altro, non passava le giornate e guardare le instagram stories di un certo ragazzo, di riconoscerlo.
La ragazza, dopo essersi pietrificata per alcuni secondi ed aver sussurato un 'o mio Dio', si sporge verso la mia direzione e finalmente anche lei vede Thomas, immobile accanto alla macchina.
Rimanete così, a scambiarvi occhiate fin troppo consapevoli.
***
"Ti sta mangiando con gli occhi..." Ti dice Giorgia con lo sguardo fisso oltre la tua spalla.
"La smetti di fissarlo? Sembri psicopatica!" La riprendi cercando di portare i suoi occhi su di te.
"Perchè lui non lo sembra continuando a fissarti? Dovrebbero dare un hobby a quel povero ragazzo... deve essere messo malaccio se ti trova così interessante.
Ti sporgi oltre il tavolo e cerchi di tirarle una sberla ma, ancora una volta, lei è più veloce di te e si sposta. "Mancata!" Ti prende in giro facendoti l'occhiolino.
Stai per risponderle a tono, ma tua mamma, seduta accanto a te, vi riprende: "Almeno al ristorante fate finta di essere delle ragazze educate ed istruite!"
Dal vostro tavolo, composto da te, Giorgia e i rispettivi genitori, si alza una risata di gruppo.
"Neanche se volessero ce la farebbero..." Commenta con un sorrisetto il papà della tua migliore amica.