#16 pt.1

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"Abbassa la voce!" Sussurra Thomas tirandoti una leggera gomitata.

"Stavo per morire e tu mi dici di abbassare la voce?" Chiedi guardandolo con entrambe le sopracciglia alzate.

Lui, scocciato ma divertito, alza gli occhi al cielo e risponde con voce morbida: "se fossi caduta ti avrei preso io"

Qualche ora prima...

When the days are cold
And the cards all fold
And the saints we see
Are all made of gold

When your dreams all fail
And the ones we hail
Are the worst of all
And the blood’s run stale

I wanna hide the truth
I wanna shelter you
But with the beast inside
There’s nowhere we can hide

'Allora... devo passare prima a prendere i pennarelli che sono nella casetta quattro, poi i fogli che in teoria ha Marco e infine richiamare i bambini nel campo di sabbia...' Mentre fai una lista mentale delle cose che devi fare, alzi lo sguardo verso il cielo nascosto dalle fronde verdi degli alberi e chiudi gli occhi, cullata dalla voce di Dan Reynolds sulle note di 'Demons'.

Lì al campo scuola, nonostante ormai l'estate si sia già scatenata portando con se il sole ed il caldo, una brezza fresca spira costantemente tra le varie costruzioni facendo sì che i ragazzi non soffrano troppo la stagione; e tu ovviamente non sei diversa da loro.

Un bambino urlante però ti distrae dal quest'attimo di pace correndo accanto a te e facendoti quasi cadere.

È basso e biondo, avrà circa 7 anni, e indossa una maglietta verde che indica la sua appartenenza al gruppo elementare.

"Tanto non mi prendi Thomas!" Rise il bambino non curandosi minimamente di te.

"Ehy! Non si corre qui!" Gli urli dietro con una punta di astio nella voce. Nei luoghi in cui si dorme e si mangia è vietato correre perché mina alla sicurezza delle persone... e poi quel bambino non ti sta particolarmente simpatico.

'Potevi anche chiedere scusa, eh!' Pensi risentita. Stai per intimargli di nuovo di fermarsi ma, all'improvviso, qualcosa ti colpisce alle spalle e il colpo è tale da buttarti a terra.

'Ecco, io l'avevo detto che era pericoloso correre qui' pensi massaggiandoti il gomito sul quale, nella caduta, ai messo tutto il peso. È leggermente sbucciato, ma fortunatamente non è nulla di grave. 'Scommetto qualsiasi cosa che è un amichetto del bambino di prima...'

"Le regole dicono chiaramente che-" ti blocchi di colpo quando dietro di te trovi un ragazzo, un animatore come te per la precisione, che ti osserva con un sorriso tranquillo in volto.

"Ciao! Io sono Thomas, piacere!" Esclama sventolando la mano a mo' di saluto.

Interdetta, rimani per un secondo ferma a fissarlo, entrambi ancora stesi a terra, lui tranquillamente appoggiato sui gomiti, tu attorcigliata su te stessa per riuscire a guardarlo in faccia.

"Ma tu sei..." dici, ma non riesci a concludere la frase perché il bambino di prima, ancora voglioso di fare guai, arriva di corsa urlando e ridendo a squarciagola. "Ahahaha ho vinto io! Ho vinto io! Ti ho battuto, Thomas! Ho battuto uno dei coordinatori! Mangia la mia polvere!"

Immagina ~ Thomas BocchimpaniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora