Ti siedi sulla solita panchina accanto alla pensilina nel viale alberato. É autunno e tira un vento abbastanza freddo, così ti stringi un po' di più nel giubbino.
Prendi il telefono e le cuffie e inizi ad ascoltare le tue canzoni preferite. Da ormai un anno, è un rituale che compi tutti i venerdì pomeriggio; ti calma e ti aiuta a rilassarti dopo una settimana lunga e faticosa.Ti guardi attorno e noti un ragazzo che viene verso di te.
Fai finta di niente e abbassi gli occhi concentrandoti su una foglia arancione che si è posata sulla tua scarpa. La muovi leggrmente e la foglia vola via.Una voce maschile ti fa alzare gli occhi: "Posso sedermi?" è il ragazzo di prima; è alto, con i capelli neri, molto particolari, gli occhi nocciola e un sorriso bellissimo.
Annuisci sorridendo timidamente e facendoti un po' più in là. Si siede vicino a te, molto vicino a te.
Passa qualche minuto nei quali rimane immobile. Gli lanci un'occhiata e lo trovi a fissarti. Distogli lo sguardo imbarazzata e ti mordi il labbro inferiore. Ridacchia leggermente.
Passate un'ora così. Alle quattro, cinque minuti prima che tu, come al solito, te ne vada, si alza e, sorrdendoti leggermente se ne va.
Passi tutta la settimana pensando a lui, ai suoi occhi, al suo sorriso
Il venerdì torna presto e alle due e mezza, puntuale come sempre, ti siedi sulla solita panchina portando nel cuore la speranza di rivederlo.
E così accade.
Ti chiede se può sedersi e tu acconsenti. Prendi coraggio e, nel momento stesso in cui inizi a parlare, anche lui lo fa. Vi sorridete imbarazzati e abbassate lo sguardo.
"Piacere, Thomas" ti dice dopo un attimo di silenzio allungandoti la mano.
"Y/N, piacere mio" replichi sorridendo e gli stringi la mano.
Passano le settimane. Ormai per voi è normale trovarsi tutti i venerdì alla stessa ora sulla solita panchina. Con lui sai di poter parlare di tutto, sai di poter essere te stessa.
A volte arrivi triste per un litigio con i tuoi o per un voto basso a scuola, e lui ti acolta senza battere ciglio, ti da consigli, e, quando serve, è la tua spalla su cui piangere.
Altre volte è Thomas quello giù di morale: giunge alla panhina con i capelli meno curati del solito, gli occhi stanchi ed un sorriso inesistente. E tu sei la sua roccia. Lo abbraccia, gli sussurri che andrà tutto bene, perchè la maggior parte delle volte è più importante ascoltare le persone che stanno male e lasciarle sfogare piuttosto che buttare fuori una valanga di parole che a loro appaiono vuote.
Insomma, l'inverno passa e la primavera arriva portandoti una nuova consapevolezza: non lo vedi come un semplice amico, lui è qualcosa di speciale e unico, che ti fa battere il cuore quando lo vedi e che ti tiene sveglia la notte.
Quindi ora sei lì, sulla solita panchina, a torturati le mani, guardando con ansia verso la direzione da cui arriva sempre.
Ed eccolo, quindi, bellissimo come non mai, che ti viene incontro e ti sorride.
Ti sposti leggermente e sospiri innamorata quando la sua mano sfiora la tua nel sedersi.
Respiri velocemente ed inizi a parlare di getto: "è da una settimana che sto pensando se dirtelo o meno, io-"
"Mi piaci anche tu"
Rimani a bocca aperta. "Tu cosa.. come... come facevi a saperlo?!"
Scuote la testa ridendo. "è da quasi sei mesi che ci conosciamo, ti sono sempre stato accanto e ti sei sempre sfogata con me; ti conosco troppo bene per non capirlo"
Ok, fin lì ci sei ma... "Puoi per favore ripetere ciò che mi hai risposto quando ti stavo per dire che mi piaci? Penso di non aver capito bene"
Sospira in modo teatrale: "Ti ho detto che mi piaci e, aggiungo ora, ti ho chiesto se vuoi metterti insieme a me."
Il fatto che lui l'abbia detto con così tanta naturalezza ti spiazza; come ha fatto a dirtelo così mentre tu hai il cuore che batte non più nel petto ma in gola?!
Annuisci boccheggiando come un pesce.
"Lo prendo come un sì?" chiede incerto.
Annuisci di nuovo.
"Hai perso la capacità di parlare?" ironizza.
Tuo malgrado, muovi di nuovo la testa in alto e in basso.
"Se vuoi posso benissimo controllare anche la tua capacità di baciare..."
Non aspetta risposta questa volta e ti dà un dolce bacio a fior di labbra. Ricambi sorridendo."No, vedo che quella non l'hai persa..." ti sussurra.
"Zitto e baciami!" dici sorridendo.
"Ai tuoi ordini" replica e torna a farti felice.
Ciaooooooooo
Oggi mi sono impegnata tanto tanto per aggiornare perchè me l'ha chiesto -Love-Mates- (t.v.b❤)
Comunque, sono felice che "I belong with you" vi piaccia, grazie per avermi seguito annche in quell'avventura!
Un'ultima cosa: per il prossimo #immagina volevo fare una cosa tipo "Thomas bad boy della scuola", ma non ne sono tanto sicura perchè lui di cattivo ragazzo proprio non ha niente ahahaha scrivetemi nei commenti cosa ne pensate se vi va!
E niente, se volete lasciatemi una stellina!
Good night!
#TEAMTHOMAS
[27/12/2016, 21:00]