13-3-2007

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"Mamma, cosa ci facciamo qua fuori in giardino a quest'ora di notte?"
"Osserviamo le stelle"
"E perchè?"
"Per sentirle ridere"
La guardo confusa, lei non sembra accorgersi del mio sguardo tanto è impegnata ad osservare il cielo
"Mamma ma le stelle non possono ridere, è impossibile"
Dopo aver pronunciato l'ultima parola mia madre si gira di scatto verso di me e afferrandomi le mani nelle sue mi guarda dritta negli occhi.
"Clary, voglio che tu sappia una cosa, niente è impossibile se tu credi che non lo sia, ricordatelo sempre, tu un giorno farai grandi cose, sei una bambina speciale."
"Sono speciale?"
"Certo che lo sei." Fa una pausa e mettendosi le mandi al collo sgancia la sua collana.
"Tieni, voglio che tu la conservi con cura, ti sarà d'aiuto, e ti ricorderà di me per sempre."
Me la aggancia al collo; è più pesante di quanto credessi all' inizio, però è bellissima, ha la forma di un fiore al cui interno è incastonata una pietra nera.
"Grazie mamma"
Lei mi guarda e mi sorride, qui si può notare la nostra somiglianza, quando sorridiamo davvero i nostri occhi si illuminano, come se stessero per lacrimare; mi abbraccia e dopo un tempo che sembra infinito ci stacchiamo e continuiamo a guardare le stelle.

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