"CLARY... svegliati se no farai tardi, vuoi già arrivare in ritardo al tuo primo giorno di scuola?"
Sentii il mio letto scuotersi, finchè una secchiata di acqua ghiacciata non mi finii addosso inzuppandomi tutta, allora mi alzai di scatto.
"Nonna ma dai" lei come se nulla fosse si mise a ridere. "È pronta la colazione, forza vai a lavarti e raggiungici di sotto"
Mi sporsi in avanti e mi passai le mani tra i capelli, scostandomi i riccioli bagnati dal volto.
"Non credo che mi serva più una doccia, grazie comunque".
Sul viso della nonna apparve un'espressione divertita. "Non fare storie e muoviti." Detto questo uscì dalla stanza.
Trassi un respiro profondo e mi alzai.
Camminai verso il bagno ma prima di aprire la porta mi bloccai nel vedere quella foto sul comodino; i ricordi di quella notte presero a riaffiorarmi nella mente.
"Clary, voglio che tu sappia una cosa, niente è impossibile se tu credi che non lo sia, ricordatelo sempre, tu un giorno farai grandi cose, sei una bambina speciale."
"Sono speciale?"
"Certo che lo sei." Fa una pausa e mettendosi le mandi al collo sgancia la sua collana.
"Tieni, voglio che tu la conservi con cura, ti sarà d'aiuto, e ti ricorderà di me per sempre."
Me la aggancia al collo; è più pesante di quanto credessi all' inizio, però è bellissima, ha la forma di un fiore al cui interno è incastonata una pietra nera.
Toccai la collana che avevo sul collo, una delle cose più preziose che possedevo che mi legavano a lei, mi mancava così tanto, da quando era morta in quell'incidente quando avevo 8 anni, se pensavo che erano passati 9 anni da quel giorno sentivo il cuore spezzarmisi nel petto.
Mi girai e massaggiandomi il collo guardai l'orologio, appena misi a fuoco i numeri sgranai gli occhi nel rendermi conto che erano quasi le 8:15 e le lezioni sarebbero iniziate alle 8:30.
"NO, ARRIVERÒ IN RITARDO."
Mi precipitai in bagno, guardandomi allo specchio mi spaventai nel vedere in che stato fosse la mia faccia in questo momento.
I miei occhi dello stesso colore del mare, erano sgranati e il viso segnato da profonde occhiaie; presi dunque un correttore e del mascara, migliorai un po la situazione, mentre per i capelli era tutt'altra storia, i miei riccioli rossi era tutti ingrovigliati, presi un pettine e mi feci una lunga treccia che mi arrivava quasi al fondo schiena, molti pensano che io assomigli a Merida (la protagonista di ribelle, the brave), la cosa ormai non mi infastidisce quasi più, un tempo invece avrei detto il contrario, non perchè avessi qualcosa contro quel cartone, ma quando ero più piccola, i bambini mi prendevano in giro per i miei capelli, quindi cercavo il più possibile di nasconderli, anche se era alquanto impossibile farlo, sembravo praticamente una torcia che richiama l'attenzione delle lucciole.
Andai in camera e mi vestii, misi dei semplici leggins neri, delle converse nere e una maglietta della vans nera, si okay non ho molti capi colorati nel mio armadio; presi poi lo zaino e scesi di sotto a mangiare.
"Buongiorno nonni" andai ad abbracciarli e mi sedetti a tavola.
"Buongiorno tesoro, oggi la nonna ti ha rinfrescata eh?" Il nonno si mise a ridere per poi unirsi anche la nonna, li guardai allora male,ma non potei anche io fare a meno di ridere.
"Clary, sono le 8:25, forse e dico forse, è meglio che ti muovi, non credi anche tu?" Disse mia nonna, dopo aver finito di mangiare, passandomi le chiavi di casa.
"Si, direi di si. "Le presi e diedi un bacio sulla guancia di entrambi, aprì la porta per uscire ma mi bloccai quando visi che sulla soglia c'era Harry, il mio migliore amico.Spero vi piaccia questo capitolo, so che è un po breve ma presto scriverò anche il prossimo; fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate:)
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paradise city
FantasyClary pensava di essere una ragazza come tante altre, il suo obiettivo era di finire il liceo e andare al college. Questo almeno era quello che pensava finchè un giorno non incontrò un ragazzo dagli occhi così verdi da sembrare irreali e dai lineame...