Presi dall'armadio dei pantaloni sportivi neri che avevo portato e li abbinai ad una maglietta nera con una rondine bianca disegnata sopra e alle mie converse...nere, si ecco, come avevo già detto non possedevo molti capi colorati.
Mi spostai in bagno a lavarmi i denti e farmi una rapida doccia.
Mi guardai allo specchio e notai un livido appena visibile sul mento, uffa.
Mi vestii rapidamente e uscii diretta alla palestra.
Aiden mi stava aspettando appoggiato alla parete, indossava pantaloni da allenamento e sopra aveva una canottiera. Cavoli, non aveva affatto la pelle floscia.
Appena mi vidi il suo sguardo divenne attento.
"Bene Clary, iniziamo."
Neanche un ciao, o un come hai dormito?
Vabbè ci avrei fatto l'abitudine, penso.
Iniziammo con degli esercizi di riscaldamento.
Finiti gli esercizi mi guidò verso i materassini.
"Allora cosa sai fare?"
Ci pensai su. Con la mia prima esperienza del combattimento corpo a corpo avevo sferrato calci e pugni quindi un po di agilità pensavo di averla, non era però abbastanza ovvio.
"Mmm non molto."
"Okay, passeremo molte ore qua dentro, e quando non ci alleniamo insieme dovresti andare spesso nella palestra con gli atrezzi, due porte a destra di questa stanza."
"Ore?"
Ovviamente scherzava.
"Si, ore."
Non aveva l'aria di stare scherzando.
"Senti devi mettere su massa muscolare, si certo lo ammetto sei veloce di natura ma al momento questo non conta poi tanto, anche un bambino riuscirebbe a batterti."
Aveva ragione.
Il suo sguardo sembrò ammorbidirsi.
Si piazzò davanti a me guardandomi dall'alto in basso.
"Allora ci sono delle regole Clary."
Sbuffai, ecco che iniziava ora con i sermoni.
"Uno: non si può fumare nè bere alcolici; due: non potrai mai lasciare la scuola senza permesso o senza che ci sia qualcuno ad accompagnarti previa comunicazione."
"Va bene."
Mi guardò incrociando le braccia sul petto.
"Ho detto va bene, davvero Aiden ho capito."
Chiuse gli occhi lasciandosi andare in un profondo respiro.
"Iniziamo con le basi, vediamo come gestisci le cadute."
"Mi farò male?"
Eh si ero preoccupata adesso.
"Dipende."
"Non è una risposta."
Sospirò esasperato.
"Senti puoi smettere di parlare?, Così magari potremmo iniziare."
Feci il segno di chiudere il lucchetto sulle labbra, Aiden alzò gli occhi al cielo mentre io tentai di nascondere il sorrisino che si stava sempre più allargando sul volto.
"Beh allora.."
Sbattei la schiena contro il meterassino, che dolore.
Aiden incombeva su di me allungandomi la mano per alzarmi, io però lo feci da sola.
"Era necessario?"
"Si, dovevi atterrare sulla parte superiore della schiena perchè oltre che subire meno dolore,ti permette di rialzarti agilmente."
"Beh però potevi avvertirmi."
Sbottai fulminandolo con lo sguardo.
"No"
Fu la sua unica risposta.
"Ricordati di contrarre i muscoli e di ruotare i fianchi."
Mi colpì le braccia con le sue facendomi cadere.
Ma uffa.
"Alzati."
Mi colpii e caddi ancora e ancora.
Dopo un po di tempo riuscii ad eseguire la giusta tecnica di atterraggio.
"Finalmente." Mormorò Aiden.
Che simpatico che era.
Passammo, dopo una pausa pranzo, alla difesa.
Aiden mi insegnò ad alzare le braccia e incrociarle davanti al volto, tecnica usata durante uno scontro diretto.
Alla fine dell'allenamento avevo male dappertutto.
"Te la sei cavata abbastanza bene, diventerà piu facile man mano che andiamo avanti con l'addestramento."
"Lo spero."
"Fai degli esercizi di stretching al mattino e di sera prima di andare a letto, ti aiuteranno a sciogliere i muscoli, fidati."
Lo seguii verso l'uscita.
"Domani lavoreremo sui salti e le tecniche di blocco."
"Va bene, a domani... quindi."
"Ciao Clary." Aspettai che aggiungesse qualcos' altro ma niente, beh peccato.
Mi allontanai zoppicando diretta alla mia camera; davanti alla porta mi stava aspettando Harry.
"cos..."
Sbattei più volte le palpebre, forse era un'allucinazione dovuta alla troppa fatica.
"Clary"
Era lui, era davvero lui, gli corsi incontro e lo stritolai in un abbraccio.
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paradise city
FantasyClary pensava di essere una ragazza come tante altre, il suo obiettivo era di finire il liceo e andare al college. Questo almeno era quello che pensava finchè un giorno non incontrò un ragazzo dagli occhi così verdi da sembrare irreali e dai lineame...