Oh perfetto direi.
Gli lanciai un'occhiata furtiva e vidi lo sguardo concentrato come se stesse pensando a qualcosa di complesso.
"Va bene preside, l'allenerò io."
"Bene perfetto, ora potete andare, le lezioni non sono ancora iniziate, avrai tempo di rimetterti a passo degli altri in questi 2 mesi.
Ora potete andare."
Mi alzai e camminai in direzione della porta seguita a ruota da Aiden.
"Ah Clary, un'ultima cosa."
La guardai in attesa, il suo volto si aprì in un sorriso pieno di affetto ma anche rimpianto.
"Sono felice di rivederti."
Non seppi cosa rispondere perciò annuii e oltrepassai la porta.
"Bene Clary, ti mostro la strada per la tua camera, dovresti riposare un po'. Domani inizieremo l'addestramento...se senti di farcela."
"Si."
Il suo sguardo mi percorse il viso.
"Sicura?"
"Certo, da cosa cominceremo?"
"Dalle tecniche difensive."
"Useremo anche le spade o cose di questo genere?"
"Si.." mi si illuminarono gli occhi dalla voglia di impararle ad usare. "...ma non adesso."
Peccato, era una grande delusione.
Giungemmo davanti a quella che sarebbe divenuta d'ora in poi la mia camera da letto.
Feci per aprire la porta ma Aiden mi appoggiò le mani sulle spalle.
Il suo tocco era saldo ma allo stesso tempo delicato.
"Puoi farcela, ricordati che sono di più le cose che puoi fare che quelle che non puoi, basta volerlo."
Detto questo si allontanò.
Aprii la porta.
La stanza era carina, il letto era posto verso la parete di destra mentre l'armadio e il bagno su quella di sinistra.
Andai verso la finestra e guardai fuori, vidi alcuni studenti che erano rimasti per seguire i corsi estivi, giocare a quello che poteva sembrare tennis, ma ovviamente era molto diverso.
Uno perchè non avevano racchette, due perchè non si muovevano neanche.
Bah...
Ero stanca, fissai il letto e mi ci buttai sopra.
Probabilmente mi addormentai perchè quando mi fui svegliata, il cielo si era oscurato e la luna brillava nel cielo. Iniziai a pensare ai nonni ed Harry, mi mancavano così tanto.
Scossi la testa e decisi di alzarmi per fare un giro.
Camminai per i corridoi deserti finchè non sentii delle risate provenire dietro una porta della biblioteca, decisi di entrare.
I ragazzi iniziarono a voltarsi per guardare chi fosse entrato per poi bloccarsi completamente e fissarmi come se fossi un fantasma.
Mi mossi a disagio. "Ehm... ciao."
Un ragazzo mi fisso con occhi sgranati, sembrava che stessero per scoppiare fuori dalle orbite come le stelle.
"Oh porca miseria."
Una ragazza si tirò su gli occhiali e mi fissò con uno sguardo curioso.
"Mmm...okay, meglio che me ne vada allora."
"No aspetta, scusaci, siamo stati maleducati, io sono Avery."
Allungò una mano per stringere la mia.
"Loro sono James, Roth e Rose. "
Disse indicando i ragazzi dietro di lei, i quali ancora sbalorditi alzarono la mano per salutarmi.
"Io sono..."
"Tu sei Clary vero?"
"Clary, si esatto, come fai a conoscere il mio nome?"
"Oh cavoli scusa, non volevo sembrarti impicciona o cose di questo genere e si sembra inquietante ora questa sit..."
Un ragazzo, credo Roth si alzò.
"Avery, credo abbia capito."
Lei abbassò lo sguardo rossa in viso.
Mi ricordava tantissimo Kat.
Feci un sorrisino.
"Tranquilla è tutto okay."
Roth mi si avvicinò.
"Tu sei la principessa."
Ah ecco, ora si era spiegato come facevano a conoscermi e il perchè erano rimasti sbalorditi nel vedermi.
"Già, a quanto pare."
Mi sorrise divertito.
"Beh piacere di conoscerti Clary."
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paradise city
FantasyClary pensava di essere una ragazza come tante altre, il suo obiettivo era di finire il liceo e andare al college. Questo almeno era quello che pensava finchè un giorno non incontrò un ragazzo dagli occhi così verdi da sembrare irreali e dai lineame...