La battagia era iniziata.
"Okay, l'hai voluto tu." Disse con voce roca.
Scattò in avanti, gambe e braccia si muovevano rapide, quasi non toccavano terra.
Un istante dopo mi ritrovai stesa sul pavimento.
I suoi occhi brillarono freddi e quell'occhiata mi gelò nelle vene il sangue.
Okay... forse non era stata una buona idea attaccarlo.
Soffocando il terrore che mi attanagliava arrestai i colpi.
Mi alzai e allontanai il più possibile.
Cercai di richiamare i miei poteri, pensai ai miei nonni, ad Harry, a mia madre e anche ad Aiden, dovevo farcela per loro, per tutti loro.
Mi girai e di corsi partì all'attacco.
Schivai un calcio poi un pugno diretto sulla mia mascella.
Il cuore mi batteva forte mentre mi inginocchiavo.
Ero pronta a tutto.
Sentii che qualcosa dentro di me cambiò, il pensiero fisso era quello di sconfiggerlo.
Vidi dei coltelli, con la coda dell'occhio, venirmi addosso, li bloccai con la forza della mente, non so come sia potuto accadere, ma oramai niente mi sorprendeva più.
Con un sorriso sul volto lo guardai sollevando un braccio, un fascio di energia eruppe dalla mia mano colpendolo in pieno petto, questa volta il colpo lo fece atterrare.
Alzò il busto e mi guardò, poi fece una cosa che mi sembrò fuori luogo e strana; si mise a ridere! Si avvicinò e mi prese il polso tra la sua mano destra stringendolo forte. Cercai di divincolarmi ma non ci riuscii, era come incollato.
"Questo era solo un assaggio, non mi sbagliavo affatto su di te, dovevo solo aspettare che lo scudo eretto da tua madre sparisse così da venirti a cercare per portarti via oppure ucciderti, ma sai cosa?tu sei esattamente come me, non puoi non saperlo, dentro di te sai di essere un errore." Mi mancò il fiato, ero...ero un errore e anche se a dirmelo fu lui mi ferii lo stesso, d'un tratto persi la rabbia, il fuoco che avevo dentrò si spense e mi sembrò di essere ristornata me stessa. "Ci rivedremo presto principessa." Detto questo sparii portato via da un vento fortissimo che fece esplodere le finestre.
Pezzi di vetro mi finirono addosso graffiandomi la pelle. Non pensai al dolore, pensai invece a quello che era appena accaduto. Cosa mi era successo?
Mi guardai intorno, il salotto era un disastro come del resto il piano terra.
Abbassai lo sguardo sul polso e vidi che era rimasto un livido dove lui l'aveva stretto.
"Porca miseria."
Mi sbrigai a percorrere le scale, arrivai nella mia cameretta e vidi tutti vicino al letto. Un sospiro di sollievo mi uscii dalla bocca.
Appena si accorsero della mia presenza mi guardarono come se non mi avessero mai vista prima. Pensavano di non rivedermi più. Cercai allora di sdrammatizzare.
" Allora gente, come va?"
Mia nonna mi si lanciò praticamente addosso, seguita a ruota dal nonno.
"Pensavamo di perderti"
Li guardai, avevano gli occhi rossi, simbolo del loro pianto. Li strinsi più forte nell'abbraccio e feci una promessa che avrei cercato in tutti i modi di mantenere.
"Non mi perderete mai."
La parola errore mi ritornò in testa, e se ero come diceva lui? se ero sbagliata?
Cercai comunque per il momento di non pensarci.
Mi staccai e mi avvicinai ad Harry.
Stava soffrendo ma la gamba non era messa tanto male, forse mi ero sbagliata. Mi stritolò in un abbraccio 《spaccaossa》
"Harry, cosi soffocò."
Si staccò e mi guardò con sollievo.
"Scusa e che...avevo paura di averti persa, non so cosa farei se succedesse una cosa del genere."
"Non succederà."
"Si ma se..." Gli presi la mano ed intrecciai le dita alle sue.
Lo guardai dritto negli occhi, occhi che sono stati il mio rifugio per tanti anni.
"Non succederà, l'ho promesso no?."
Annuì."Ma ora dimmi una cosa, la tua gamba non era rotta?"
"Merito mio, l'ho sistemata,ho usato i poteri per guarirlo e sai non è stato affatto facile farlo visto che anche io ero ferito, e tanto per la cronaca sto bene, grazie per avermelo chiesto."
Guardai Aiden, aveva ragione, aveva fatto molto per me, per noi, aveva rischiato la vita per salvarci, non riuscivo ad esprimere la mia gratitudine con le parole così lo abbracciai e non mi sembrò strano anzi mi pareva quasi naturale stare tra le sue braccia, come se fossi a casa e al sicuro, come se niente potesse ferirmi, come se l'avessimo fatto un'infinità di volte e forse si era bizzarra come cosa, non per l'abbraccio ma per tutte queste emozioni che mi si susseguirono dentro. Il tempo sembrò fermarsi; ci staccammò quando sentimmo qualcuno schiarirsi la voce.
Aiden si guardò intorno quasi imbarazzato.
"Emh bene ora i chiarimenti e poi partiamo."
Lo guardai confusa.
"Partiamo?"
Mi sorrise, e oh cavoli era perfetto, anche con il volto macchiato di sangue, i capelli arruffatti, i vestiti stracciati e le occhiaie, segno della sua stanghezza, era perfetto, come qualcosa di irreale.
"Per la High Paradise School."Cosa ne pensate di questo capitolo? Cosa starà succedendo tra Aiden e Clary?
Ci tenevo inoltre a ringraziare tutti quelli che stanno seguendo la storia, fatemi sapere nei commenti se vi sta piacendo.
Ancora grazie:)
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paradise city
FantasyClary pensava di essere una ragazza come tante altre, il suo obiettivo era di finire il liceo e andare al college. Questo almeno era quello che pensava finchè un giorno non incontrò un ragazzo dagli occhi così verdi da sembrare irreali e dai lineame...