Capitolo 29

1K 73 2
                                    

Sono passati diversi mesi. Io e Riccardo non ci siamo rivolti parola, se non lo stretto necessario fra due compagni di 'scuola'.
Oggi c'è la registrazione in cui si formeranno le due squadre.
Sono veramente nervosa.
Sono in sala relax a prepararmi insieme a Shady.
"In bocca al lupo a noi. Qualunque cosa accada, sempre insieme. Due burine" mi avvicina sotto il mento il mignolo.
Stringo il mio mignolo intorno al suo "sempre".
"Ragazzi, preparatevi. Fra due minuti in studio" ci dice Marcello.
Tutti quanti insieme ci dirgiamo all'ingresso dello studio. Siamo tutti agitati, chi più, chi meno.
Mi volto e cerco con lo sguardo Riccardo. È molto nervoso.
Cerco di avvicinarmi, e quando lui si accorge di questo si irrigidisce più di quanto già non fosse.
"Buona fortuna. Stai tranquillo! Andrà bene. Credo in te" mi limito a dire con tanto coraggio, dopo tutto quello che è accaduto tra noi.
Mi sorride, vedo che il suo corpo si scioglie un po'.
Forse sono le parole che avrebbe sempre voluto sentirsi dire.
"Buona fortuna anche a te". Si gratta il capo, è agitato, lo capisco.
Ci fanno entrare in studio. È sempre un'emozione bellissima sentire il calore del pubblico.
Maria fa entrare i due coach: Elisa e Morgan.
Due grandi personaggi della musica italiana.
Prima di tutto spero di arrivare al serale; poi, mi farebbe piacere andare nei blu, Elisa è una delle mie artiste preferite fin da bambina.
Andreas, Vittoria e Riccardo sono nei blu; Shady, Lo Strego, Sebastian nei bianchi.
Io sono ancora nel banco. Ho davvero tanta ansia.
"Federica, vieni al centro" mi dice Maria. Speriamo bene, finalmente arriva il mio turno.
Canto " questo piccolo grande amore" ed un mio inedito "ti avrei voluto dire".
"Ti vorrei nei blu". Mi viene da piangere dall'emozione.
Corro ad abbracciare Elisa ed i miei nuovi compagni di squadra.
Riccardo ha gli occhi di una luce bellissima. Abbraccio anche lui, mi stringe fortissimo e mi sussurra "sono contentissimo".
Mi metto la felpa e mi siedo accanto a Riki.
A fine puntata le squadre erano al completo!
Io, Riki, Andre, Vitti, Michi e Cosimo nei blu; Shadina, Mike, Seba, Thomas, Oliviero e Strego nei bianchi.
Una volta finita la registrazione ci danno diverse ore per preparare le cose e dirigerci nelle rispettive casette.
Fremo dall'emozione.
Sono in stanza, ho appena chiamato i miei per salutarli.
"Mi mancherai burina. Siamo al serale, ma chi pensi? Comportati bene" mi abbraccia fortissimo.
La stringo forte a me, mi mancherà davvero tanto. Mi è sempre stata vicino "pure tu cucciola. Arriviamo in finale insieme".
Scendiamo e raggiungo i miei compagni di squadra.
Marcello ci accompagna in casetta blu.
Facciamo entrare per primo Andreas: è giusto che si goda il momento che ha sempre sognato e che ha sfiorato per così poco lo scorso anno.
Ci abbracciamo tutti quanti insieme.
Siamo pronti per iniziare una nuova avventura.
Per riprendermi un po', vado fuori in giardino, sul divanetto blu.
Dopo pochi minuti, mi raggiunge Riccardo che si siede di fronte a me. "E così dobbiamo condividere anche la casetta, che peccato" dice sarcastico.
"Gne gne" gli faccio la linguaccia.
Riccardo ride, io anche.
È così strano, abbiamo passato mesi e mesi senza parlarci, siamo arrivati ad odiarci, poi ad amarci, per poi diventare estranei quasi del tutto, ora invece, sembriamo complici, come se ci fossimo scordati di tutto.
"Ricominciamo da zero?" Riccardo inarca il sopracciglio e mi fissa con quegli occhioni azzurri a cui non so resistere.
"Mi farebbe piacere" rispondo con sincerità.
"Allora, piacere Riccardo Marcuzzo, squadra blu" mi allunga la mano.
"Federica Carta, squadra blu" prendo la sua mano e la stringo.
Il mio cuore batte ancora forte per lui, non ha mai smesso di farlo.

Stammi VicinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora