Capitolo 32

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È il giorno della registrazione. Sono agitatissima.
Stasera sarà il vero inizio di tutto. Amo mettermi in gioco e far vedere quanto valgo veramente.
Voglio conoscere i giudici, sentire il loro parere, confrontarmi con gli altri. Far parte di un bellissimo programma, con gente molto competente, per me è il massimo.
"Ei, buongiorno" Riccardo dice timidamente.
"Cosa ci fai in camera mia?" Noi donne abbiamo una camera separata da quella degli uomini.
Riki si fa rosso in viso "volevo solo vedere se ti fossi svegliata".
Ma era qui da parecchio o è appena arrivato?
"Come mai?" Questo ragazzo è veramente strano ed incomprensibile.
"Vado a prepararti la colazione, succo ace giusto?" Faccio cenno di si con la testa.
Riccardo esce dalla stanza ed io rimango lì come una cretina a pensare al suo assurdo comportamento.
"È prontooo" urla dalla cucina.
I ballerini sono alla solita lezione di classico, mentre Michele è a ripassare in sala i brani per questa sera.
Lo raggiungo in cucina e ci mettiamo a mangiare uno di fronte all'altro.
Il suo comportamente è alquanto strano ultimamente.
"Se il pancake non ti piace, perdonami. Non so cucinare, lo sai..." rido e assaggio.
Non è un granchè, ma il bel gesto supera il sapore.
"È buono" sorrido e continuo a mangiarlo.
Vedere la sua faccia soddisfatta, mi rende più felice.
Fatta colazione ci mettiamo sul divano a dormicchiare un po'.
Sono le 16 del pomeriggio e dobbiamo prepararci in fretta.
La registrazione inizia alle 18:00, ho tanta paura di sbagliare qualcosa.
Sono molto nervosa anche per il duetto con Riccardo, ho paura di non reggere l'emozione e sbagliare.
Ci fanno scendere in studio. Michele mi abbraccia forte "ho paura" mi sussurra. Ricambio l'abbraccio "tranquillo, andrà tutto bene. Qualunque cosa accada, noi sempre insieme".
Mi volto verso Riccardo, ci stava guardando un po' male. Quando si accorge che lo stavo guardando si volta a guardare verso un'altra parte.
Pochi secondi prima di incominciare viene verso di me "ti vedo tanto agitata. Cioè si, lo sono anche io, ma non negativamente come lo sei tu. Cerca di divertirti. Questi sono gli eventi più importanti della tua vita. Non sprecare le occasioni così. Io credo in te. Buona fortuna" mi lascia una bacio in fronte e si mette in posizione.
Parte la musica. Entro in studio e vedo che tutte quelle persone stanno applaudendo noi, si sono fatte tantissimi chilometri e sono qui per noi. Penso alle parole di Riccardo e mi rilasso.
Questa è la vita che ho sempre sognato.
Ho aperto il mio serale con il mio primo inedito: attraversando gli anni. Ci sono strettamente legata. Questa canzone è per il mio migliore amico. Che non c'è più. Mi manca, anche se lo sento vicino a me, sempre. Ed ora, so che lui è qui. Mi sta guardando. È in prima fila. Come lo sarà sempre, quando farò i miei concerti. Gli riserverò sempre un posto.
Elisa interrompe i miei pensieri schierandomi nel duetto insieme a Riccardo.
Andiamo al centro del palco. Ci sendiamo su due sgabelli, uno di fronte l'altro.
Il mio cuore sta per esplodere, non capisco se è per l'agitazione o per Riccardo, forse un mix di cose.
La sensazione, malgrado è descritta non molto bene, è piacevole.
Inzia la canzone. Siamo occhi dentro occhi.
Non penso più a niente, se non a lui. Il pubblico scompare, i giudici anche, tutti scompaiono.
Siamo io, lui, questa canzone, e i nostri occhi che si stanno cercando, si stanno trovando, si stanno parlando.
La sensazione più bella è quando le nostre voci si uniscono. Diventiamo un tutt'uno.
Pian piano ci avviciniamo, fino al termine della canzone.
Non ho mai provato un brivido più grande di questo.
Ci sorridiamo e senza pensarci lo stringo tra le mie braccia.
Ritorno in me quando il pubblico inizia ad urlare ed applaudire.
"È stato qualcosa di unico, magico, non avrei altre parole per cui descrivere questa esibizione. Mi siete piaciuti davvero tanto. Eravate l'amore in persona" ci dice Ambra con l'appoggio di Eleonora.
Al termine della puntata, l'eliminato è Michele, che ha perso il ballottaggio contro Shady, che nella squadra bianca.
Torniamo in casetta e aspettiamo che torni Michele a prendere le sue cose.
"Chicos" entra Michele.
Mi fiondo su di lui piangendo "non doveva accadere".
"Stai tranquilla. Non me ne vado. Fuori ci sarò sempre per te." Abbassa poi la voce "state facendo i cretini. Siete fatti per stare insieme".
Finisco di abbracciarlo e lo lascio andare con molta malinconia.
Rimango fuori a fissare quella porta che un attimo prima è stata chiusa da Michele.
Appoggio la testa al muro.
"Disturbo?" Riconosco la sua voce, senza nemmeno il bisogno di voltarmi.
"No, vieni" sento i passi venire verso di me.
Mi abbraccia da dietro, senza dirmi nulla.
"Stai tranquilla. Un'amicizia, se vera, continuerà anche fuori. E so che lo è, stanne certa" non mi aspettavo di sentire certe parole da lui.
In questi giorni, come detto stamattina, è strano, ma mi piace, sta dimostrando una maturità che fino a poco tempo fa non aveva.
"Grazie" avevo bisogno di sentirmi dire queste cose da qualcuno, e sono strafelice che quel qualcuno sia lui.

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