Stammi Vicino

Capitolo 16

Sono in macchina con papà. Fisso fuori dal finestrino e mi torna in mente ancora Riccardo che mi dedica quella canzone. Sorrido, anche involontariamente.
Il sorriso viene per un attimo interrotto da un messaggio.
È di Giulia.
'Come è stato carino oggi Riki a dedicarmi quella canzone!?'.
Ma ci fa apposta quell'odiosa? Sono infastidita dalle sue parole. Visualizzo e non rispondo: cosa che va molto di moda al giorno d'oggi.
Una volta tornata a casa mi chiudo in bagno e chiamo Shady, l'amica di fiducia.
Gli racconto quanto successo.
"Cooosaa? Ma è veramente malefica questa qua" urla Shady dall'altra parte del telefono.
"So che vuole Riccardo tutto per lei, ma così ci sto male, non che Riccardo sia mio, ovvio. Lui può fare quello che vuole...".
Chiudo dopo un po' la chiamata.
È stata una giornata molto intensa e allora decido di andarmene a dormire presto per partire al meglio per le prove di domani mattina.
***Sono le 8 la sveglia suona. Oggi abbiamo la giornata libera. Mi squilla il telefono: è Riccardo.
"Fede, ti aspetto fra 15 minuti al bar di fronte casa tua, non fare domande." Chiude la chiamata senza nemmeno aspettare una mia risposta.
Dopo 15 minuti sono davanti il bar ad aspettarlo.
Eccolo che arriva. Il suo sorriso è qualcosa di meraviglioso, ma questa  cosa credo di averlo detto tantissime volte.
Mi saluta con un bacio sulla guancia. Mi fissa per qualche secondo sul viso. Io rimango a guardare quegl'occhi azzurri.
La fine del mondo. Credetemi.
"Accomodiamoci". Fa entrare prima me, come un vero cavaliere.
Che abbiano inizio le mie favole mentali.
"A cosa devo tutto questo?" Gli dico con un tono sarcastico.
"Lo faccio perchè mi fa stare bene, o meglio, mi fai stare bene". Rimango immobile a fissarlo. Sorrido, come mai fatto prima.
Stare con lui, mi fa bene. È lui che mi fa bene.
Tra le risate, i frappè, le chiacchiere, le foto, ecc. il tempo è passato troppo in fretta. Controllo il telefono e noto 3 chiamate perse da mamma. È tardi! È quasi ora di pranzo! Sono stata 5 ore insieme a Riccardo in questo bar, senza mai stancarci. Senza mai stancarci l'uno con l'altro.
Potrei stare così per ancora molte, ma molte ore.
"Credo di dover andare...." gli mostro il telefono e continuiamo a ridere. Riccardo paga anche per me e usciamo dal bar.
Ci salutiamo con un bacio sulla guancia.
Sono felice. Felice davvero.
Mi incammino verso casa, sorrido tanto. Ho passato una giornata bellissima. Vorrei che ogni momento con lui fosse così.
Sento gridare il mio nome dall'altra parte della strada, mi volto ed è Riccardo.
Inizia a correre verso di me, si ferma a pochi centimetri da me. Mi accarezza il viso delicatamente e si avvicina sempre di più. Il mio cuore accelera.
Si ferma a qualche millimetro "sembra un sogno, non vorrei svegliarmi mai..." sospira "tu però devi farlo, ora...". Lo guardo confusa. "Cosa?" Lo vedo sempre più sbiadito. "Si esatto, svegliati!".
"Svegliati dai! Così fai tardi! Dai fedeee". Apro gli occhi e vedo mamma.
Una volta aperti gli occhi, mamma scende a finire di prepararmi la colazione.
Rimango lì, perplessa e confusa. Perchè ho sognato Riccardo?