Stammi Vicino

Capitolo 39

Ad ogni bacio lo sento mio sempre di più, è una sensazione indescrivibile. Non ho mai pensato di vivere tutte queste emozioni insieme e con una persona.

Riccardo interrompe i miei pensieri sfiorandomi di nuovo la schiena, facendo percorrere le sue dita, con tocco delicato, la colonna vertebrale. Non smetterò mai di dire che amo questo ragazzo.

Ora tocca a me fare qualcosa. Poco fa Rico mi ha tolto la maglietta. Pensavo di sentirmi in imbarazzo essendo la prima volta, in realtà non è così. Con lui è tutto una sorpresa. Afferro così l'orlo della sua maglietta e lo osservo. Riccardo mi accenna un sorriso ed io ricambio abbassando lo sguardo. Decisa, gli sfilo la maglietta, così da farlo rimanere a torso nudo. Rimango per un momento ad osservare il suo corpo. Vengo riportata alla realtà con un bacio sul collo. Questo ragazzo sa proprio come farmi rabbrividire dal piacere.

Con una mano, mi afferra una spallina del reggiseno e la fa scendere dalla spalla accarezzandomi. Una scarica elettrica mi passa da cima a piedi.

Lo bacio senza esitazione. La situazione iniziale viene ribaltata quando io prendo il comando della vicenda mettendo a cavalcioni sopra di lui. Baci, baci e ancora baci.

Sento poi le sue mani arrivare ai gancetti del mio reggiseno. In un secondo fu gettato via. Così da rimanere corpo a corpo con lui.
Posso così sentire la nostra pelle sfiorarsi e bruciare dalla passione.

Continuiamo a baciarsi fino a quando non ci ritroviamo completamente nudi.

"Ho aspettato tanto questo momento, davvero" Riki mi accarezza la spalla destra, proseguendo poi con un delicato bacio dove prima era passato con la mano.

"Anche io, non sai quanto" è la verità. Non posso crederci che in questo momento è tutto mio, soltanto mio.

Ora basta, voglio godermi il momento senza pensieri.

Riccardo, è appena entrato dentro di me. Inizialmente sento un po' di bruciore che mi fa quasi uscire delle lacrime. Comincia a muoversi piano piano. Dentro e fuori.

"Ti fa male?" Mi chiede Riki preoccupato "dimmelo che smetto".

Sospiro, "un po' ma stai tranquillo, continua".

All'udir delle mie parole, mi guarda e prosegue.

In poco tempo, quei dolci ma dolorosi movimenti, si trasformano in dolci e piacevoli.

Mi rilasso e mi godo tutto il piacere che questo ragazzo mi sta dando.

"Ti amo" sussurro. Lo amo davvero, troppo. Così ecco che scendono altre lacrime. "Pure io papera".
"Come mai stai piangendo? Fa troppo male?" Mi chiede appena accorto delle mie lacrime.

"No, no..anzi! Il dolore è passato da un po'." mi guarda con aria dubbiosa. "Allora cos'è?".

"È che ti amo davvero tanto e non posso crederci che sto vivendo questo momento, ora con te. L'ho desiderato da veramente tanto tempo. E posso dire, oggi, di essere, veramente felice. Sia perché ho te, perché posso rivedere la mia famiglia, sia per l'esperienza di amici e quello che mi aspetterà da domani. Sono tutti questi pensieri".
Riccardo mi sorride, non aggiunge altro se non dei baci sulle mie labbra.

Poco dopo esce da me esausto.
Ci mettiamo l'uno accanto all'altro. Neanche 5 minuti che crolliamo addormentati.
La cosa più bella? Dormire appoggiata al suo petto, stanca.