Capitolo 28

1K 72 9
                                    

Sono passati tre giorni da quella sera.
Mi manca davvero tanto. Ho provato a parlarci, ma è tanto deluso.
Come ho potuto scegliere di fidarmi di una come Giulia, invece del mio ragazzo?
Ultimamente non mi capisco nemmeno più.
Sono in sala prove e mancano solamente tre giorni alla prossima registrazione.
Non riesco a concentrarmi, penso e ripenso al suo sguardo, deluso e amareggiato. Si fidava di me.
"Non sei presente in questo momento, va di là e ripassa. Oggi pomeriggio riprendiamo le lezioni" mi congeda Raffaella.
Non sopporto di dover buttare le occasioni al vento.
Vado in sala relax e c'è Riccardo in piedi davanti alla porta. Per sbaglio sbatto il braccio contro il suo mentre cerco di entrare.
"Oh, scusa" non riesco a guardarlo negli occhi.
Riccardo non risponde. Nemmeno lui riesce a guardarmi.
Non ho il coraggio di guardare i suoi occhi azzurri, quelli che mi hanno fatto innamorare la prima volta.
Vado a sedermi, ripassando i brani che mi sono stati assegnati.
Ho un brano di Baglioni, 'questo piccolo grande amore'. Non riesco a cantarla, mi viene da pensare a Riki e tutto quello che ha fatto per me.
Parlerò con i professori e farò in modo di cambiare canzone.
Mi arriva un messaggio "Federica, il professor Moro ti aspetta in sala 3".
Vado in sala, Moro era sul divanetto ad aspettarmi.
"Federica, ho notato che hai dei problemi. Parlarne ti farà bene." Fabrizio mi fa accomodare accanto a lui.
"Non riesco a cantare la canzone di Baglioni..." le parole si spezzano.
"Posso sapere il motivo?" Cerca i miei occhi per capire meglio cosa mi stia accadendo.
"Non ci riesco, e basta. Sono cose personali di cui non vado fiera, parlandone poi..." sospiro e aggiungo "vorrei cambiare canzone".
Il professore mi guarda incredulo "è la prima volta che vedo arrenderti..." dalle sue parole, capisco che sto deludendo anche lui.
Come una bambina, mi metto a piangere.
"Perchè piangi adesso?" Moro si avvicina a me lentamente e mi accarezza il capo.
Prendo tanta forza, tra i vari singhiozzi "sto deludendo tutti ultimamente. Sto pensando di rinunciare".
"Davvero rinunceresti a tutto questo per un attimo di sconforto?" Rimango in silenzio alle sue parole.
"Ti lascio meditare" Il professore esce dalla stanza.
Rimango per qualche minuto in sala a pensare.
Forse, è la volta giusta per far vedere chi sono realmente, nel bene o nel male, che sia.
Asciugo le lacrime e torno dagli altri.
Vado verso il frigo e prendo un sorso di acqua.
Riccardo nota che ho gli occhi rossi per colpa delle lacrime. Appena mi volto verso di lui, fa finta di nulla e si volta dalla parte opposta.
La lezione è andata leggermente meglio del previsto.
La prima ad uscire dagli studi sono io. Ho detto a Shady che non l'avrei aspettata perchè avevo delle cose da sbrigare.
Dopo di me escono Riccardo ed Andreas.
Non credo mi abbiano visto, così mi nascondo dietro un cespuglio abbastanza grande da coprirmi tutta.
"Aspettiamo strego ed ale" dice Andreas.
Si fermano a pochi centrimetri dal cespuglio dove ero io.
"Puoi raccontarmi cosa è successo con Fede?" Non potevo desiderare di meglio.
"Giulia" Riccardo sembra non gradire l'argomento.
"Cos'ha fatto?" Chiede incredulo Andreas.
Riki prende fiato e comincia a raccontare tutta la nostra storia, anche le parti tenute nascoste ai nostri compagni.
"E non so per quale motivo Giulia ha detto quelle cose a Fede. Ma quello che veramente non capisco è come lei abbia minimamente pensato a dare ascolto a lei e non fidarsi di me. Questo mi ha deluso tantissimo. Non credo di riuscire a fidarmi più di lei".
Le sue parole mi feriscono, ma a ferirmi di più, è ripensare all'accaduto.
Andreas lo guarda un po' storto.
Non resisto più. Non riuscirei ad ascoltare una parola di più da parte di Riki.
Le lacrime rigano le guancie.
Scappo piangendo verso l'hotel, senza pensare che se avessi fatto così, mi avrebbero visto.
Mentre sto andando in hotel sento dire in lontananza "sono un cretino" da Riccardo.
Ho sperato fino all'ultimo che mi sarebbe corso dietro, ma questo in realtà, accade solamente nei film.

Stammi VicinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora