Capitolo 20

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Riccardo mentre mangia il sushi fa delle facce buffissime. Non gli piace un granchè, ma lo mangia per me; perchè sa che io ci vado matta.
"Mi fai morire" davvero. Sto morendo dal ridere. È troppo buffo.
"Ah ah divertente.." per ripicca prende le sue bacchette, *tralasciando il fatto che non sa usarle nemmeno*, e si mette a fare il tricheco.
Che imbarazzo, la gente ci sta guardando.
Lui sembra fregarsene di quello che possano pensare gli altri.
"Vado al bagno. Posso lasciarti qui sola?" Ride mentre posa sul tavolo le bacchette.
"Certo. Ho diciotto anni! Sono grande ormai". Spero abbia colto il sarcasmo.
"Giusto, oramai la bimba è diventata grande." Mi lascia un bacio sulla fronte e se ne va al bagno.
Torna dopo poco tempo.
"Hai fatto in fretta!" Mi piace prenderlo un po' in giro.
"Noi maschi non siamo mica come voi donne..." mi piace ancor di più il fatto che anche lui prenda in giro me. Lo fa teneramente.
Ad un tratto si fa serio "Ah, ho incontrato Simone al bagno.....".
Sto per andare in panico. Strano cara Paper, non succede mai.
Riccardo si accorge che sto cominciando ad agitarmi.
"Tranquilla, gli ho detto che sono con i miei amici di Milano. Loro fra poco se ne vanno che si incontrano con gli altri al bowling. Aspettiamo e poi usciamo anche noi. Okay?"
"Okay." Non vorrei che si sapesse di noi solo per rispetto di Michele.
Se non fosse per lui, l'avrei urlando già a tutti.
IO AMO RICCARDO MARCUZZO.
Si, credo che avrei urlato proprio questo.
Finiamo di mangiare dopo tanta fatica da parte di Riki.
Michele e Simone sono appena andati a pagare.
"Possiamo alzarci intanto" Riccardo si alza dalla sedia e viene verso di me. Mi prende la mano e mi alza. È un ragazzo d'oro.
"Addirittura Riccà?" Siamo uno di fronte all'altro.
Muoio dalla voglia di baciarlo ma non posso.
I ragazzi escono così noi ci dirigiamo a pagare. Naturalmente paga Riccardo dato che è il mio compleanno.
Mi sento un po' in colpa a far pagare ogni volta lui. Solo che è così testardo!
Siamo arrivati davanti l'hotel. È ora di salutarci. Anche se non vorrei.
"Sei bellissima. Non smetterò mai di dirlo" si gira verso di me.
Siamo ad occhi dentro occhi.
Deglutisco.
Riccardo prende il mio viso tra le sue mani e si avvicina.
Le labbra si sfiorano. Il bacio si fa sempre più caldo e piacevole.
È bellissimo.
Non lo scambierei con nessuno.
Preferirei un solo bacio da lui che mille da chiunque altro.
Si stacca da me con molta fatica, io senza pensarci due volte gli lascio un bacio a stampo sulle labbra e mi fiondo tra le sue braccia.
Ha una stretta potente, anche se non sembra. Suo fratello lo prende spesso in giro perchè non è muscoloso come lui.
Tra le sue braccia mi sento protetta, difesa da tutto.
Sento il suo cuore battere all'impazzata. Sorrido, ed oltre a farlo io, lo fa anche il mio cuore.
Senza dirgli nulla, gli prendo la mano e la appoggio sul mio cuore per fargli sentire che anche il mio batte forte per lui.
Ma vogliamo parlarne del suo sorriso? Quel dannato sorriso. L'inizio di tutto.
"Non me ne voglio andare, potrei stare qui per ore ed ore senza mai stancarmi" lo guardo negli occhi. Lui mi sorride e mi bacia di nuovo.
Interrompe il bacio il suo telefono: è Giulia.
Cosa vuole a quest'ora?

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