capitolo 16

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New York.

Dopo aver conosciuto Jessica Cabello è ogni stanza del suo appartamento al sedicesimo piano, ho un attimo di relax con la mia ragazza.

La camera dove dormiremo è davvero grande e pulita, il profumo delle coperte si sente anche dal bagno conensso ad essa ed è una cosa che adoro molto. Una grande finestra permette una illuminazione completa di ogni angolo e il letto a due piazze sembra molto più grande del solito.
"Un giorno vorrei avere una casa come questa, è davvero grande e spaziosa, la casa che ho sempre sognato" commento mentre aiuto Camila con la sua valigia, la solleviamo insieme sul letto per mettere i vestiti negli armadi.
"Anche a me piacerebbe avere una casa così però non a New York, troppo caos e baccano, il rumore delle macchine si sente fino a qua sopra!" ribatte e annuisce, si sentono molto più leggeri ma i clacson si riconoscono.
"Io voglio e credo ad un futuro insieme Camz, ogni cosa che desideriamo l'avremo" commento facendo cadere il discorso, dopo un bacio a stampo finiamo velocemente l'avanti e indietro dal letto all'armadio color crema. Finalmente riposo.

***

"Allora Lauren, ti piace la mia nuova casa?" mi chiede sorridendo Jessica, apparecchiando accuratamente la tavola.
"Sì, hai davvero gusto, lo dicevo giusto prima a tua cugina" rispondo cordialmente posando un bicchiere davanti ad ogni piatto.
"Spero ti divertirai qui, sembri davvero la ragazza giusta per quella peste lì" indica Camila che sta portando il sale e spezie varie verso di noi.

A tavola con la famiglia Cabello è sempre fantastico, non si smette mai di ridere.

Sparecchiamo tutti insieme e Sinuhe fa fare il solito ruttino al piccolo Sebastian, alla fine non hanno ascoltato la loro primogenita per il suo nome.
Emily viene goffamente verso di me e dopo aver dato una lunga leccata alla mia mano con i residui e odore di pollo mi alzo per andare a lavarmi le mani e i denti.

Decidiamo di portare fuori il cane tutti insieme per conoscerci meglio, i più grandi presenti in casa preferiscono rimanerci dichiarando di essere stanchi.

"Sei viziata anche dalla tua ragazza Camila? Non bastava dagli zii" si lamenta scherzosamente Jessica, vedendo che solo facendomi il labbruccio ho preso dalle mani di sua cugina il guinzaglio.
"Non la vizio, la tratto solo bene" rispondo e rido per le mie stesse parole: "Non dirò mai più una cosa del genere anche se alla fine è la verità" proseguo e ai uniscono in una risata di gruppo.
"Jess, Laur tratta come una principessa Cami, fa ogni cosa per renderla felice e quando si urlano contro poi le porta una rosa" si aggiunge Sofia strattonato la manica della felpa della più grande che sorride.
"Si capisce che è una brava ragazza" commenta in risposta alla bambina: "Quante volte si urlano contro?" le chiede ridendo sotto i baffi.
"Quasi mai" rispondo io per lei e ci fermiamo per far fare i bisogni ad Emily.
"Almeno una volta alla settimana, una volta Lauren non è venuta a casa per un po' poi è tornata e urlavano ancora" dice a raffica felice di dare informazioni alla sua cugina preferita.
"Mh interessante" esclama e sento le mie guance bruciare.
"Non litighiamo ogni settimana... è capitato solo un periodo no" spiego, facendomi trascinare dal cane.
"Posso chiedere perché Lauren non si è fatta vedere per un po' signorina silenziosa?" chiede, avvicinandosi un po' a Camila.
"Era stata davvero una brutta litigata e nella rabbia le ho tirato uno schiaffo, ancora me ne pento" butta fuori e stringo la sua mano.
"Ormai è passato" commento e proseguiamo la camminata in silenzio.

***

Stiamo per addormentarci, il sonno minaccia di farmi chiudere gli occhi mentre Camila mi minaccia di tenerli aperti per lei.
Mi sta parlando da quaranta minuti di una serie tv che vuole guardare insieme a me, ci sono i pompieri e un'ambulanza ecc ecc... non la sto più ascoltando, le mie orecchie trasformano ogni suono in rumore fastidiosissimo.
"Camz, dormiamo dai, me lo ripetersi domani, ti prego" mi lamento e la tiro dal braccio verso di me facendola cadere al mio fianco sdraiata.
"Ahia Laur mi hai fatto male" dice a mo di bambina e l'abbraccio dopo aver spento la luce dall'interruttore sopra alla testata del letto.
"Buonanotte amore mio" dico, baciano la sua testa.
"Buonanotte stronza" risponde e sorrido, stringendola un po' di più.




Scusate l'immenso ritardo e il capitolo corto.
Non ho molta ispirazione, in compenso ho 27372828 pensieri per la testa che mi distraggono.

Ditemi se vi piace, so che è mediocre ma non volevo lasciarvi senza niente.

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