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«Cosa ne pensate, signor MacMourrog?»

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«Cosa ne pensate, signor MacMourrog?»

«Capitano, non ho mai navigato in queste acque.»

«Bene, è il momento giusto per imparare. Controllate per cortesia che le rilevazioni sulla mappa siano corrette. Date voce allo scandagliatore e diminuite la velocità.»

«Aye, signore» disse MacMourrog. Si volse verso la prua e ordinò a un uomo di nome Parker di gettare lo scandaglio.

Il timoniere, in piedi dietro il nocchiere, tenne salda la ruota fra le mani scorticate. Il gesto permise alla fregata di mantenere la linea retta impostale dal signor Bolton.

I marinai corsero a riva per aggiustare la velatura. Diedero una mano di terzaroli alla vela di trinchetto e a quella di mezzana, di modo da far procedere la nave con la sola maestra.

Parker gettò lo scandaglio e attese che il peso toccasse il fondo. Tenendo la sagola fra le mani, lasciò scorrere i nodi, ciascuno dei quali rappresentava un'unità di misura.

«Al segno sette» gridò.

«È una buona cosa, sebbene la fregata non peschi molto ora che siamo in vista della terraferma» azzardò il nocchiere, un uomo saggio dal viso rotondo.

La terraferma aveva le sembianze di un'ombra verso cui la prua era orizzontata. Un ammasso orlato di pietre grigie dalle ondulazioni verdastre.

Il signor Bolton annotò la rotta sul giornale di chiesuola, lo chiuse e vi svolse sopra la mappa di un'isola che, ad uno sguardo attento, aveva le sembianze di un dugongo o – se qualcuno era dotato di fervida fantasia – di una sirena.

«Quindi questa è la famosa corrente oceanica dei Caraibi» disse MacMourrog – primo ufficiale sostituto, scozzese di Mull of Galloway, nato ai piedi del faro – e si chinò sulla carta nautica dai bordi consumati e che puzzava come il ventre della nave: acqua salmastra, organismi marini, cibo in agonia e fetore di uomini che non facevano un bagno decente da settimane, da quando avevano lasciato le coste scozzesi.

La corrente, una striscia di blu più intenso della tonalità dell'oceano, portava la fregata. Potente e calda, fluiva verso ovest attraverso il Mar dei Caraibi. La sua velocità era instabile al punto da variare di parecchi centimetri al secondo nello stesso tratto.

Il capitano conosceva le sue bizze: era una tratta abituale per lui.

«Tenersi pronti» gridò, i piedi ben saldi sul cassero mentre si aggiustava il tricorno sui capelli corti neri e lucidi.

Era un giovane uomo coscienzioso e severo, con un senso del dovere molto sviluppato, com'era sviluppato l'attaccamento verso i suoi uomini, più o meno gli stessi da tre anni a quella parte, da quando aveva accettato l'incarico di scorta ai preziosi mercantili di Sua Maestà.

La fregata navigò il Windward Passage e proseguì fra Cuba e la Giamaica in direzione sud-ovest fino a che l'equipaggio avvistò l'arcipelago delle Cayman, nel mare delle Antille. Il punto più profondo del Mar dei Caraibi si trovava proprio al largo dell'isola principale da cui l'arcipelago prendeva il nome. Gli alisei costanti sospingevano la fregata.

Il Blues della Sirena (Un paio di gambe)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora