Il Governatore fissava frastornato, in camicia da notte, il capitano della Marina Britannica con la giacca imbrattata di sangue e la faccia spiritata che gli era caduto in casa come un meteorite, e che ora lo supplicava con i modi spicci degli uomini di poca pazienza.
«Verrò con voi. Lasciate che dica allo stalliere di preparare la carrozza» disse, spostandosi per il salotto adorno di mobili. «Siete giunto da laggiù a piedi in queste condizioni? Chi vi ha sparato?»
«I soldati del Forte. L'hanno fatto per salvaguardarsi, la situazione li ha resi aggressivi.»
Salirono sulla carrozza con il Governatore intento a chiudersi la giacca e infilarsi il soprabito. MacMourrog teneva gli occhi fissi sui piedi, che gli dolevano negli stivali, per non incrociare lo sguardo del capitano.
Avery teneva la testa ciondoloni che di quando in quando sbatteva contro il finestrino. All'ennesimo scossone il Governatore mise una mano fra il vetro e il viso del capitano e lo svegliò.
«Vi farete un buco in testa se continuate a colpire il finestrino. Siete sicuro di stare bene?»
«Anche se l'emorragia si è fermata definitivamente ieri sera, sono debole per via del sangue che ho perso.»
«Sarà meglio affrettarsi.»
Nel Forte c'era agitazione quando i tre vi giunsero sotto il cielo che schiariva. La carrozza s'arrestò, e il Governatore scese per primo aiutando Avery.
«Voi prendetelo per l'altro braccio.»
MacMourrog obbedì e resse il peso del capitano sulla parte sinistra. Il Vento li scosse e li fece barcollare.
«Sembrava essersi placato sul finire della notte, invece eccolo di nuovo. Dove si nasconderà quando non soffia?»
Entrarono dal cancello di legno fra lo stupore dei soldati riuniti e proseguirono all'interno dell'edificio. Lennox, presente e in ordine, si materializzò nel corridoio per andare incontro ai tre. Finse di disinteressarsi di Avery e si concentrò sul Governatore che, rapido e didascalico, richiese spiegazioni sugli avvenimenti che aveva udito raccontare e succedevano lì. Gli fu mostrata l'indigena che dormiva nella cella. Lennox aveva avuto tempo sufficiente per far sparire lo stregone di guardia.
Seguì una ricostruzione precisa dell'accaduto nell'ufficio di Lennox, che culminò con l'ammissione da parte del Comandante dei fanti della sua impreparazione. Aggiunse che si sarebbe piegato a qualsiasi richiesta da parte del Governatore.
«Parola mia, non avevo mai veduto un ufficiale preda di tali istinti. E sia. Lo farò per la credibilità della Marina Britannica.»
Il Governatore si guardò attorno soddisfatto, anche se nei volti dei soldati leggeva la contrarietà, nella postura la costrizione e nelle divise stazzonate la sciatteria in cui versava una fortificazione che attendeva nemici di carne e sangue che non arrivavano mai.
«Mi assicurerò personalmente del benessere della fidanzata del capitano Avery. Verrà condotta su una delle mie navi e allontanata. Signor Anderson,» disse Lennox, rivolgendosi al sergente «per favore, scortate la giovane alla mia abitazione senza farvi scorgere dagli indigeni. Se è necessario, usate un mantello o camuffatela da uomo.»
«Può andarvi bene, capitano?» domandò il Governatore rivolto alla sedia su cui era stato messo Avery.
«Vi sono obbligato, signore. Vostro debitore. Non dimenticherò la gentilezza che avete usato nei nostri confronti.» Dopo averlo detto, il capitano sembrò meno sofferente.
«Chiamate il medico, che dia un'occhiata a quella ferita» ordinò il Governatore.
Lennox fece uscire Avery accompagnato da Anderson e da MacMourrog, e li guardò sfilare nel corridoio fino a che il Governatore gli chiese di rientrare nella stanza.
Appena la porta si chiuse, il Governatore cambiò espressione. Si batté con la mano aperta il ventre e disse: «Grand Cayman verrà spazzata via, e con essa tutto ciò che c'è sopra. Non ho la minima intenzione di perdere i privilegi ai quali ho dedicato tanto tempo. Non intendo affrontare una rivolta armata per aver impedito un sacrificio abituale. Quel figlio d'un pirata è pazzo. Signor Lennox, tenetelo lontano dalla donna finché tutto sarà finito e inventatevi qualcosa che mai vorrò sapere, non intendo rimanerne coinvolto.» Dedicò la sua attenzione al mar dei Caraibi fuori della finestra, agitato e scuro, e ne annusò l'odore di pesce, corallo e pietra bagnata che rimaneva addosso a chiunque avesse vissuto sull'isola per più di qualche mese. «Lasciatemi tornare alla residenza, ho un sogno interrotto da proseguire.»
Lennox, frastornato, si limitò ad annuire e inchinarsi.
Quando il Governatore risalì sulla carrozza, che discese ondeggiando al passo con l'andatura dei cavalli, Lennox si rivolse alla sentinella impettita.
«Mandate a chiamare lo stregone e il signor Anderson. Andate alla fregata e trovatemi il signor Kozlov. Riferite che il Governatore se ne è andato. Faremo come pattuito.»
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Il Blues della Sirena (Un paio di gambe)
مغامرةUn capitano ambizioso. Una sirena vendicativa. Una vittima innocente. Nello scenario dell'isola di Grand Cayman, famosa per trovarsi sulla rotta degli uragani stagionali dell'Atlantico, si consuma uno dei vizi più antichi del mondo: la gelosia. Il c...