»-(¯'Capitolo 10'¯)-»

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Poco dopo mi sveglio con un gran mal di testa. Vedo Alex accanto a me poggiata sul volante. Penso "è morta?". No, non può essere! La scuoto chiamandola.

-Alex! Alex! - si agita facendo dei versi. "è viva! Meno male!" -Mi hai fatto spaventare!

-Cosa è successo? - mi chiede mettendo una mano sulla fronte.

-Siamo finite contro un palo scansando un gatto nero...

-Cosa? La macchina come sta? - scende di corsa dall'auto. La seguo. Rimane per un momento a fissarla. Poi scoppia. -Mio padre mi ucciderà! Ma chi ha messo quel palo là? Merda! Guarda, il davanti è completamente distrutto!

-Non si può aggiustare? - le dico ingenuamente.

-Aggiustare? Ma non vedi che è completamente DI-STRU-TTO!

-Alex stai calma! Non prendertela con me!

-Scusa, e solo che sono sicura che mio padre mi sequestrerà la patente!

-A te la sequestrerà pure, nel mio caso, invece, se lo sa mio padre, non me la farà più prendere e rimarrò un pedone a vita! Dai su è stato un incidente. Abbiamo anche salvato un gattino!

In quell'istante passa una machina della polizia e si ferma. Merda! Che tempismo! Il poliziotto accanto al conducente abbassa il finestrino.

-Cosa è successo ragazze? - ci chiede guardando la macchina

-Cosa è successo? Scusi non vede che la mia macchina è contro un palo ed è completamente distrutta?

-Si, la vedo, però vorrei sapere come è finita contro quel palo!

Alex alza gli occhi al cielo e allarga le braccia -In pratica uno stupido gatto nero mi ha tagliato la strada, io l'ho scansato, ho perso il controllo dell'auto e sono andata a finire contro questo stupido palo. È tutto chiaro ora? - dice agitata.

-Bè, almeno hai salvato un innocente gattino! - si mettono a ridere.

-È quello che le ho detto io! - dico sorridendo ai poloziotti. Poi guardo Alex inbronciata e il mio sorriso si trasforma in una smorfia.

-Non è per niente divertente! - dice Alex innervosendosi.

-Va bene, mi scusi. Siamo seri. Ora chiamo il carro attrezzi per far venire a prelevare la macchina.

-Il carro attrezzi? Dove la porteranno?

-Allo sfasciacarrozze, naturalmente!

-O-mio-Dio! Mio padre mi ucciderà! - Alex inizia a camminare avanti e dietro mettendosi le mani nei capelli.

-Si calmi signorina e salite in macchina. - ci apre la sportella e ci fa segno di entrare.

Il poliziotto accanto a quello alla guida prende la radio e comunica di mandare un carro attrezzi nel punto dove si trova la macchina. Ne frattempo l'altro mette a verbale l'accaduto.

-Ora dovete darmi il numero di casa, così avvisiamo i vostri genitori e vi accompagniamo in ospedale.

-Avvisare i genitori? Ospedale! No, no, no! Assolutamente no! - gli dico agitata. Se mia madre e mio padre sanno che ho fatto un incidente non guiderò mai e poi mai una macchina in vita mia! - gli dico agitata. Devo impedirlo a tutti i costi.

-Non vuole andare in ospedale?

-No, non vede che stiamo benissimo? Non capisco cosa dobbiamo andarci a fare!

-Per fare degli accertamenti. Per vedere se avete riportato qualche danno cerebrale.

-Danno cerebrale? Ma non ce n'è bisogno! Non vede stiamo benissimo! E poi - mi avvicino ai sedili di avanti e con calma gli dico -mia madre soffre di cuore, e tende sempre ad agitarsi e ad ingigantire ogni cosa che succede. Quindi se sa che ho fatto un incidente e sto in ospedale, le verrà un infarto! Lei non vuole far venire un infarto a mia madre vero?

-Emm...no signorina, assolutamente no! - dice intimorito.

-Bene, vedo che siamo dello stesso parere. Quindi facciamo così, andiamo in ospedale per fare questi accertamenti, se stiamo bene non avvisiamo i genitori, in caso contrario li avviseremo, ok?

Ci pensa un pò. Guarda il suo collega che gli fa spallucce come per dire "si può fare" -E va bene! Però vi accompagneremo lo stesso noi a casa!

Fiù! Torno a sedermi dietro e Alex si mette a ridere. Ho guadagnato un pò di tempo per pensare a cosa inventarmi.

Così partiamo per andare in ospedale.

Arrivate, facciamo questi benedetti esami, raggi e tac.

Aspettiamo i risultati che arrivano quasi subito. Arriva un dottore alto, magro, con dei piccoli occhiali trasparenti sul naso e con la testa così lucida che se ci strofinassi sopra uscirebbe un genio per potere esprimere i tre desideri. I quali sarebbero: per primo non avere mai conosciuto Danny, poi non aver mai fatto questo incidente, e per finire avere finalmente la patente!! Yeee!
Ma questo solo nei miei sogni.

-Bene ragazze! Dalle analisi risulta che siete sani come pesci, niente di rotto. Potete tornare a casa tranquillamente, però siate più prudenti quando guidate. Questa volta vi è andata bene.

-Grazie dottore! - gli dico. Poi mi rivolgo al poliziotto -Ha visto? Stiamo bene! Niente di rotto! Cosa le avevo detto io?

-Si, ma ora dobbiamo accompagnarvi a casa, i vostri genitori saranno sicuramente preoccupati per il vostro ritardo.

-Ma non ce n'è bisogno agente, possiamo tornare a casa da sole, non siamo delle bambine.

-E se vi diranno dove siete state in tutto questo tempo? Cosa direte?

-Oh, ma non si preoccupi, sapremo cavarcela. - gli dico cercando sempre di dissuaderlo.

-No ragazze! Non abbiamo avvisato per telefono per non far venire un infarto a tua madre, ma se vedrà che stai bene, non si preoccuperà.

Bastardo! -Va bene! Come vuole lei! Andiamo pure! - dico alzando gli occhi al cielo. Che palle!

Because Is You [#Wattys2017] [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora