Il giorno dopo mi risveglio completamente rigenerata e trovo Jey sul mio letto che aspetta impaziente il mio risveglio.
-Ehi ciao! Ma cosa ci fai qui? - gli dico mettendomi seduta.
-Sono venuto a portarti la colazione! Mi ha aperto Fiona! - mi porge un vassoio con due caffè, due cornetti al cioccolato, due succhi d'arancia ed un bicchiere con dentro un giglio.
-Oh, ma che dolce che sei! Non dovevi! - gli do un bacio dolce e lungo. Quando lo bacio mi sento come se mi sollevassi da terra. Mi sembra di volare.
Facciamo colazione insieme ridendo e scherzando.
E pensare che quando ci siamo conosciuti quasi ci odiavamo, ed ora quando ci guardiamo negli occhi c'è passione, una passione che non è stata consumata.
Dopo un po' va via. Il pomeriggio sul tardi, mentre sto studiando, qualcuno bussa alla porta.
Alison va ad aprire.
-Bridget! È per te!
Chi sarà? Forse è Jey che non può stare senza di me. Vado alla porta correndo tutta contenta con un sorriso a trentadue denti.
Quando apro la porta il sorriso si trasforma in una smorfia. È Danny!
-Ciao tesoro vedo che sei felice di vedermi! - mi dice ammiccando.
-Ti sbagli, questo sorriso non era per te! Che cosa vuoi Danny? - gli dico con un tono molto freddo e distaccato.
-Devo dirti una cosa!
-Se si stratta di... - mi interrompe.
-Aspetta! Prima di parlare, ascoltami, ti prego! Vieni un minuto con me.
-Dove?
-Dai su non voglio mica mangiarti! Non avevi detto che siamo amici?
-Si, ma...
-E allora vieni con me senza fare domande, ti prego!
-Va bene...
Ingenuamente lo seguo tenendomi a debita distanza sempre con la paura di qualche suo movimento. Ad un tratto si blocca davanti ad una porta. Immagino sia quella della sua camera.
- Cosa ci facciamo qui? - gli chiedo titubbante.
-Dai entra voglio solo parlare. - mi dice aprendo la porta.
- Te lo puoi scordare! Io non entro in camera da sola con te. L' ultima volta hai provato a violentrmi.
-Ancora con quella storia? - mi dice alzando gli occhi al cielo -Credevo l'avessimo superata!
-No ti sbagli! Io non ho superato proprio niente! - gli dico agitandomi. Inizio a sentire i battiti che accellerano sempre piú. Devo andare via da lì. Devo allontanarmi da lui. Il mio respiro inizia a farsi sempre piú corto. Ho sbagliato a seguirlo. Pensavo saremmo andati al bar o in giardino o in qualche posto pubblico a parlare, non in camera sua.
-Senti...io...io ho bisogno d'aria! Devo... andare! - gli dico agitata con voce roca riuscendo a stento a parlare. Mi giro di spalle e mentre sto andando via sento due mani afferrarmi per le spalle e trascinarmi indietro fin dentro la sua camera.
Entriamo e Danny chiude la porta dietro di sé. Cammina verso di me ed io indietreggio. Mi sale il panico. Mi guarda fisso negli occhi
-Danny, cosa fai? - gli dico con calma sempre con la voce smorzata -Siamo amici, ricordi? Lasciami anda...
-Sta zitta! - mi grida facendomi sobbalzare. Mi fa paura. È diventato tutto rosso dalla rabbia, e si avvicina sempre di più spingendomi in dientro. Arrivo alla porta dello sgabuzzino. Non posso più muovermi. Non riesco a muovermi dalla paura. Lo guardo con gli occhi sgranati. Sono paralizzata. Mi scende una lacrima. Mi prende i polsi e me li blocca con le mani vicino alla porta all'altezza della vita.
-Danny ti prego! Cosa vuoi fare?! - gli dico con una voce strozzata dalla paura.
Mi stringe forte i polsi e appoggia la sua fronte alla mia, tanto da sentire il suo caldo alito. Poi inizia a baciarmi il collo.
-Hai un profumo che mi fa impazzire! - si avvicina all'orecchio e mi sussurra -Ti desidero!
-Lasciami stare Danny! Mi fai paura! - mi sposto respingendolo. Tremo tutta dal terrore.
Ma lui non mi ascolta. Al contrario si intestardisce ancora di più.
Si riavvicina di nuovo con le braccia tese per riprendermi con ardore.
SCENA CENSURATA. LA TROVATE NEL LIBRO ACCANTO
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Because Is You [#Wattys2017] [COMPLETA]
Romance19/6/2017💞 20/08/2017 #99 in STORIE D'AMORE 💕 GRAZIE A CHI DEDICHERÀ UN PÒ DI TEMPO PER LEGGERE LA MIA STORIA!💕 E' stata l'unica persona ad avermi resa felice, ad avermi fatta sentire bene. Credevo a lui e ai nostri baci, a quando mi stringeva fo...