Cap. 20 Franklin si innamora

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Narratore pov.
Carlene prese la figlia e volò verso la terra.
In realtà l'ex moglie di Victor era un angelo demone, con poteri immaginabili.
Ma nel volo della donna qualcosa andò storto, le colpi un fulmine...Manco a farla apposta, erano nei pressi del Buster Building.
Reed preoccupato dalla situazione della strana creatura, decise di uscire ed andarla a soccorrere.
Quando arrivo li, notò che la conosceva già, era Carlene, un angelo demone, che aveva conosciuto in una galassia, quando doveva cercare una cura per lui.
Stranamente notò una altra figura femminile, sotto le immense ali della donna.

Reed <Carlene, che ci fai qui???>.

La ragazza alata, alzò lo sguardo e piano piano mise a fuoco la figura del uomo che la stava chiamando.

Carlene <Reed???, sei tu???>.

Reed la aiuto ad alzarsi.

<si sono io>, disse lo scienziato.
<ma che ci fai qua???>, continuò curioso.
Carlene <sono fuggita da Destino, lui è ancora fissato con Susan>
Reed arrabbiato <o capisco>
Carlene <ti presento mia figlia, Althea Voon Dom>
Reed <piacere piccola.
Hai una figlia con Victor accidenti>
Carlene <già...Aia>.

Carlene, tirò un urlo di dolore, quel fulmine, gli avrà di sicuro spezzato un ala.

Reed <dai vieni dentro, così ti controllo l'ala>.

Seppur con mille scuse da parte della donna, Reed la fece entrare ugualmente.
I due entrarono e come Susan, vide il braccio di suo marito, sulla spalla di un altra donna iniziò a diventare gelosa.

Susan <Reed ma che fai???>
Reed <o Sue amore mio, ti presento una mia vecchia amica, Carlene>
<piacere>, disse nervosa la donna invisibile.
Carlene <tranquilla non voglio portarti via Reed, non ne posso più degli uomini, voglio stare sola>.

La donna invisibile rimase incredula da quella affermazione, in genere tutte volevano Reed, si ricordava al suo addio al nubilato.
Gli credette ancor di più quando il marito gli disse un'altra cosa.

Reed <e l'ex moglie di Victor>
Susan <o...>, disse incredula, per poi essere assordati dalle urla strazzianti di Althea.

<aaaiiiaaaaa>, continuò ad urlare la ragazza, quando Reed andò a controllare anche lei.

Reed <Carlene tua figlia sta malissimo>
Carlene <mio dio che a>
Reed <il fulmine gli a spezzato l'ala, e gli a danneggiato l'osso che le tiene unite>
Carlene <o mamma la mia bambina>
Reed <non ti preoccupare, penso io a voi>
Carlene <grazie>
Reed <per un'amica questo ed altro>.

Insieme andarono nel suo laboratorio e una volta li esamino la situazione, per fare poi una cura.
Mise le due nella cupola curatrice, ed iniziò la cura.
Intanto Susan andò nel laboratorio del marito e gli disse .

Susan <sai sei gentile a fare tutto questo per un'amica>
Reed <grazie, farei di tutto per gli amici>
Susan <lo so>,

E si baciarono.
Carlene li guardò con sguardo nostalgico.

<tutto apposto>, gli chiese Susan con voce rassicurante.

Carlene <vi invidio sapete>
Reed <e perché mai???>
Carlene <vorrei che anche Victor fosse stato così amorevole e dolce nel nostro matrimonio>
Susan <non lo e stato???>
Carlene <i primi tempi, dopo un mese e cambiato radicalmente, ed è tornato ad essere il vecchio Victor di un tempo, freddo e assetato di potere, come e sempre stato>
Susan <mi dispiace>, la rassicuro e la consolo.

Reed attuo la cura e ci volette molto tempo.
Ma Franklin che era in camera sua ha fare i compiti per le vacanze, decidendo che non ne aveva più voglia, andò giù da suo padre.

<hey papà>, urlò.
Reed <ciao vieni Franklin>
Franklin <che fai di bello???>
Reed <provo una cura, per una mia amica e sua figlia>.

Franklin girò lo sguardo verso la cupola curatrice e dentro ci vide due creature alate.
Si fermò a fissare la ragazza e restò completamente imbambolato.

Franklin pov.
Ca...Ca...Cavolo, ma è un angelo.
Che idiota, certo che e un angelo e evidente a le ali.
Ma e così bella, capelli neri come la pece, occhi color marrone come la madre, presumo che fosse.
Capelli lisci come la seta e un corpo snello.
I nostri sguardi si incrociarono per un secondo, ma mi sembrò un eternità, improvvisamente le mie gambe sembravano fatte di burro, ed io rimasi imbambolato a fissarla.

<mamma mia>, esclamai soltanto, che mi sentì male.

<mamma sto male>, dissi a mia madre.

Mi mise a letto e mi chiese i sintomi che avevo, gli risposi:

<mi batte forte il cuore e il mio stomaco, sembra come se fosse pieno di mille farfalle e mi sento tutto mollo, tutto strano, mi formicola la pancia.
Cosa ho mamma, sto malissimo???>.

Susan lo guardo e fece un sorriso felice.

Susan <bambino mio tu non stai male, ti sei innamorato>.

La guardai stranito:

Franklin <innamorato???>

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