I love you [Larry Stylinson]

Capitolo 13

Odiava davvero con tutto se stesso storia. Certo, aveva ottimi voti anche li ma non sapeva come fosse possibile visto che non ci aveva mai capito un cazzo. Forse perché ricordava le spiegazioni della professoressa che, senza dubbio, era davvero brava. O forse solo fortuna.
Comunque, stava quasi per addormentarsi. Niall quel giorno non era a scuola e con Liam condivideva poche lezioni.
Perciò sfilò il cellulare dalla tasca dei jeans e lo nascose nel borsellino, aprendo subito la casella messaggi.

A Papy: Aiuto Papy, mi annoio :(

Sapeva che in quel momento aveva la pausa pranzo e anche a lui mancava poco per poter andare in mensa, ma non poteva aspettare. Si stava annoiando e in più, Louis gli mancava da matti.

Da Papy: Tu non dovresti essere a lezione? :|

A Papy: Infatti sono a lezione...ma odio storia e tu lo sai....e mi manchi, tanto!

Da Papy: Oohw amore mi manchi anche tu, tantissimo! Non vedo l'ora di baciarti e di stringerti

Harry sorrise sornione, sentendo le farfalle svolazzare impazzite nel suo stomaco e il suo cuore battere forte.

A Papy: Lo sai che qui l'adolescente sono io e non tu? Non le scrivo nemmeno io quelle cose

Da Papy: Hai rovinato un momento stupendo solo per fare l'idiota....idiota! :(

A Papy: Lo sai che ti adoro...e so anche che anche tu mi adori :D

Harry ridacchiò silenziosamente e alzò un attimo la testa per essere certo che la prof non lo avesse beccato. Quando ne fu sicuro, riabbassò lo sguardo, ritrovando un nuovo messaggio non letto.

Da Papy: Appena a casa ti punirò, sei un bimbo cattivo

Harry trattenne il fiato sentendo un piacevole calore espandersi nel suo basso ventre. No, non poteva fargli questo!

Da Papy: Vediamo...sculacciate? Oh, ho trovato: ti faccio un pompino e quando stai per venire, mi fermo. Bello, mmh

Il riccio si portò istintivamente una mano sul cavallo dei pantaloni, l'erezione già completamente formata. Dio!
Alzò l'altra mano attirando l'attenzione della professoressa che con un cenno del capo lo invitò a parlare.
"Prof, posso andare in bagno?" chiese con voce spezzata, la sua mano che stuzzicava la sua stessa erezione da sopra i jeans. Per fortuna era seduto in ultima fila e nessuno aveva notato qualcosa.
"Si certo" la donna, ignara di tutto, annuì sorridendo cordialmente.
Harry si abbassò più che poté la felpa e corse in bagno, mandando un messaggio a suo padre.

A Papy: In bagno, immediatamente!

Appena dentro, controllò che tutte le cabine fossero vuote. Poi si chiuse dentro ad una di loro e fece partire la chiamata mentre si abbassava freneticamente boxer e pantaloni.
La sua mano stretta intorno al suo pene ma immobile.
"Pronto?" la voce di Louis era più un gemito strozzato.
Harry, allora iniziò a muovere la sua mano con movimenti veloci e "P-papy" gemette.
Louis si ritrovò a rivoltare gli occhi mentre massaggiava i suoi testicoli "Si, si, Papy è q-qui" sussurrò.
Harry chiuse gli occhi e spalancò le labbra "Oh papà, ti prego continua"
"Ti punirò Haz" deglutì "Lo farò..." ansimò.
"Si ti prego"
"Quindi vuoi che io ti faccia un pompino e- Ah!" Louis gemette apertamente e lasciò andare la testa sul muro.
"Puoi farmi ciò che vuoi" sussurrò Harry. Le sue mani tremavano e le sue gambe a momenti cedevano, eppure sentiva di potercela fare.
"Amore mio" sussurrò Louis prima di esplodere nell'orgasmo.
Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso.
Harry spalancò le labbra e riuscì con fatica a non urlare mentre sporcava il muro davanti a lui.
Louis mugugnò ai suoni animaleschi che suo figlio rilasciava e si rilassò contro il muro "Non posso crederci, lo abbiamo fatto davvero" ansimò senza fiato chiudendo gli occhi.
Harry inghiottì e iniziò a ridacchiare "Hai iniziato tu" gli fece notare, osservando il macello che aveva combinato "Dovresti vedere cosa ho combinato" ridacchiò ancora.
"Harry smettila o mi diventa di nuovo duro"
Harry scoppiò a ridere e si alzò le mutande e i pantaloni, tenendo il cellulare tra orecchio e spalla "È stato bellissimo"
"Già, il miglio orgasmo di tutta la mia vita" Louis annuì freneticamente e be, anche lui non si era di certo disturbato di essere pulito.