Capitolo 18

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La sveglia suonò prepotente nella stanza. Grugnì e con un gesto secco la spense. Odiava il lunedì, lo odiava con tutto se stesso. E poi alle prime due ore avrebbe avuto storia e no, Cristo no!
Sbuffò e si girò su se stesso, trovando l'altra parte del letto vuota. Sicuramente Louis era già sveglio e stava preparando la colazione.
Sbuffò nuovamente e si alzò ma appena fu in posizione eretta, barcollò per un giramento di testa. Giramento troppo forte visto che sentì della bile risalire. Corse immediatamente in bagno e si piegò sul gabinetto, rigettando anche l'anima. Tirò lo sciacquone e si lavò i denti ma si sentiva ancora troppo scombussolato, così si sedette sul bordo della doccia.
Louis, intento a preparare la colazione in gran silenzio, riuscì a sentire, anche se lievemente, i conati di suo figlio. Quindi lasciò stare la colazione e con passo veloce si avviò al bagno del piano di sopra. Appena entrò, trovò il riccio seduto sul bordo della vasca da bagno e si avvicinò per poi inginocchiarsi tra le sue gambe.
"Ehi piccolo, stai bene?" chiese, scrutandolo attentamente.
"Non proprio" Harry decise di essere sincero. Anche se non lo fosse stato, Louis avrebbe sicuramente notato che c'era qualcosa che non andava. Era pallido e leggermente sudato.
"Cosa senti?"
"Ho la nausea e mi gira la testa, poco fa ho rigurgitato" spiegò, stringendo le braccia al ventre.
"Vieni qui, fa vedere" Louis gli posò le labbra su una tempia per poi allontanarsi "Credo che tu abbia la febbre, vieni con me, ti dò qualcosa" con delicatezza lo aiutò ad alzarsi e lo riportò a letto. Frugò nel suo cassetto e quando trovò della tacchipirina, gliela diede subito.
"Non preoccuparti, sarà un virus intestinale, passa in un paio di giorni" spiegò Louis, spostando un ciuffo ribelle dalla fronte.
"Ma la scuola-"
"Niente scuola, stai a letto, ti preparo qualcosa di caldo" disse prima di alzarsi e baciargli la fronte.
"Ti diverti a giocare al dottore eh?" scherzò Harry, facendo ridacchiare il medico che gli lasciò un bacio a stampo prima di uscire dalla stanza.

Nei giorni successivi la febbre passò grazie alle cure di Louis ma la nausea mattutina no. In più, Harry si sentiva sempre più stanco e fu ripreso un paio di volte dal professore di matematica perché stava praticamente dormendo sul banco. Louis era preoccupato, la febbre era passata ma il resto no e si aggiungeva anche la stanchezza. Iniziò a pensare al peggio. Magari aveva contratto qualche malattia sessualmente trasmissibile? Dio, doveva controllarsi prima di fare l'amore con Harry.
Poi iniziò a pensare che non poteva essere possibile perché i controlli li aveva fatti meno di un mese prima e tutto era in regola. Non aveva fatto sesso con nessuno quindi era impossibile che avesse qualcosa e quindi era altrettanto impossibile che avesse trasmesso qualcosa ad Harry.
Ma allora se non era quello, cos'era?
Dopo un'intera settimana di vomito di prima mattina, chiamate di richiamo dalla scuola e preoccupazione, Louis portò Harry in ospedale.
"Tranquillo okay? Faremo solo qualche analisi e poi torniamo a casa e ti riposi un po', Mh?" chiese Louis dopo aver parcheggiato nel retro dell'ospedale.
"Va bene" Harry sospirò. Lui pensava che tutto quello fosse inutile, anche se pure lui sapeva che non stava bene. Si sentiva strano e forse era meglio fare quei benedetti controlli, magari avrebbero scoperto la causa del suo malessere e gli avrebbero dato qualcosa per farlo stare meglio.
"Vieni qui" sussurrò Louis ed Harry si avvicinò a lui. Il medico gli accarezzò i ricci e "Lo so che tutto questo non ti piace e fidati, non piace neanche a me" sospirò "Ma voglio solo sapere cos'hai okay? Non migliori e mi sto preoccupando"
Harry ridacchiò e premette le sue labbra contro quelle del suo ragazzo, baciandolo dolcemente. Si stava preoccupando per lui.
"Cosa farei senza di te?" chiese retoricamente, una volta staccatosi dal bacio.
Louis gli scompigliò i capelli e "Niente perché sei un incapace" scherzò.
Harry gli fece la linguaccia per poi seguirlo nella struttura.
Lo fece sedere su un lettino del pronto soccorso e "Torno subito, chiamo le tre scleropatiche" disse prima di sparire dietro la tendina verde.
"Le tre scleropatiche?" Harry alzò un sopracciglio confuso.
Dopo qualche minuto, suo padre ritornò dentro il suo camice bianco e dietro di lui tre donne che Harry non aveva mai visto.
"Ehi, spero tu ti ricordi di Katy, Julie e Diana" Louis le indicò e le tre donne urlarono e si catapultarono sul riccio che le guardava confuso.
"Oh mio dio ma tu vedi com'è cresciuto!"
"Oh mio dio Harry ma sei proprio diventato grande"
"Ancora ricordo quando bevevi dal biberon"
"Ehm...be io invece no" il piccolo sorrise imbarazzato ma per fortuna Louis gli andò in suo soccorso.
"Lei è Katy, la mia infermiera di fiducia, mi ha aiutato alla tua nascita" spiegò, indicando la rossa.
"Oh Katy, Louis mi parla molto di te" Harry le sorrise e le strinse la mano.
"Lei invece è Diana, una pediatra e lei è Julie, la sua assistente. Tutte e tre mi hanno aiutato alla tua nascita" continuò, indicando prima la bionda e poi la castana.
"Non ricordo, mi spiace" Harry sorrise cordialmente.
"Oh non importa caro, sta tranquillo" lo rassicurò Katy.
"Noi adesso torniamo a lavoro, tu riguardati Mh?" Diana lo salutò con la mano prima di andare via, seguita a ruota da Julie.
"Allora Louis, perché è qui?" chiese Katy.
"Deve fare alcune analisi. È da una settimana che appena sveglio rigurgita, ha avuto qualche linea di febbre e da un paio di giorni tutto per lui è un letto" spiegò velocemente Louis "Io vado a compilare la sua cartella medica, tu inizia con l'esame del sangue e delle urine"
"Louis?" lo richiamò Harry quando lo vide andare verso la tendina.
Louis si avvicinò e gli baciò la fronte "Sei in buone mani, Katy non mi ha mai deluso. Torno subito"
Harry allora annuì e lo lasciò andare.
"Perfetto, iniziamo con le analisi del sangue" disse Katy preparando il necessario, poi si avvicinò a lui "Alza la manica tesoro"
Harry alzò la manica del maglioncino e girò la testa.
"Uh bel tatuaggio. Completa quello di tuo padre vero?"
Harry sussurrò un "Si"
"Sai, Louis non fa che parlare di te. Non so come faccia ad avere un rapporto del genere con te, sei un'adolescente e di solito un adolescente non va molto d'accordo con i genitori"
Harry sorrise e "È un po' difficile da odiare" ammise.
"Dovevi vederlo il giorno della tua nascita. Sembrava volesse uccidere quella coppia. Ti ha amato da subito"
"Si...lo so" sussurrò rosso in volto il riccio prima di sobbalzare al "Ecco fatto" dell'infermiera che gli passò un biscotto "Mangialo così non ti sentirai mancare, io torno subito"
Harry sospirò e si preparò a restare nuovamente da solo ma per fortuna dopo qualche minuto Louis tornò.
"Ehi, è andato tutto bene?" Chiese ed Harry annuì e finì il suo biscotto.
Louis sospirò e si sedette accanto a lui "Tu non hai mai fumato, vero?"
"Louis!" Harry spalancò gli occhi "Ma per chi mi hai preso?"
"Era solo per essere sicuri" si giustificò Louis prima di crocettare no alla domanda del fumo sulla cartella.
Katy torno dopo poco e gli disse di andare in bagno.
Quando ogni procedura finì, gli dissero che doveva aspettare almeno un quarto d'ora per i risultati.
Louis sapeva che quel posto ad Harry non piaceva e in più lo vedeva sempre più nervoso ogni volta che andava a controllarlo.
"Amore, stai tranquillo, non è niente" cercò di rassicurarlo ma il ricco scosse la testa "E tu cosa ne sai? E se fosse qualcosa...di pericoloso?" sbottò, quel posto lo rendeva nervoso.
"Ehi Ehi Ehi" Louis gli accarezzò le guance, riuscendo a farlo rilassare quasi subito "Ci sono io qui, Okay? Qualunque cosa io non vado via" sussurrò.
"Davvero?" chiede il minore, gli occhi lucidi.
"Si piccolo, resto con te" disse ovvio prima di sospirare "Vieni qui" lo attirò a sé e lo strinse forte "Andrà tutto bene" gli baciò i capelli "Io non permetterò a niente e nessuno di farti del male"
E con quello Harry si rilassò del tutto e si lasciò cullare dal suo ragazzo, chiuse gli occhi e stava quasi per addormentarsi ma Katy fece irruzione da dietro la tendina.
"I risultati delle analisi del sangue" li porse a Louis e quest'ultimo non si staccò da suo figlio, li prese e li lesse ad alta voce.
"Alto livello di ormoni? Ma cosa diavolo...?" aggrottò la fronte, Harry tra le sue braccia che ripeteva a se stesso che sarebbe andato tutto bene.
"Non è tutto Louis, guarda i risultati delle analisi delle urine" Katy si morse il labbro e gli porse un altro foglio "I risultati dicono ch'è...."
Harry chiuse gli occhi e si strinse a suo padre.
"Gravido"

I love you [Larry Stylinson]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora