Capitolo 20

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Dedico questo capitolo a GabryQueen e __Lulu_. Grazie per il supporto che non sapete di dare💜

"Voglio aiutarti!" urlò Harry, indignato.
"Non ci pensare nemmeno! Hai sentito la dottoressa? I primi due o tre mesi sono i più importanti e tu hai bisogno di riposo!" urlò di rimando Louis.
"Porca troia Lou, sono incinto, non disabile!" sbottò alla fine il riccio.
Passarono i seguenti due minuti a guardarsi per poi scoppiare fragorosamente a ridere.
"Ti prego, giuro non farò molto" lo implorò Harry quando si riprese dalle risa.
"Okay, va bene ma non fare molti sforzi"
Erano passate due settimane dall'ecografia e quella domenica avevano deciso di liberare la stanza di Harry dalle sue cose -visto che ormai dormiva con Louis. Non sapevano certamente il sesso, ma avevano deciso di dare una passata di bianco e spostare i mobili in soffitta.
"Il letto" Harry lo indicò e Louis gli sorrise maliziosamente, "Portiamolo fuori Louis, non dobbiamo per forza battezzarlo" ridacchiò e spogliò il letto dalle lenzuola.
"Ci penso io, tu nel frattempo sposta la tua roba nel mio armadio e vedi di mettere i libri di scuola nella biblioteca"
Harry sbuffò alzando gli occhi al cielo e si avviò verso l'armadio.

Dopo aver sistemato per bene alcuni giornali sul pavimento, Louis richiamò Harry.
Il riccio mise l'ultimo libro nella biblioteca in salotto e salì al piano di sopra per poi entrare nella sua, ormai, vecchia stanza, trovandola praticamente vuota.
"Forza, mettiamoci a lavoro" lo incitò Louis, passandogli un pennello.

"Tu cosa vorresti?" chiese Harry, intento a perfezionare il colore in un angolo, seduto sul pavimento a gambe incrociate.
"Intendi il sesso?" Louis sorrise e scese dalla scala per bagnare il pennello "Non lo so. In realtà a me non interessa, basta che sia sano e basta che lo sia anche tu" gli puntò il pennello contro. Un bel pò di vernice finì sulla guancia di Harry e Louis si coprì la bocca con una mano per trattenere le risa.
Harry sussultò e si toccò la guancia, trovando poi sulle dita della vernice. Fulminò il suo ragazzo con lo sguardo, si alzò in piedi e sporcò il viso di Louis con il suo pennello "E tu hai trentasei anni? Forse si, ma il tuo cervello è rimasto a tre an-" ma il riccio non riuscì a terminare la frase perché il suo ragazzo lo attirò a sé e lo baciò con passione.
"Sei così eccitante quando fai lo smorfioso" mormorò, attirandolo più a sé ma perse l'equilibrio e si ritrovò steso a terra con Harry spalmato su di lui.
Harry si staccò con un sorriso diabolico e "Guarda cosa sa fare lo smorfioso" disse con tono di sfida ma Louis non gli lasciò far niente perché con un colpo di bacino invertì le posizioni e sorrise vittorioso "Che ne dici se questa volta comando io?"
Harry rise e se lo tirò più addosso, baciandolo con foga e stringendolo a sé.

"Secondo te dovremo dirglielo a nonno Mark e alle zie?" se ne uscì Harry mentre con le dita disegnava qualcosa di incomprensibile sul petto del suo ragazzo.
Louis sospirò "Non lo so" ammise, non ci aveva pensato.
"Pensaci, se un giorno dovessero venire qui a farci visita senza avvertire, cosa diranno quando mi vedranno con il pancione?" si morse il labbro "E la scuola? Se inizia a vedersi qualcosa?"
"Dovresti essere al quarto mese a giugno, non credo si vedrà qualcosa" constatò Louis con le sopracciglia aggrottare.
"Okay, ma le zie e il nonno?"
Louis sospirò un'altra volta e si sistemò su un gomito, fronteggiando il suo ragazzo "Vuoi dirglielo?"
"Potremo inventare scuse, dicendo magari che non sono in casa, oppure che non siamo a Londra. Ma cosa dirai quando nascerà? L'adozione è esclusa, è mio figlio" istintivamente si portò una mano sul ventre ancora perfettamente piatto.
Louis si morse il labbro e guardò con sguardo dolce la mano di Harry "Quindi vuoi dirglielo" concluse e il riccio annuì, "Ma sai vero che di conseguenza dovremo dire di noi?"
"Hai paura?" chiese allora Harry, abbassando lo sguardo.
"No, non ne ho. Certo, credo che all'inizio saranno un po' perplessi ma alla fine lo accetteranno, hanno la mente abbastanza aperta, capiranno" sospirò ancora, il liscio.
"Dovremo dirglielo il più presto possibile" constatò Harry "Non voglio lo scoprano in un altro modo"
"Okay"
"Che ne dici di invitarli a cena domani?"
"DOMANI?"

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