•Capitolo 4•

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(18:30)
Zayn p.o.v.
Devo assolutamente parlare con Harry, non deve permettersi mai più di esagerare così con Nichole. Soprattutto perché è una bambina piccola, di soli 6 anni, non si rende conto di quello che fa, ma lui sembra proprio non farci caso su questo piccolo particolare.
Parlando di Nichole.. stamattina è uscita con Niall, aveva promesso che l'avrebbe riportata verso il pomeriggio. Ma, come al solito, non l'ha mantenuta.. chissà cosa staranno facendo.. quei due insieme sono una coppia terribile. Così decido di chiamarlo e accertarmi su quando sarebbero tornati a casa.
E soprattutto avvertirli di non combinare guai.
Chiamata con Niall:
Io: "Hey Niall, si può sapere dove siete finiti tu e nostra sorella?"
Niall: "Sì.. ehm.. non puoi capire cosa è successo."
Io: "Devo preoccuparmi?"
Niall: "Cosa? Assolutamente no! Non ti fidi di me?"
Io: "Niall, fidarsi di te è come decidere di farsi investire da una macchina."
Niall: "Mi ritengo profondamente offeso."
Io: "Si può sapere cosa state facendo? Avevi detto che sareste tornati per le 15-15:30 e ora sono esattamente le 18:41!"
Niall: "Zayn, con tutto il rispetto.. ma tu e la tua precisione avete rotto il cazzo!"
*e si sente la risata di Nichole*
Io: "Niall! Da il buon esempio a Nichole! E tornate subito a casa, la cena è quasi pronta."
Niall: "Cena? Oh, per carità. Credo che io e la bimba qui presente non mangeremo per un bel po' di tempo."
Io: "Cosa è successo?"
Niall: "Abbiamo mangiato tutti i dolci della mia pasticceria, e ora siamo letteralmente pieni."
Io: "Sto preparando le lasagne."
Niall e Nichole: "ARRIVIAMO!"
Fine chiamata.
Faccio un lungo sospiro, passandomi una mano sulla faccia, sempre più convinto del fatto che Niall e Nichole, al posto dello stomaco, hanno un buco nero, senza fine.
Ora sono seduto sul divano, e attendo Harry con impazienza. Deve imparare a gestire i suoi attacchi di rabbia, soprattutto con la piccola di casa. Sto per leggere un libro, in attesa, quando prontamente Brooklyn richiama la mia attenzione.
Brooklyn: "Zaaaaayn!"
Io: "Dimmi Brook."
Brooklyn: "Ti voglio un mondo di bene Zay."
Io: "Cosa vuoi?"
Brooklyn: "Sei il mio fratellone preferito, ti adoro."
Io: "Sputa il rospo, ruffiana."
Brooklyn: "Oh, andiamo. Non posso nemmeno farti i complimenti e passare un po' di tempo con te, Zay?"
Io: "Dimmi cosa diavolo vuoi. Ora. Non ci casco, e lo sai benissimo."
Brook inscena una faccia offesa, ma due secondi dopo riparte all'attacco.
Brooklyn: "Va bene, mi conosci troppo bene. Vedi... ieri ho chiamato Harry 'stronzo' e lui mi ha messa in punizione per una settimana. Ma... la settimana prossima c'è una festa in discoteca molto importante, a cui non posso mancare assolutamente!"
Io: "In poche parole?"
Brooklyn: "Dai su. Sei un professore, avresti dovuto dedurre. Comunque.. posso andare alla festa della settimana prossima? Ti preeego."
Io: "Non se ne parla."
Brooklyn: "Avanti Zay, ti prego!"
Io: "Non ci pensare minimamente, Harry è pur sempre il più grande. Se lui ti ha messa in punizione, è giusto che tu non ci vada a questa famosa festa."
Brooklyn: "Certo che anche tu sei un grande stronzo."
Sussurra a bassa voce, credendo che io non l'abbia sentita.
Invece l'ho sentita eccome, e la forte pacca che le sferro al centro del sedere lo dimostra molto.
Brook fa un balzo felino, per poi strofinarsi il sedere.
Io: "Così impari."
Brooklyn: "Ahia, okay. Ma vacci piano, mi fa ancora malissimo da ieri."
Io: "Solo se moderi il linguaggio, sorellina."
Brooklyn: "Cattivo. Va meglio?"
Domanda ironica.
Io: "Sì, ma tanto alla festa della settimana prossima non ci vai per nessuna ragione al mondo."
Brooklyn: "Uffa!"
E la vedo salire le scale con rabbia. Faccio spallucce, dopotutto sono abituato al suo comportamento e ai suoi sbalzi d'umore. Improvvisamente, Harry fa il suo ingresso dalla porta principale, e trova me ad aspettarlo a braccia conserte.
Harry: "Hey Zayn, come va?"
Mi domanda, appoggiando la sua giacca all'attaccapanni, posto all'ingresso.
Io: "Beh, Harry. Potrebbe andare meglio."
Harry: "Come mai? Una delle 3 ha combinato qualche guaio?"
Io: "Oh no no. Volevo parlarti di stamattina."
Harry: "Cioè?"
Io: "Hai esagerato con Nichole."
Harry: "Esagerato? Se l'è meritato!"
Io: "Harry! Tendi ad esagerare la maggior parte delle volte. Nichole ha 6 anni, non devi essere così severo."
Harry: "Non sono stato affatto severo."
Io: "Hai esagerato!"
Harry: "Non è vero!"
Io: "Oh Harry, avanti, non negare l'apparenza."
Sta per ribattere, ma lo interrompo prima del previsto.
Io: "Okay, te lo ripeto chiaro e tondo. Appena torna Nichole, le chiedi scusa. Com'è giusto che sia."
Harry: "Zayn, fino a prova contraria, sono più grande di te. Quindi decido io."
Io: "Harry, tu e la tua testardaggine avete scassato."
Harry: "Uff.. e va bene, lo ammetto. Ho esagerato, ma chiederle scusa è eccessivo."
Io: "Non lo è."
Harry: "Invece sì!"
Io: "Va bene. Sembriamo due bambini troppi cresciuti."
Affermo, provocando una risata da parte sua, che coinvolge dopo qualche attimo anche il sottoscritto.
Ad interromperci però, è Quinn.
Quinn: "Zayn, Zayn! Lunedì mi interroghi a matematica per recuperare.."
Ma lascia la frase in sospeso, appena vede gli occhi di Harry puntati su di lei.
Harry: "Recuperare cosa, Quinn?"
Quinn: "Ehm.. ecco.. ho preso un' insufficienza all'ultimo compito di matematica.."
Harry: "Che cosa?! Tu?! Molto bene, allora anche a te devo impartire una lezione, anche se da te non me lo sarei mai aspettato sinceramente."
Dice Harry, arrotolandosi le maniche della camicia e avvicinandosi alla mia Quinn, che inizia ad indietreggiare.
Okay, forse è meglio che intervengo.
Io: "Harry, non ce n'è bisogno. Ci ho pensato io."
Harry: "Sei sicuro? Non è che te lo stai inventando?"
Io: "Ma cosa cazzo dici, eh?"
Harry: "D'accordo. Quinn, torna in camera tua, prima che ci ripensi."
Quinn annuisce, per poi salire di corsa le scale.
Niall p.o.v.
Io e Nichole abbiamo mangiato tutti, e dico tutti, i dolci che ho preparato nel mio locale, e non potrei essere più pieno di così.
Ma Zayn sta facendo le lasagne, e per le lasagne c'è sempre posto.
Arriviamo a casa, io con Nichole in braccio, ed entriamo. In salone ci sono Harry e Zayn, che Nichole saluta con un cenno della mano.
Harry: "Nichole, devo parlarti."
Dice Harry severo, come al solito, facendo prendere un colpo alla mia sorellina.
Nichole: "Non ho fatto niente, te lo giuro. Non punirmi!"
Harry: "Non voglio punirti, tesoro. Niall, Zayn? Lasciateci soli, per favore."
Io e Zayn annuiamo, metto a terra Nichole e vado in cucina, perseguitato da Zayn, che sicuramente vorrà tenermi d'occhio e assicurarsi che non mangi l'intera scodella di lasagne. Patetico. O forse no...
Lasagne, il vostro peggior incubo sta arrivando.
Nichole p.o.v.
Ora sono seduta sulle ginocchia di Harry, e sono un pochino spaventata. Ma io non ho fatto niente di male, anche se lui ha detto che non vuole punirmi, inizio a tremare lievemente, come una foglia.
Harry: "Senti.. volevo chiederti scusa per stamattina. Sono stato troppo esagerato."
Io: "Davvero?"
Harry: "Sì, davvero."
E mi sorride.
Io: "Quindi non sei arrabbiato con me?"
Harry: "Certo che no! Non potrei tenerti il muso per tutta la giornata, sei troppo dolce."
Dice mio fratello abbracciandomi, e io ricambio contenta.
Io: "Harry.. andiamo a vedere un film?"
Harry: "Certo amore mio."
E sta per alzarsi con me in braccio, quando dalla porta entrano Louis e Liam, e dalle scale scende Brooklyn, parecchio agitata.
Brooklyn: "Harry! Devo parlarti. E anche a voi tre."
Dice indicando Liam e Louis, e anche Niall, appena entrato in salotto e seduto vicino a noi.
Harry: "Dimmi Brook. Se è qualcosa riguardante un' uscita, sai benissimo che sei in castigo."
Brooklyn, ignorando le sue parole:
"Allora... praticamente la settimana prossima c'è una festa in discoteca molto importante, e... senza giri di parole, posso andarci per favore?"
Harry: "Assolutamente no."
Liam: "Io ti darei il consenso.. ma... Harry comanda e io obbedisco."
Louis: "No, hai ancora 15 anni, scordati le feste in discoteca signorina, perché sarà sempre un no."
Brooklyn, con faccia delusa, si rivolge a Niall:
"Nì, tu cosa dici?"
Niall: "Sì."
Brooklyn: "Davvero?"
Harry: "Niall!"
Niall: "Ehm.. mi dispiace tesoro.. ma è no anche per me."
Brooklyn: "Ma.. un attimo fa hai detto di sì!"
Niall: "Scusami Brook."
Harry: "Bene, visto che hai ottenuto la stessa risposta da tutti, torna in camera tua. E piuttosto, vai a studiare. Alla prossima insufficienza, le prendi con la cinta, chiaro?"
Brook sbianca di colpo, per poi annuire e salire al piano di sopra, arresa.
Povera Brooklyn, i nostri fratelli sono troppo protettivi.
Brooklyn p.o.v.
Non m'interessa affatto quello che hanno detto quei 5, quella di prima era tutta scena. Ci andrò a quella festa la settimana prossima, sia anche l'ultima cosa che faccio. Non mi farò beccare, ma mi servirà anche l'aiuto di Quinn e Nichole... riuscirò a farla franca, ne sono sicura!

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Hey gente, sono contenta dei commenti positivi che spuntano ogni giorno, piano piano. E non posso far altro che ringraziarvi, non credevo che questa storia sarebbe piaciuta veramente. Grazie ancora, e buona lettura. E mi raccomando, non dimenticatevi di votare e commentare.
Byeeee,
Sabrinapolselli☘️🕊

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