Brooklyn p.o.v.
Sinceramente, credo che Nichole sia stata mitica quando ha dato un sonoro morso al ginocchio di Zayn.
Okay che ne ha ricevute molte di più per quella sua mossa, ma penso semplicemente che abbia fatto bene, era una mossa di rabbia, nulla di che. E ovviamente Zayn ha provveduto, povera Nichole.
Spero che da grande non diventi né come me, e nemmeno come Quinn, ma una via di mezzo, insomma. Non deve essere troppo casinista e ribelle come la sottoscritta, la quale prende una regola come una "sfida da affrontare e dimostrare a tutti ciò che è capace di fare", anche se alla fine finisce sempre per prenderle, e anche di brutto.
Ma non deve essere nemmeno la perfezione in persona, come quella santa di mia sorella Quinn. Lei è quella brava, che rispetta sempre le regole, e che si mette raramente nei guai, oltre ad essere la prima della classe e adorare la matematica, la materia più schifosa al mondo. Infondo, però, ognuno ha i suoi gusti, e alcune volte anche la genia di casa si caccia in seri guai, specialmente quando è di cattivo umore e inizia a sparare insulti a raffica, a destra e a manca, facendo arrabbiare soprattutto Louis, che odia letteralmente qualsiasi tipo d'imprecazione. È una specie di "suoro", o almeno così l'abbiamo nominato io, Nichole e Quinn. Vi sembrerà strano all'apparenza, ma lui è il "suoro", l'unico in tutto l'Universo, e il destino ovviamente ha fatto sì che sia nostro fratello maggiore, che tristezza. No, scherzo.
Adoro Louis, ma certe volte è terribile.
Adesso mi trovo nella mia stanza, e ho appena finito i compiti. Ebbene sì, avete capito bene, anche se non si possono collegare facilmente le parole "Brooklyn" e "compiti" e "scuola".
Sto scrivendo tutto a caso, le peggio risposte, ma almeno ho fatto i compiti. Accontentatevi, gente!
Va bene, li sto facendo solamente perché non vorrei ritrovarmi sulle ginocchia di uno dei miei fratelli, e anche perché voglio uscire e devo chiedere il permesso ad Harry, che dovrebbe tornare entro qualche minuto.
Un'ora fa ho finito di vedere un film con Zay, è stato un momento di assoluto relax, davvero rilassante. Dovremmo farlo più spesso, questa è la mia idea attuale.
Scendo le scale, e appena metto piede in salotto, si apre contemporaneamente la porta, rivelando l'imponente figura del "boss", e dietro di lui si trovano gli altri 3 imbecilli, che sarebbero dovuti tornare questa mattina.
Io: "Ciao a tutti. Mi sorge un dubbio esistenziale, voi"- dico indicando Louis, Liam e Niall -"non sareste dovuti tornare questa mattina presto?"
Liam: "Beh.. teoricamente sì."
Niall: "Ma praticamente no."
Louis: "Avanti ragazzi, dobbiamo dare una spiegazione valida!"
Esclama il mio "suoro" preferito.
Louis: "Allora... il concorso si è allungato per colpa di qualcuno."
Inizia Lou, osservando con sguardo assassino Niall, che fischietta facendo finta di nulla.
Louis: "E quindi.. i pasticcieri in gara hanno dovuto preparare nuovamente le delizie che avevano portato in precedenza per la gara, ma.. noi siamo stati eliminati, per squalificazione. E quindi.. niente viaggio alle Hawai'i. E dobbiamo ringraziare Niall per questo."
Conclude incrociando le braccia al petto, e tutta l'attenzione ricade sul povero Niall, in evidente imbarazzo e alla ricerca d'aiuto. Così mi schiero dalla sua parte, anche se avrei tanto desiderato una settimana di vacanza in quelle isole americane paradisiache.
Io: "Su ragazzi, sappiamo tutti che Niall ha un pozzo senza fondo al posto di un normale stomaco. Anche se non è stato scientificamente provato, è la verità. Giusto, Nì?"
Niall: "Sì, giustissimo. Pardon."
Harry: "Non ti preoccupare Niall, miracolosamente Brooklyn ha ragione."
Io: "Hey! Vorresti dire che sono stupida?!"
Harry: "No no.. in un certo senso..."
Calma Brooklyn, mantieni la calma e respira profondamente. Non dargli retta e tieniti tutto dentro, altrimenti dirai qualcosa di inopportuno e puoi anche dire addio alla tua uscita. Respira, conta fino a 10 e..
Perfetto, sono calma. Almeno credo.
Io: "Fratellone adorato, lo sai che ti voglio molto bene, vero?"
Harry: "Brooklyn, con me non attaccano le tue doti da ruffiana."
Io: "Ma volevo solamente essere gentile!"
Harry: "Non ho tutta la giornata, sputa il rospo."
Io: "D'accordo, quanto sei acido... comunqueee.. posso uscire oggi? Ti prego, è da secoli che non vado a fare un giro al parco e da tanto che non esco con i miei amici."
Harry: "In queste settimane non sei uscita semplicemente perché sei stata in punizione, dunque.. hai fatto i compiti?"
Io: "Sì, Harry. Puoi anche andare a controllare."
Harry: "No, mi fido. Dove vorresti andare?"
Io: "Al parco, qui vicino casa, a due passi."
Liam: "Con chi?"
Io: "Con i miei due migliori amici, Eldon e Riley."
Louis: "Verso che ora torni?"
Niall: "Quando vai?"
Sbuffo sonoramente, guardandoli irritata:
"Ragazzi, vado solamente a fare un giro al parco, non è che dovete farmi l'interrogatorio. Non rompete."
Zayn: "Intanto signorina, rimangiati ciò che hai detto. Possiamo sembrare ossessivi, ma non lo siamo. Ci preoccupiamo solamente per te, non vorremmo che ti capitasse qualcosa di brutto, non ce lo perdoneremmo mai."
Io: "Scusate, sapete come sono fatta."
Ammetto, abbassando automaticamente la testa. È, ovviamente, tutta una finta.
Harry: "Lo so che non sei realmente pentita di ciò che hai detto, ma non voglio passare per uno stronzo. Hai 15 anni pieni, hai bisogno di sfogarti. Su, vai."
Io: "Graziee Harry, vi adoro tutti! Comunque torno per le 19:00, vi va bene?"
Liam: "Sì, vai e divertiti. E non combinare guai."
Io: "Agli ordini, capitano."
Esulto scherzosa, portandomi la mano sulla fronte come fanno i soldati al loro capitano, generando una loro risata.
Corro al piano di sopra a vestirmi, quando Quinn bussa alla porta, e io le faccio cenno di entrare.
Io: "Quinn, secondo te i capelli li tengo sciolti o faccio una coda alta? Che mi consigli?"
Le domando, davanti allo specchio.
Quinn: "Tienili sciolti, sei bellissima così. Comunque.. ti ricordi che mi avevi promesso l'ultimo horror appena uscito in libreria?"
Io: "Affermativo Quinn, prima di andare al parco faccio un salto in libreria e te lo prendo."
Quinn: "Grazie mille Brook!"
Ed esce contenta dalla stanza, facendomi ridacchiare e alzare gli occhi al cielo. Per farla contenta, non ci vuole niente. Quinn è una ragazza speciale, non come quelle oche troie che occupano il mondo in maggioranza. Mia sorella è fantastica, e le voglio un mondo di bene.
Dopo essermi sistemata e data gli ultimi ritocchi, prendo il telefono e le cuffie, infilandoli nella tasca anteriore del mio jeans. Credo di aver preso tutto... sì, ho decisamente preso tutto.
Esco di casa, non prima di aver salutato tutti e aver ascoltato le solite raccomandazioni di merda, del tipo: "Non fare tardi, altrimenti sai già come andrà a finire" o "Comportati bene" oppure "Non combinare guai". Insomma, le solite raccomandazioni che possono farti dei fratelli maggiori come i miei.
Al parco, ci sono ad aspettarmi Eldon e Riley, che secondo me formerebbero una coppia perfetta, se solo ammettessero per una buona volta i loro sentimenti. Ma, coglioni come sono, non penso succederà mai, però speriamo al meglio.
Riley: "Brook, ci sei mancata. Cos'hai combinato per farti confinare tanto a lungo in casa dal 'boss'?"
Il 'boss', come avete capito, è Harry, che Riley chiama giocosamente così.
Io: "Oh, Riley sapessi. Solamente qualche giorno fa mi ha restituito il telefono. Comunque parliamo di altro, voi due come state?"
Riley: "Alla grande."
Eldon: "Bene, benone."
Io: "Ancora non vi siete dichiarati?"
Eldon: "Di nuovo con questa storia? Ma la smetterai mai? Questa è l'unica cosa che non mi è mancata di te."
Riley non proferisce parola, arrossisce solamente al mio fianco.
Io: "A me invece è mancato molto tormentarti, e sta sicuro che recupererò il tempo perso in men che non si dica!"
Esclamo esultante, guadagnandomi un' occhiataccia da parte di loro due. Fanno anche le stesse cose, li shippo troppo.
(Seriamente, cos'è meglio? Rildon o Eiley? È un dilemma della vita, peccato.)
Dopo un bel po' di tempo, passato a chiacchierare e prendere un bel gelato, Riley mi offre una sigaretta.
Riley: "Brook, ho iniziato a fumare. Sono ottime, puoi anche scaricare lo stress su di loro, un tiro e torni ad essere calma e tranquilla. Eldon non vuole darmi retta, secondo lui fanno solamente male alla salute."
Io: "Ehm.. no grazie, penso sia ancora presto per fumare, e sta volta mi schiero dalla parte dello stupido principe azzurro timido, che non vuole ancora dichiararsi."
Eldon sbuffa arrendendosi, facendomi scoppiare a ridere.
Riley: "Oh, andiamo Brook. Una sola?"
Io: "Beh.. una sola non farà niente di male. E poi non credo che i miei fratelli se ne accorgeranno, una sola mi raccomando. "
Sono passati dieci minuti, e io e quella cretina di Riley ci siamo finite un pacchetto intero, e meno male che doveva essere una sola.
Io: "Cazzo, non mi sono nemmeno accorta di aver finito un pacchetto intero di sigarette! Perché non mi avete avvertito, eh?!"
Riley: "Ma non c'è niente di male."
Eldon: "Non date la colpa a me. Sono stato tutto il tempo ad avvertirvi, ma non mi avete voluto ascoltare. Sono stufo, me ne torno a casa. Ciao, e non combinate altri guai. Specialmente tu Brooklyn."
Lo saluto con la mano, e stessa cosa fa Riley.
Io: "Beh, penso che prenderò in considerazione l'idea di comprare qualche pacco di sigarette."
Riley: "Ottima idea, ma non esagerare."
Io: "Contaci."
Prima di tornare a casa, passo in libreria, per comprare quel benedetto libro che tanto desidera Quinn.
(1 mese dopo)
Harry: "Brooklyn!"
Io: "Dimmi Harry."
Harry: "Per caso hai visto dove si trova il mio telefono? Non lo trovo, e ne ho veramente bisogno!"
Io: "Sì, si trova nella mia borsa, sul tavolo della cucina. Prendilo."
Harry: "D'accordo, grazie Brook."
È da un mese che continuo a fumare, e ne sono a conoscenza solamente Quinn e Nichole.
Nichole mi ha visto una volta, e ho dovuto raccontarglielo per forza, e le ho fatto giurare di non dire mai niente a nessuno, e lei ha acconsentito. A Quinn l'ho detto io, semplicemente perché è mia sorella e mi dispiace nasconderle un segreto. Lei, all'inizio ha reagito in modo strano, e stava per andare a dirlo ai nostri fratelli, ma fortunatamente sono riuscita a convincerla. Fino ad ora non sospettano di niente, perché sono riuscita a nascondere ogni traccia di sigaretta in maniera impeccabile.
Harry: "Brooklyn!"
Io: "Sì, cosa vuoi ancora?!"
Harry: "Scendi un attimo!"
Sbuffo infastidita, scendendo le scale e andando in cucina, dove si trova Harry, con in mano il pacchetto di sigarette che ho comprato ieri. Oh, cazzo!
Okay, ora io, Brooklyn Parkinson, sono ufficialmente morta. Fottutamente morta. Come ho fatto a non ricordarmi che lo avevo lasciato nella borsa?!
Harry: "Spiegami, per favore."
Dice tentando di calmarsi, ma è ovvio che si sta trattenendo dall'urlarmi contro.
Io: "Ehm.. beh.. penso-penso sia e-evidente."
Sussurro a bassa voce.
Harry: "Da quanto tempo è che fumi, si può sapere?!"
Io: "Sarà un.. un me-se."
Harry: "Che cosa?!! Sei impazzita, forse?!! Adesso vedrai, stenditi sulle mie ginocchia."
E detto ciò, si siede sul divano, facendomi cenno di avvicinarmi.
Io: "Non ci penso minimamente a condannarmi da sola."
Harry: "Non vieni? Non c'è problema, ci penso io. Ma farà decisamente più male."
Dopo aver parlato, mi prende per un polso e mi scaraventa sulle sue ginocchia, abbassandomi subito jeans e mutandine.
Io: "No Harry, ti prego! Butto quel pacchetto e smetto di fumare, ma ti prego non sculacciarmi! Mi vergogno, non ho più 6 anni, ne ho 15."
Esclamo iniziando a piangere.
Harry: "Avrai anche 15 anni, ma ti comporti come una di 4, e non c'è altro metodo per educarti. E ora silenzio."
Io: "Ma.."
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Io: "Ahia Harry, non mi picchiare. Per favore, basta. Smetto di fumare, ma finiscila!"
Non risponde, continuando a sculacciarmi con sempre più forza.
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Io: "Basta Harryy! Fa malissimo, mi brucia da morire, smettila!"
Harry: "Non m'importa, è giusto così!"
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Io: "Harry, mi stai facendo male!"
Harry: "Oh, mi dispiace."
Dice mio fratello ironico.
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Mi sta facendo male, e io sto continuando a piangere, ma lui se ne frega e continua a sculacciarmi fortissimo.
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Io: "Basta Harry, ti prego!"
Nel frattempo, Louis entra in salone, facendomi sprofondare dalla vergogna.
Harry: "Lou, per favore, passami la spazzola."
Io: "No Harry, per favore..."
Sussurro con voce stremata, non ricevendo risposta.
Louis gli passa la spazzola, e mi sussurra:
"Brooklyn, resisti, vedrai che tra poco finisce, qualsiasi cosa tu abbia combinato."
Intanto Harry continua, facendomi urlare ad ogni sculacciata.
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Mi sento tirare su jeans e mutandine, quindi mi esce spontaneo domandare speranzosa:
"Po-posso a-alzarmi?"
Domando tirando su col naso.
Harry sospira.
Harry: "Sì, Brooklyn."
Mi alzo, e subito dopo lui mi guarda fisso negli occhi e mi domanda:
"Allora, hai imparato la lezione?"
Io: "Harry, con tutto il rispetto, ma vaffanculo!!"
Dico, urlando quel "vaffanculo" alla fine.
Mio fratello mi lancia uno sguardo truce, per poi stendermi nuovamente sulle sue ginocchia.
Harry: "Brooklyn, stai seriamente giocando col fuoco."
Detto ciò mi abbassa di nuovo jeans e mutandine, e inizia a sculacciarmi con la spazzola, facendomi un male terribile.
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Sto piangendo fortissimo, il mio sedere sta chiedendo pietà.
Io: "Basta, ti supplico."
Harry: "Prima devi chiedermi scusa."
Io: "Ma te lo scordi, coglione."
Harry: "Bene, l'hai voluta tu."
E continua.
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Continuo a piangere e singhiozzare sempre più forte, ma non mi arrendo.
Harry: "Vuoi la guerra? E guerra sia!"
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Io: "Ahiaaaa, okay. Okay, scusa. Mi dispiace, ma smettila. Il mio sedere chiede pietà, basta!"
Resto ancora per un po'distesa sulle sue ginocchia, continuando a piangere molto.
Harry: "Su, alzati. Ho finito."
Stavolta mi ha fatto veramente male. Ma almeno l'ho mandato a 'fanculo! Ne ho prese molte di più, ma non mi sono fatta sottomettere. Eh già, fratellone. La tua amata Brooklyn non si fa comandare.
Dopo averlo mandato a quel paese un centinaio di volte nella mia mente, mi sento tirare su di peso. È Harry, che mi mette seduta sulle sue ginocchia, abbracciandomi forte e sorprendendomi. Dopo poco ricambio, e avvolgo le gambe intorno al suo busto, visto che lui è ancora seduto sul divano.
Harry: "Mi dispiace avertene date molte di più, ma è stato necessario. Per quanto riguarda il fumo, non farlo più. Me lo prometti?"
Io: "S-sì H-harry, te lo-lo pro-metto."
Harry: "Brava la mia sorellina. Ti fa male?"
Domanda strofinandomi il sedere.
Io: "D-da morire."
Sussurro imbarazzata, tirando su con il naso.
Harry: "Torno subito, aspettami qui."
Mi appoggia sul divano, e torna dopo qualche minuto con una crema.
Harry: "Vieni, con questa pomata il bruciore se ne andrà un po', e il sedere ti farà male molto di meno."
Io annuisco, per poi stendermi sulle sue ginocchia, ancora con i jeans e le mutandine abbassate.
Me ne spalma in grande quantità sul mio povero sedere, facendomi provare un senso di sollievo.
Dopo poco mi alza tutti gli indumenti, e mi abbraccia di nuovo, mentre io continuo a piangere.
Harry: "Oh, Brooklyn. Non sai quanto mi dispiace vederti in queste condizioni, tesoro. Capisci che lo faccio per il tuo bene, giusto?"
Io: "S-sì. M-ma mi hai fatto ma-malissimo."
Harry: "Shh, adesso passa."
Sta con me 10 minuti, dopodiché mi alzo e vado da Quinn, dopo aver salutato mio fratello maggiore. Talmente dolce, eppure così stronzo.
Harry p.o.v.
Brooklyn torna al piano di sopra, penso vada da Quinn, come al solito. Fanno sempre così dopo una punizione, una va dall'altra e viceversa. Anche Nichole.
Immerso dei miei pensieri, non mi accorgo della presenza di Louis, che mi fa sobbalzare.
Louis: "Hey Harry, ma che cosa ha combinato Brook? Le hai fatto malissimo questa volta."
Harry: "È da un mese circa che fumava! Renditi conto, ma sono sicuro che non lo farà più, me l'ha promesso."
Louis: "Cavoli.. ma non avrai esagerato?"
Harry: "Io esagero sempre Lou, lo sai. Comunque sì, e mi dispiace molto farle questo. Ma è necessario, ed anche l'unico modo, lo sai benissimo Louis."
Louis annuisce, per poi salire al piano di sopra, lasciandomi da solo in salotto, con i miei pensieri.____________
Ehilà bella gente, ecco a voi il capitolo 7, spero vi piaccia. Sono contenta che la lettura vi piaccia, e le visualizzazioni salgono piano piano sempre di più, e io non potrei esserne più felice. Detto questo, buona lettura e non scordatevi di votare e commentare, mi fareste un grandissimo piacere.
Byeeeeeeee,
Sabrinapolselli☘️🕊
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•La famiglia Parkinson•
FanficSalveeeeeeee, il mio nome è Nichole, ho 7 anni appena compiuti e vivo con i miei 5 fratelli e le mie 2 sorelle. Fra tutti e 8 messi insieme, io sono la più piccola della famiglia. I nostri genitori se ne sono andati tanto tempo fa lasciandoci in un...