•Capitolo 17•

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Brooklyn p.o.v.
(Il giorno dopo)
Finalmente, il giorno tanto atteso è arrivato.
Il giorno che tutti gli studenti desiderano, persino quella cervellona di Quinn.
Il giorno in cui il destino sembra sorriderti per la prima volta, in quasi dieci mesi.
Il giorno in cui gli scolari si fottono di tutto, gettando ovunque zaini, astucci, diari, penne, matite, colori, di tutto e di più.
Il giorno che io attendo praticamente da sempre, sin dall'inizio di questa scuola di merda.
Sapete di che cosa sto parlando?
Dell'ultimo giorno di scuola, non si può ascoltare di meglio, o almeno secondo me.
Però, sono anche abbastanza preoccupata, visto che Harry e Zayn mi hanno avvertito letteralmente.
'Se entro la fine dell'anno scolastico non sei riuscita a recuperare tutte, e dico tutte le materie, non riuscirai a sederti per mesi interi, te lo garantisco, Brooklyn. Se in pagella vedo anche solo un'insufficienza, ritieniti ufficialmente nei guai.'
Queste le testuali parole di quei rompicoglioni di Harry e Zayn, per questo sono immensamente agitata. In una giornata, devo recuperare la maggior parte delle materie, altrimenti il mio sedere ne risentirà, eccome se ne risentirà.
Dopo aver fatto colazione, saluto tutti i presenti, per poi recarmi a scuola, insieme a Nichole. Poco prima di aprire la porta, però, Zayn richiama la mia attenzione, pronunciando il mio nome.
Zayn: "Brooklyn."
Mi giro di scatto, guardandolo in attesa.
Io: "Dimmi Zay."
Zayn: "Beh, vedi... volevo solamente ricordarti dell'avvertimento che ti abbiamo fatto io ed Harry. Te lo ricordi?"
Io: "Come scordarselo, me lo puoi spiegare? Ho tutto, perfettamente, sotto controllo. Non vi preoccupate. Ora, se non vi dispiace, io e Nichole andiamo, altrimenti faremo tardi. Arrivederci."
Saluto con un cenno della mano, imitata da mia sorella, e finalmente usciamo di casa.
Nichole cammina davanti a me, disinvolta e a testa alta, è buffa. Specialmente con le sue solite codine, che la rendono veramente tenera.
Io: "Hey, Nichole. Aspetta, perché vai così di fretta?"
Domando ridacchiando, raggiungendola.
Nichole: "Non vado di fretta, sono solamente eccitata."
Io: "Per la fine della scuola?"
Nichole: "Sì, per quello. Le maestre hanno detto che non faremo lezione, ma giocheremo tutto il tempo, e io sono molto felice. Ma prima.. devo scusarmi con il mio migliore amico."
Spiega lei, cambiando umore d'improvviso. Lei e i suoi sbalzi, tali e uguali a Harry, non c'è altro da dire.
Io: "Oh, Nichole! Quanto darei per essere al tuo posto, e non nelle mie condizioni! Io dovrò recuperare sì e no, una decina di materie. E devo prendere ottimi voti, altrimenti sono nei guai fino al collo."
Mi lamento, facendo ridere Nichole.
Io: "Hey, non ridere. Sono solamente perseguitata dalla sfortuna."
Dico roteando gli occhi, mentre lei annuisce.
Nichole: "Credo che tu abbia ragione, Brooklyn. Sei la regina della sfiga!"
Io: "Nichole, vedi cosa faccio quando ti acchiappo!"
Esclamo, iniziando a rincorrerla giocosamente, mentre lei scappa.
Quel mostriciattolo è piccolo, ma di una velocità incredibile. In men che non si dica, arriviamo davanti alla scuola elementare, per la felicità di mia sorella, che non sono nemmeno riuscita ad acchiappare.
Nichole: "Ciao Brooklyn, e comunque ho vinto io! Sei una lumacaaaa."
La fulmino con lo sguardo, mentre lei trotterella verso l'entrata dell'edificio scolastico. È una peste quella bambina, mi sembra di avere a che fare con una piccola me, siamo praticamente identiche nel carattere.
Affretto il passo, di malavoglia, verso l'ingresso del mio liceo linguistico.
In classe, afferro una manciata di libri dal mio zaino che scaravento sul banco, attirando l'attenzione di metà studenti. Eh sì, ieri sono impazzita a studiare e ri-studiare, ma alla fine ce l'ho fatta.
Sarà una giornata mooooolto lunga, nonostante sia l'ultima mattinata scolastica.
(6 ore più tardi)
Perfetto, le lezioni sono appena terminate. E per la prima volta, in tutta la mia vita di merda, ho preso 8 e 9 alle materie in cui sono stata interrogata, che bellezza.
Harry e Zayn saranno fieri di me, e credo che non avrò problemi con loro, riguardo queste cose, fino al ritiro delle pagelle. Almeno spero.
Mi dirigo alle elementari con passo spedito, orgogliosa di me stessa per i risultati ottenuti.
Suona la campanella, e numerosi bambini fanno capolino all'uscita, chi correndo, chi camminando spensierato, chi saltellando...
Tra di loro, intravedo Nichole, a braccetto con il suo migliore amico.
Buon segno, significa che hanno fatto pace.
Io: "Ciao piccolina."
Saluto mia sorella, abbassandomi alla sua altezza per abbracciarla, per poi salutare con un cenno, Jamie.
Nichole: "Hey, Brook! Sai che io e Jamie abbiamo fatto pace? Mi ha perdonata, e ha detto che mi ha capita. E ieri sera, ha sentito sua madre parlare con Harry, quindi ora è tutto a posto."
Esulta sorridente, mentre l'altro annuisce.
Jamie: "Sì, e la mamma mi ha chiesto scusa, e ora non sono più in punizione."
Io: "Oh, sono contenta per voi due. Ma adesso, io e mia sorella dobbiamo tornare a casa, altrimenti i nostri fratelli daranno di matto."
Affermo, alzando gli occhi al cielo e sbuffando.
Nichole: "È vero, non voglio essere punita un'altra volta, quindi muoviamoci. Ciao Jamie."
Lo saluta la mia sorellina, scoccandogli un sonoro bacio sulla guancia, che lo fa arrossire.
Ridacchio alla sua reazione, ieri Harry non ci è andato per niente leggero, povera Nichole...
Jamie corre da sua madre, per poi sparire dalla nostra visuale.
Prendo la mano di Nichole nella mia, dirigendomi verso la strada di casa.
Arrivati davanti alla porta, mi viene in mente una cosa. Farò uno scherzetto a Zayn e ad Harry, dirò loro di essere andata male e d'aver recuperato ben poco.
Entriamo in casa, e Nichole corre a salutare gli altri, in cucina. La raggiungo dopo qualche minuto, inscenando una finta faccia dispiaciuta e impaurita.
Io: "Ehm.. Harry? Zayn? Devo parlarvi."
Ammetto a testa bassa, tentando di reprimere una risata.
Harry: "Che succede, Brooklyn?"
Zayn: "Per caso riguarda la scuola?"
Io: "Beh, sì. Durante le interrogazioni, non mi sono ricordata più di tanto, e i professori mi hanno affibbiato parecchie insufficienze, dicendomi che forse non avrei superato l'anno."
Spiego, sempre evitando i loro sguardi. Le loro facce sono epiche, potrei scattarci una foto, ma tento di pensare ad altro.
Harry respira profondamente, per poi chiudere gli occhi lentamente.
Harry: "Che cosa hai appena detto?"
Io: "Quello che hai sentito, Harry."
Zayn: "Sai che sei nei guai, vero Brooklyn?"
Annuisco, facendo il labbruccio.
Harry: "Signorina, non provare ad impietosisci. Ora fila in camera tua, e aspettami lì."
Io: "Ma..."
Dovrò pur essere convincente, no? Contraddirli li farà infuriare di più.
Zayn: "Brooklyn!"
Non rispondo, e salgo le scale, andando nella mia stanza.
Afferro il cellulare, premendo velocemente l'app del registro elettronico, in modo da far vedere la verità ai miei fratelli, prima che mi uccidano viva.
In cucina, gli altri tre, erano evidentemente delusi, ma fortunatamente è solamente uno scherzo.
Immersa nei miei pensieri, non mi accorgo di Harry, che avanza minacciosamente verso di me.
Harry: "Brooklyn, ora sei in grossi guai."
Al suo tono di voce, scoppio a ridere. Possibile che non abbia capito il fatto che io stai scherzando? Che stupido, o my god.
Lui mi guarda stranito, facendomi ridere ancora di più.
Harry: "Spiegami, cosa diavolo hai da ridere?"
Io: "Allora.. si da il caso che io abbia deciso di farvi uno scherzo."
Harry: "Cosa.. intendi dire?"
Domanda dubbioso, corrugando le sopracciglia.
Gli porgo il telefono, dove sono stati inseriti gli ottimi voti che ho ottenuto.
Io: "Ho solamente deciso di farvi uno scherzo, per notare le vostre reazioni. Le interrogazioni sono andate una meraviglia, sicuramente ho preso i primi 8-9 in questi anni, in altre materie che non siano musica e lingue straniere."
Harry: "Stronza, mi hai fatto prendere un colpo."
Afferma lui, per poi abbracciarmi affettuosamente.
Harry: "Persino Lou, Liam e Niall si stavano deprimendo, e non ti dico Zayn. Corro a dirglielo, sei stata veramente furba. Ma complimenti, sono contento che finalmente tu ti sia impegnata a scuola."
Detto questo, scende di sotto, sicuramente a dare la buona notizia agli altri.
(3 ore dopo)
Mi annoio, e non so cosa fare.
Improvvisamente, mi arriva un messaggio da Eldon, come se m'avesse letto nel pensiero.
Da Eldon💕:
"Hey Brooklynnnnnnnn! Che cosa fai? È da un po' che non ci sentiamo."
A Eldon💕:
"Certo, se per te tre ore sono tante, visto che ci siamo visti a scuola, allora hai perfettamente ragione."
Da Eldon💕:
"Il tempo passa in fretta, mia cara."
A Eldon💕:
"Risparmia i tuoi aforismi da nerd. Mi sto annoiando a morte, non so che fare :("
Da Eldon💕:
"Oh, davvero? Beh, credo proprio che fra poco non ti annoierai più ;)"
A Eldon💕:
"Cos'ha in mente quella tua testolina? :/"
Da Eldon💕:
"Forse dovresti chiederlo a Riley, è qui con me e mi sta facendo una testa enorme. Quindi, ha detto esplicitamente che devi venire a casa sua, dove sono anche io."
A Eldon💕:
"È un ordine?"
Da Eldon💕:
"Non saprei.. okay, Riley ha detto di sì ;))"
A Eldon💕:
"Aspetta, lo chiedo ai miei fratelli. Ma sei proprio sicuro che debba venire solo a casa di Riley? Non state progettando nulla alle mie spalle??"
Da Eldon💕:
"Nah, tranquilla. Avverti se non puoi venire eh, noi ti aspettiamo. Ciauuuu."
A Eldon:
"Spero mi dicano di sì. A dopo, coglioni."
Lo so, la mia gentilezza è senza limiti, me lo dicono numerosi.
Scendo al piano di sotto, trovando tutti in salone, intenti a guardare la televisione, mangiando schifezze. Manca solamente Harry, ma poco male. Sicuramente lui avrebbe detto di no, elencandomene persino i motivi.
Emetto un colpo di tosse, ma con scarsi risultati.
Io: "Ragazzi, potrei chiedervi un favore?"
Niall: "Dipende. Se vuoi la mia pizza, te la puoi anche scordare."
Mi avverte Niall, minaccioso. Sospiro, non cambierà mai.
Io: "Tramquillo Nì, non ho bisogno della tua pizza. Volevo chiedervi se potevo uscire."
A quella parole, Zayn scatta in piedi, sull'attenti, facendomi sobbalzare.
Cosa diavolo gli è preso?!
Zayn: "Devi uscire?"
Io: "Te l'ho appena detto, sì."
Zayn: "Con chi?"
Io: "Cioè, non devo proprio uscire. Riley, per mezzo di Eldon, mi ha invitato a casa sua."
Zayn: "Oh, okay. Per che ora dovresti tornare?"
Io: "Ehm.. non lo so, veramente."
Zayn: "D'accordo, io ti faccio uscire, ma alle 20:30 devi essere davanti al cancello laterale del parco vicino casa, che ti vengo a prendere. È tutto chiaro?"
Io: "Cristallino! Grazie Zayn, ti voglio un mondo di bene!"
Esclamo, abbracciandolo.
Zayn: "Che leccaculo che sei, eh."
Afferma lui, scuotendo la testa divertito, e ricambiando il mio abbraccio.
Louis: "Vai a sistemarti, Brook. E mi raccomando, non combinare cazzate."
Liam: "Giusto, Harry potrebbe ucciderci anche solo se ti abbiamo dato il consenso."
Io: "Avanti cari miei, state sempre a pensare ad Harry. Una volta che non c'è, perché nominarlo?"
Domando retorica, per poi staccarmi da Zayn e recarmi nella mia stanza, a prendere lo stretto necessario. Ovvero il telefono.
Non preoccupandomi minimamente di come sono vestita, esco di casa, solamente dopo aver salutato tutti e aver ascoltato le raccomandazioni di Zayn. È particolarmente strano quando fa così, ma succede solo quando devo uscire con qualcuno, o andare da qualche parte. È solamente geloso, e poi dice a me.
Chi lo capirà mai!
In poco tempo, arrivo davanti casa di Riley, e suono insistentemente il campanello.
Eldon apre la porta, e sta per parlarmi, quando Riley lo spinge con forza, facendolo spostare.
Riley: "Sei in ritardo, Brooklyn!"
Io: "Oh, scusami Harry."
Affermo ironica. Mio fratello è tale e uguale a lei, in queste faccende.
Riley: "Fai poco la spiritosa, dobbiamo velocizzare i tempi."
Io: "Ma per che cosa?!"
Domando irritata, la detesto quando inizia a parlare a raffica, non dicendomi il motivo di tanta agitazione.
Riley: "Okay, scusa. Fammi spiegare. Ma magari prima entra."
Dice facendomi spazio, rendendomi conto solamente ora di essere rimasta davanti alla porta, ancora fuori.
Ci sediamo sul divano tutti e tre, e finalmente quella cretina si degna di darmi una spiegazione sensata.
Riley: "Allora, non iniziare a sclerare. Ma.. preparati, rullo di tamburiii..."
Io: "Muoviti, e non tenermi sulle spine."
Riley: "Sono riuscita a farti ottenere un appuntamento cooon.."
Io: "Con?"
Riley: "Con Austin."
Conclude, del tutto calma.
Con Austin?
Austin Cooper?
Quell'Austin?
Il ragazzi più popolare dell'intera scuola, a cui tutte le ragazze cadono ai piedi?
Quel meraviglioso ragazzo troppo alto, capitano della squadra di football?
Quel Dio greco, sceso in terra?
Il ragazzo dai capelli biondo cenere e occhi azzurro ghiaccio?
L'amore della mia vita, che amo praticamente dalle elementari?
Colui a cui non ho mai osato dedicare uno sguardo, per paura di un suo rifiuto?
Ora sono io che do di matto, iniziando ad urlare e sclerare cose totalmente a caso.
Io: "Oh, cazzo! Non. Ci. Posso. Credere. Non dirmi che l'hai fatto veramente! Porco cornuto.. io ti amo Riley!"
Riley: "Porco cornuto? Quando te la sei inventata, questa?"
Io: "Non lo so, forse al momento... grazie Riley! Anche Eldon ti ha aiutato?"
Domando curiosa, guardandolo di sottecchi.
Riley: "Beh sì, anche lui ha collaborato. Non molto, ma si è sforzato."
Io: "Vi adoro, non so cosa farei senza di voi!"
Esclamo, dando vita ad un abbraccio di gruppo, in cui mi ritrovo spiaccicata.
Riley: "Bene, ora basta smancerie e robe varie. Dobbiamo sistemarti! Un vestito no, è troppo banale in queste occasioni... ah, al diavolo! Ho già preparato tutto il necessario, dall'acconciatura fino al tipo di scarpe che ti costringerò a mettere."
Io: "Sei inquietante, quando sei così organizzata."
Riley: "Lo so. Lo divento solamente quando sono nervosa."
Io: "Ma non devi andare tu a questo appuntamento, dovrei essere io quella nervosa!"
Riley: "Io ho il compito di sistemarti, devi essere impeccabile. Faremo cadere Austin Cooper ai tuoi piedi, Brooklyn Parkinson! Te lo prometto, fidati di me."
Dice, facendomi l'occhiolino.
Io: "Beh.. a che ora? Dove?"
Riley: "Vacci piano con le domande. Ricapitolando... alle 18:45, nel parco vicino a casa tua."
Io: "Cazzo, un altro posto non lo potevi scegliere? Lì verrà Zayn, a prendermi. Alle 20:30, e se mi scopre sono fottutamente fottuta. Dopotutto, sai anche tu quanto Zayn sia geloso. Fin troppo, per i miei gusti.
Nella mia vita ho avuto molti ragazzi, e tu ed Eldon ne siete testimoni, e la maggior parte di loro ha avuto la sfortuna di farsi beccare con me, da Zayn. Non hanno fatto una buona fine.
Ricordi Trevor Patel?
Quel figone della terza media, che mi aveva chiesto di uscire? Appena mio fratello l'ha visto, lo stava quasi per ammazzare. E la stessa cosa è successa con: Dereck King, Alfred Williams, Clay Davies, Demis Roberts, Eric Jackson, River Moore, Tim Philips, Norman Miller, Stanley Foster, James Powell, Logan Campbell, Benjamin Butler, Richard Harvey, Darren Fisher, Thomas Murray, Ronny Knight, Christopher Rogers, Rendall Murphy, Owen Marshall, David Simpson.. vuoi che continui?"
Riley: "No, ti prego. Mi fai sentire una schifezza, io al massimo ho avuto qualche ragazzo, ma non così tanti. Li fai proprio incantare con la tua bellezza, eh Parkinson?!"
Scherza Riley, facendomi sbuffare.
Io: "Avanti, smettila. Sono stata solamente fortunata, e ora muoviamoci."
Riley: "Aspetta.. abbiamo solo due ore per prepararci?! Ma siamo impazzite?! Muoviti, su su!"
Eldon: "Non vi state scordando di qualcuno?"
Domanda lui, riferendosi a se stesso.
Riley: "Oh, cielo. Scusa Eldon carissimo, però abbiamo da fare, io e Brook. Sono questioni da donna, quindi puoi anche andartene. Sai dov'è la porta, no? Stammi beneeee."
Io: "A presto, Eldon!"
Saluto il mio migliore amico, mentre Riley mi trascina nel piano superiore, nella sua stanza, apparendo come una posseduta.
Appena entrati, mi scaraventa sul letto, dimostrando una forza che non credevo avesse.
Riley: "Allora.. adesso partiamo da ciò che indosserai, poi passeremo ai capelli, al make-up, agli accessori, e infine al tipo di scarpe. Sei d'accordo?"
Non rispondo, sicuramente saranno le due ore più lunghe della mia vita.
(2 ore dopo)
Riley: "Ecco qua, abbiamo fatto!"
Io: "Spero solamente per te, che non abbia esagerato."
Affermo sicura, volendo dare un'occhiata al mio riflesso, nello specchio, visto che Riley non me lo ha permesso, dicendo che si sarebbe trattata di una "sorpresa".
Sto per avanzare verso lo specchio del suo bagno personale, quando, improvvisamente, il campanello suona. Segno che è arrivato. Austin.
Austin Cooper è qui.
Per me.
Okay, Brook respira profondamente, e non fare la figura di una balena spiaggiata, per favore.
E nemmeno quella di una foca in calore, altrimenti è peggio.
Corro ad aprire la porta, soffermandomi per un momento lì davanti, tentando di sistemarmi, non sapendo nemmeno come la mia migliore amica era riuscita a ridurmi.
Caccio un respiro, e la apro.
Un Dio mi si presenta davanti, in tutta la sua magnificenza regale.
Austin Cooper, il mio grande amore.
Io: "E-ehm.. c-ciao."
Austin: "Hey, bellezza. Come avrò fatto a non accorgermi di una meraviglia come te, in questi anni di scuola, mh?"
O mio Dio, svengo! Mi ha detto che sono bellaaaa, 118! Ho bisogno d'aiuto!
Io: "Ohw.. grazie.."
Austin: "Ora... che ne dici di andare a questo famoso 'appuntamento'?"
Io: "C-certo."
E, dopo la mia affermazione, chiudo la porta di casa di Riley, sentendo un "buona fortuna e figli maschi", urlato da quest'ultima. Spero vivamente che Austin non l'abbia sentita.
Austin: "La tua amica prevede il futuro, per caso?"
Domanda ironico lui, facendomi arrossire immensamente.
Io: "I-io.. ehm.. è fatta così.."
Tento di giustificarla, ma lui scoppia a ridere.
Austin: "Hey, tranquilla. Stavo solamente scherzando, e poi non mi dispiacerebbe, sai?"
Sento le farfalle... ah, ma quali farfalle.
Ho il presentimento che un intero zoo si sia trasferito all'interno del mio stomaco, perché è questo l'effetto che sto provando.
(21:30)
Zayn p.o.v.
Non so se Brooklyn ci trova gusto nell' infrangere una condizione, non ne ho la più pallida idea.
Io e Liam l'avremo chiamata una decina di volte, ma nulla. Parte la segreteria.
Le ho detto di presentarsi qui, dove la sto aspettando, alle 20:30. E adesso, che ore sono?
Esatto, le 21:30. Un'ora esatta di ritardo, ma cosa cazzo sta facendo?
Sono in macchina insieme a Liam, in sua attesa. Nessuno dei due parla, quando improvvisamente, ne ho abbastanza.
Io: "Seriamente, ora basta."
Liam: "Che cos'hai intenzione di fare?"
Domanda dubbioso, riportando lo sguardo su di me.
Io: "Vado a chiamarla di persona, un'ora di ritardo è inconcepibile!"
Liam: "Forse Riley l'avrà trattenuta, o che ne so."
Io: "Non m'importa, vedi cosa le faccio."
Dopo averlo avvertito, esco dalla macchina sbattendo la portiera, che sono arrabbiato è un eufemismo enorme.
Attraverso il parco con passo spedito, quella ragazzina ama mettersi nei guai, secondo me.
Improvvisamente, noto due ragazzi seduti su una panchina, che si stanno baciando.
Ahh, l'amore. Comunque, potrebbero anche mettersi in un posto privato, non per dire niente, ma per qualcuno potrebbe anche essere fastidioso.
E quel "qualcuno", sono io.
Provo a richiamare nuovamente Brooklyn, mentre continuo a camminare. Ma la suoneria del suo telefono giunge alle mie orecchie, facendomi fare un'espressione stranita.
Ma non era andata a casa di Riley? E come mai il suo cellulare si trova al parco?
Mi giro verso la coppietta spensierata di poco prima, e vedo la ragazza girarsi di scatto, alla ricerca del suo telefono.
Brooklyn.
Adesso la uccido. Ma prima ammazzo il ragazzo che ha osato baciarla.
Mentre mi avvicino, vedo mia sorella entrare nel panico, forse per aver visto le chiamate perse.
Brooklyn p.o.v.
Io ed Austin ci siamo divertiti un mondo. Abbiamo parlato, ci siamo conosciuti meglio, insomma. E abbiamo scoperto di avere molti gusti in comune, che cosa tenera.
Ad un tratto, senza che me ne accorgessi, le sue labbra erano sulle mie, in un bacio lento e dolce. Ovviamente, ho ricambiato senza esitazioni. Ma, dopo poco, ho sentito il mio cellulare squillare, e così mi sono staccata, scusandomi.
21:30.
Oh, porco cazzo! Zayn aveva detto chiaro e tondo, alle 20:30!
E, come se non bastasse, ci sono 20 chiamate perse, senza risposta! Questa è la volta buona che mi uccide, spero solo che non mi veda insieme ad Austin, altrimenti...
Zayn: "Ma guarda, chi si rivede, sorellina."
A sentire la sua voce, sbianco all'istante, girandomi lentamente verso la direzione da cui proviene la sua voce.
Io: "Z-zayn..."
Non riesco a dire altro, la mia voce è come bloccata dalla paura.
Zayn: "Brooklyn, sei riuscita ad ingannarmi. Sai bene che non tollero la disonestà, e tantomeno i ragazzi. Specialmente i ragazzi, Brooklyn! Sei nei guai, t'avverto!"
Esclama Zayn, facendomi sobbalzare.
Austin osserva la scenata con sguardo confuso, sicuramente vorrà domandarmi chi è Zayn.
Quest'ultimo, si avvicina minacciosamente a lui, per poi afferrarlo per il colletto della maglia e farlo alzare in piedi.
Zayn: "Tu, pezzo di merda. Non osare avvicinarti più a mia sorella, altrimenti ti strappo le palle e te le faccio rimangiare, intesi?"
Lo minaccia mio fratello, provocandomi i brividi. Quando parla con il timbro di voce basso e minaccioso, è veramente terrificante.
Austin: "I-io.. non sapevo che-che Brooklyn avesse un-un fratello così... geloso?"
Tenta di giustificarsi Austin, facendola però apparire più come una domanda.
Zayn: "Bene, adesso lo sai. Lei ha cinque fratelli più grandi, tutti estremamente gelosi. Quindi.. prova solo a sfiorarla o a guardarla con quei tuoi occhi schifosi.. e te la vedrai con me. È chiaro, moccioso?"
Austin: "S-sì, s-signore..."
Zayn: "Questo è il mio primo e ultimo avvertimento, se te ne fregherai.. non riuscirò a tener conto delle mie azioni. Per stavolta passi, ma non provare a farti vedere nuovamente con Brooklyn. Io ti ho avvisato, e sai come si dice. Uomo avvisato, mezzo salvato."
Detto ciò, lo spinge a terra, e la sua attenzione ricade su di me. Sono morta al 100%...
E ne ho la conferma quando avanza verso di me, e mi strattona per i capelli.
Okay, credo sia un po' esagerata la sua reazione. Anche Harry, Louis, Liam e Niall lo sono, ma fino ad un certo punto. Ma non come lui.
Quando si tratta di ragazzi, Zayn non ragiona più, è come se perdesse il lume. Sarebbe capace di picchiare la prima persona che incontra, ma io non l'ho mai capito. Perché comportarsi così? Insomma, ho 15 anni... non sono più una bambina.
Ovviamente queste cose lui non le capirà mai, altrimenti rischierei di farlo imbestialire molto più di così. Lo ammetto, mi fa paura la sua reazione.
Anche gli altri pensano che sia esagerato, e hanno tentato parecchie volte di ficcarglielo in quella sua testaccia. Ma lui, essendo testardo, non li ha ascoltati minimamente.
Zayn continua a tirarmi per i capelli, e credo che se non la smette, me li staccherà tutti in una volta. Austin, nel frattempo, è corso via a gambe levate. Beh, che cosa mi sarei dovuta aspettare? Che corresse in mio salvataggio, senza temere il mostro in cui si è trasformato mio fratello maggiore? Proprio no.
Non augurerei a nessuno una morte del genere, nemmeno al mio peggior nemico.
Io: "Ahi Zayn, mi fai male. Molla la presa, rischi di staccarmeli, non voglio rimanere calva!"
Esclamo ad alta voce, facendolo infuriare solamente.
Mi gira verso di se, ed è questione di secondi. Sento la guancia bruciare come non mai. Sì, mi ha appena dato uno schiaffo. Perché ne sta facendo una tragedia?! Sono solamente uscita con Austin Cooper, il più figo della scuola.
A sua insaputa.
Ma non ho fatto nulla di male. Anche io devo vivere la mia vita.
Beh.. qualcuno deve correre in mio soccorso.
Sento gli occhi pizzicare, mentre mi massaggio la guancia rossa.
Zayn: "Adesso non fiatare, torniamo a casa."
Detto ciò, mi prende per un polso, anche troppo forte per i miei gusti, e mi trascina in macchina, rafforzando la presa.
Apre la portiera, per poi buttarmi letteralmente nei sedili posteriori, sbattendola con furia.
Lui va al posto del guidatore, e senza proferire parola a Liam, parte per tornare a casa. Lassù dovranno ascoltare le mie preghiere, sennò non so proprio come andrà a finire.
Porto le ginocchia al petto, mentre mi accarezzo i capelli, che Zayn mi ha quasi strappato.
Liam: "Okay, perché tutto questo silenzio? Cosa è successo? Zayn, perché hai una faccia che mette i brividi? E perché Brooklyn si massaggia i capelli, con le lacrime agli occhi?"
Zayn: "Liam, stai zitto. Non farmi arrabbiare più di quanto lo sia già!"
Liam: "Brook?"
Io: "M-mi ha vista con-con un r-ragazzo..."
Zayn: "E si stavano baciando! Cazzo, ma te ne rendi conto?!"
Liam: "Zayn, non cambierai mai. Cosa le hai fatto?"
Zayn: "Vorrai dire: cosa le farò, forse."
Sbianco all'istante, pregate per me.
Arriviamo a casa, e appena Zay parcheggia la macchina, il mio cuore si ferma.
Esco dall'auto, ma vengo trattenuta da Zayn, che mi stringe il braccio.
Zayn: "Dove credi di andare, eh signorina? Io e te non abbiamo ancora finito. E poi non c'è nessuno in casa, saremo solamente noi tre."
Mi mordo il labbro, annuendo con lo sguardo basso, consapevole di ciò che mi avrebbe atteso in casa.
Liam ci segue silenzioso, senza emettere una parola.
Dopo aver chiuso la porta, Zayn si siede sul divano del salone, scaraventandomi sulle sue ginocchia con poca delicatezza.
Senza troppe cerimonie, mi alza la gonna e mi abbassa le mutandine. Eh sì, alla fine Riley si è ricreduta, e m'ha costretto ad indossare una gonna, anziché dei semplici pantaloncini.
Tento di oppormi, scalciando e menando colpi ovunque, ma con scarsissimi risultati.
Liam: "Zayn, ne stai facendo un dramma. Ha 15 anni, non è più una bambina piccola."
Zayn: "Liam, hai rotto il cazzo. O resti qui o te ne vai, basta che chiudi quella fogna che ti ritrovi come bocca."
Liam: "Ah, vaffanculo Zayn. Non andarci pesante, dopotutto nemmeno se la merita."
Mi difende Liam, salendo le scale.
Ma anche lui, però! Poteva salvarmi, e invece se ne fotte.
Zayn: "Sei riuscita ad ingannarmi, eh Brook?"
Domanda ironico Zayn, iniziando a sculacciarmi.
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Zayn: "Credevi di passarla liscia, vero mocciosa? Pensavi che non ne sarei venuto a conoscenza."
Io: "Zayn, smettila. Non ti riconosco, che cos'hai contro i ragazzi che frequento?!"
Esclamo, non ottenendo nessuna risposta.
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Io: "Zayn! Porca puttana, ascoltami! Ho 15 anni, ho il diritto di avere tutti i fidanzati del mondo, e tu non devi intrometterti!"
Dico, alzando di poco il tono di voce.
Zayn: "Ragazzina, non osare più parlarmi con questo tono, e poi ti sbagli. I ragazzi vogliono solamente entrarti nelle mutande, e ovviamente, ti prendono in giro. T'illudono, e io non voglio ti accada nulla di male!"
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Io: "Sei un cazzo di ossessivo, anch'io ho una mia vita! E tu non puoi rovinarmela!"
Mi lamento, iniziando a piangere. Mi sta facendo malissimo.
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Zayn: "Modera il linguaggio, signorina! E non opporti alle mie decisioni!"
Io: "Le tue decisioni? Da quando la mia vita è nelle tue mani, eh? Me lo spieghi? No perché, sinceramente, io mi sono persa questo passaggio. Sei uno stronzo, non puoi avermi sotto controllo solamente perché sei più grande di me! Non sono un oggetto, ma una persona!"
Zayn: "Stai zitta, mi stai solamente facendo infuriare di più. Se io dico una cosa, tu devi obbedire, chiaro?"
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Io: "Chiaro un bel niente, Zayn! Rassegnati, non ti ascolterò mai!"
Zayn: "Se non chiudi il becco e non la smetti di ribattere per ogni cosa, giuro che il sedere non te lo faccio rosso, ma viola!"
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Io: "Ahia!"
Zayn: "Così impari, stavolta hai superato il limite. Sai bene che non tollero ragazzi, e queste sono le conseguenze. Pur sapendolo, mi hai disobbedito!"
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Io: "Porco due, non so se hai capito bene. Non puoi comandarmi solamente perché sei più grande di me!"
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Zayn: "Tu non capisci, sono tuo fratello maggiore, sei troppo importante per me. Per questo mi comporto in questo modo, non voglio che qualcuno ti faccia soffrire, Brooklyn."
Io: "Zayn, devi solamente capire che io sono grande ormai, so difendermi da sola!"
Ribatto, tra le lacrime e i singhiozzi. Stiamo letteralmente discutendo, e il tutto mentre mi punisce. E non ci va affatto piano, ma tutto il contrario.
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Io: "Ahia, basta Zayn!"
Zayn: "Basta un corno, decido io quando smetterla."
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Io: "Mi fai male, smettila!"
Zayn: "Te la sei cercata!"
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Mi dimeno in tutti i modi esistenti, ma a Zayn sembra non importare. Infatti, con un solo movimento, mi blocca sia le braccia che le gambe.
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Io: "Cazzo, mollami!"
Zayn: "Il linguaggio, Brooklyn!"
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Io: "Zayn.. mi brucia da morire."
Sussurro sconfitta, mentre continuo a piangere come una fontana. Mi fa malissimo il sedere, e lui non sembra essere intenzionato a smettere.
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Io: "Zayn!!"
Urlo esasperata, sperando che per questa volta mi ascolti.
Zayn: "Non urlare, Brooklyn!"
Esclama lui, sferrandomi un colpo più forte degli altri, che mi fa sobbalzare.
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Io: "Ah, basta. Ti prego, ahiiiiiii!"
Zayn: "Mi disobbedirai la prossima volta?"
SMACK!
Io: "Ohiiii, no Zayn. Ma basta, per favore!"
Zayn: "Stai zitta!"
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Zayn: "Ti vedrò ancora con altri ragazzi?"
SMACK!
Non rispondo, perché non è possibile. Sono ancora un' adolescente, è palese il fatto che avrò altre cotte. È così che va la vita...
Zayn: "Non ho sentito, cos'hai detto?"
Domanda ironico, visto che non ho aperto bocca.
SMACK!
Io: "Dico solo che non te lo posso promettere, perché sai anche tu che non sarà così, Zayn!"
Zayn: "Mi hai veramente stufato, sai?!"
SMACK!
Me le sta dando veramente forti, da togliere il fiato, ma sembra non farci caso.
Le lacrime scorrono veloci sul mio volto, e non posso fare a meno di tirare su con il naso.
Io: "Basta, basta. Ti prego, mi fa male."
SMACK! SMACK! SMACK! SMACK! SMACK!
Mio fratello mi alza le mutandine e mi abbassa la gonna, facendomi bruciare il sedere in una maniera terribile.
Zayn: "Alzati, abbiamo finito."
Obbedisco, tenendo lo sguardo basso.
Zayn: "Guardami, Brook."
Non ci riesco, così continuo ad osservare le mie scarpe, molto interessanti al momento.
Appoggia due dita sotto il mento, alzandolo, facendo incontrare i nostri occhi. Mi mordo il labbro inferiore, per tentare di smettere di piangere, ma non ci riesco.
Zayn sospira, per poi abbracciarmi.
Zayn: "Brooklyn, sai bene che sono gelosissimo di te, e non voglio vederti con i maschi, tralasciando Eldon, ovviamente."
Io: "Ma non capisco il perché, anche io devo avere le mie esperienze, come qualsiasi adolescente su questa faccia della Terra."
Zayn: "È difficile da spiegare, ma.. non lo so, non me la sento. Ho paura che possano solamente usarti e illuderti, e dopo aver ottenuto ciò che vorranno, ti molleranno. Sono tutti così, nessuno escluso."
Tenta di spiegarmi, ma io scuoto la testa, contrariata.
Io: "Zay, con tutto il rispetto, ma non devi intrometterti nella mia vita, hai capito?"
Domando arrabbiata, mentre lui mi guarda torvo.
Zayn: "Qui non sei tu a dare gli ordini, se non te ne sei accorta, sorellina. E m'intrometto quanto voglio, hai capito?"
Io: "Senti, vaffanculo!"
Dopo le mie parole, mi stacco dal suo abbraccio e mi rifugio nella mia stanza, pregando con tutta me stessa che non mi prenda nuovamente a sculacciate. Il mio sedere è veramente rosso, e fa malissimo.
A quanto pare, nessuno si è preoccupato di ascoltarmi, infatti la porta si apre, facendo intravedere la figura di Zayn.
Si avvicina velocemente, e per un attimo ho temuto che mi volesse dare uno schiaffo, ma fortunatamente non è successo.
Zayn: "Brooklyn, sai che io ti voglio un mondo di bene, giusto? Lo faccio solamente per il tuo bene."
Dice lui, facendomi sedere sulle sue ginocchia, e abbracciandomi.
Io: "Per il mio bene? Ma quando capirai che a 15 anni sono troppo grande per prendere sculacciate, e per essere controllata? Ho bisogno di essere libera, Zayn. Mi servono i miei spazi, ma tu non capisci un cazzo!"
Zayn: "Ti ho già detto come la penso riguardo ai tuoi spazi. Comunque.. hai 15 anni, è vero. Ma se ti comporti da bambina, è così che devi essere trattata, semplice."
Io: "Oh, semplice un cavolo! Con questo ragionamento, arriverò ai 18 anni con voi che mi sculacciate per ogni cosa sbagliata che faccio."
Borbotto con voce buffa, facendolo ridacchiare.
Zayn: "Su principessa, scusa. Ho esagerato un po'. Mi perdoni?"
Io: "Certo che ti perdono Zay! E mi dispiace per essermi comportata da stupida, ma non lo sapevo nemmeno io. È una storia lunga, contorta e complicata e.."
Zayn: "Okay, va bene. Ho capito. Però, per quelle parolacce che mi hai urlato contro, sei in castigo per una settimana. Niente uscite."
Io: "D'accordo Zayn."
Zayn: "Brava piccolina. Ora vado giù, se hai bisogno chiamami."
Mi fa alzare, per poi eseguire la stessa cosa. Mi strofina il sedere, per poi accarezzarmi la guancia e lasciarmi un bacio sulla fronte.
Chi lo capirà mai Zayn, e la sua gelosia.

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Hey personcine! Finalmente ho aggiornato, ecco a voi il capitolo 17.
Spero vi piaccia, e vi ringrazio per i numerosi commenti, per i voti e anche per le visualizzazioni. Sono contenta che questa storia vi piaccia, ne sono immensamente felice.
Buona lettura, e non scordatevi di votare e commentare, come al solito. Grazie tante in anticipoooo.
Byeeee,
Sabrinapolselli🍀🕊

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