Harry p.o.v.
Non riesco a credere che l'abbia fatto veramente, mi ha disubbidito in pieno. Da Brooklyn, una cosa del genere me la sarei aspetta, d'altronde ha anche 15 anni.
Ma da Quinn no, zero assoluto. Come ha potuto approfittare della nostra assenza per dare un mega-party a base di alcolici? Su, sono ragazzini di circa 12-13 anni, un po' di contegno. Se a quest'età già si ubriacano, allora cosa faranno a 15-16 anni?
Sono le 04:00 di mattina, e la casa è un disastro. La maggior parte degli oggetti è distrutta, frantumata in mille pezzi.
Si trovano bottiglie e bicchieri di alcolici da ogni parte, e Quinn è stesa sul pavimento. Ha perso i sensi dandosi una mazza da baseball in testa.
Okay, avendo paura, forse non si è resa conto di ciò che stava facendo, ma appena si risveglierà, gliela farò pagare. Giuro che l'ammazzo.
Zayn p.o.v.
Okay, quello che ha combinato nostra sorella, è stata decisamente una pazzia. Ma, in effetti, saremmo dovuti essere previdenti e portarla con noi a quella "cena di lavoro". La nostra villa è distrutta, e siamo tutti infuriati con Quinn, persino Niall.
A Harry sembra che esca il fumo dalle orecchie, e questa situazione è inquietante, credetemi.
Ho la sensazione che Quinn non riuscirà a sedersi per mesi, e ammetto che se la merita una punizione, una di quelle severe, come non abbiamo mai provato. Spero solo che Harry non esageri, quando è arrabbiato, nessuno riesce a placarlo e a fermarlo.
Liam p.o.v.
La verità? Quinn mi ha stupito, non credevo lei fosse capace di fare una cosa del genere. Insomma, a creare party notturni con musica alto volume e alcolici, e il nome "Quinn", non vanno tanto d'accordo, o almeno è quello che penso io.
La nostra villa è quasi del tutto distrutta, e ammetto di essermi arrabbiato abbastanza, ma non come Harry. Il suo sguardo mi faceva venire i brividi, come in quei film dell'orrore che sono stato costretto a vedere da Louis, nonostante io li odia profondamente. Lou, al mio contrario, li adora. E Quinn ha ereditato la stessa e identica passione di Louis. Infatti, se guardate i suoi libri, la maggior parte di essi sono horror. Alcuni sono anche nascosti, visto che Zayn le ha vietato di comprare qualsiasi oggetto riguardante quel genere, dopo l'ultimo episodio.
Solamente io e Brooklyn siamo a conoscenza di questo suo segreto. Se Zayn lo scopre, la ucciderebbe senza ombra di dubbio.
Sempre se non ci pensa prima Harry. Quando Quinn si sveglierà, sono sicuro che rimpiangerà tutto ciò che ha combinato.
Louis p.o.v.
Gente, abbiamo scoperto il lato ribelle di Quinn, la nostra sorellina. Appena entrati, sono rimasto scioccato dalle condizioni della casa, e poi vedere Quinn stesa a terra dopo essersi data una forte botta con una mazza da baseball, apparsa dal nulla, è stato.. figo.
Deve essersi fatta male per essere svenuta al primo colpo, ma infondo la capisco. Io avrei reagito allo stesso modo, se mi fossi trovato nella sua critica situazione.
Siamo tutti e cinque infuriati con nostra sorella, persino Niall.
Nichole, alla fine, è riuscita ad ottenere il consenso di Harry per andare a dormire da Jamie, il suo migliore amico. Brooklyn è l'unica a non aver assunto una faccia infuriata, anzi. Tutto il contrario. Scommetto che andrebbe a battere il cinque alla sorella e a congratularsi con lei, nonostante ci sia un esemplare di Harry incazzato nero. Spero solo che quest'ultimo, domani, non esageri a punirla.
Niall p.o.v.
Beh, che dire? Non sono arrabbiato con Quinn per il casino che ha combinato. Sono solamente contrariato da tutto il cibo, quel ben di Dio, sparso da ogni parte, anche nelle zone più strane.. il frigo era quasi vuoto quando l'ho aperto, e a quel punto, ho lanciato un urlo spaventoso, che ha fatto sobbalzare i miei fratelli e Brooklyn, che era in una condizione di dormiveglia.
Si sa che il cibo non deve mai essere sprecato, altrimenti cosa l'hanno creato a fare? Il cibo è la mia ragione di vita, io lo comprendo. Quando viene trattato male, ci resto di merda e lo conforto, e infatti la maggior parte delle persone che conosco, mi reputa un pazzo irrefrenabile. Ma perché si fanno così tanti problemi? Che si facessero una vita, e non rompessero al cibo.
Potrei mangiare di tutto, anche ciò che la gente non proverebbe mai.
Ce l'ho con mia sorella solamente per questo, altrimenti non me ne farei nulla, avrei solo voluto partecipare alla festa che ha dato in casa, in nostra assenza. Dopotutto.. anch'io alla sua età combinavo cazzate varie, con un'unica differenza. Io facevo schifo a scuola, tutto il contrario di quella nerd di una sorella.
Ho sempre odiato le merdate riguardanti le scuole, tranne la ricreazione. Questa va venerata da tutte le generazioni esistenti. Comunque, credo che dobbiamo prenderci un attimo di silenzio e pregare per Quinn, perché ne avrà bisogno. Eccome se ne avrà bisogno.
(Il giorno dopo)
Quinn p.o.v.
Avete presente i bei risvegli, come quelli delle principesse nelle favole?
Con i raggi del sole che vi accarezzano dolcemente il viso?
Con gli uccellini che cinguettano spensieratamente e allegri, sui rami degli alberi, e cose varie?
Ecco, questo non è il risveglio che mi è capitato questa mattina, alle 09:00.
Appena sveglia, mi trovo nel mio letto, sotto le coperte, e mi rendo conto del fatto che cinque paia di occhi osservano la sottoscritta.
Sono i miei fratelli maggiori, che circondano il mio letto.
Tutti e cinque hanno un'espressione furibonda e accecata dalla rabbia, ma Harry, che si trova esattamente davanti a me, fa paura seriamente.
Deglutisco rumorosamente, e nessuno fiata. Fino a quando Harry non inizia a parlare, con un tono calmo ma arrabbiato. È quella tonalità che utilizza quando è arrabbiatissimo, per creare paura. E non so Brooklyn e Nichole, ma con me ha sempre funzionato.
Harry: "Ma buongiorno Quinn, dormito bene?"
Lo guardo spaventata, ma non rispondo, facendolo arrabbiare.
Harry: "Quando ti parlo devi rispondermi, è chiaro ragazzina?"
Domanda lui, afferrandomi il mento, per far sì che lo guardi negli occhi, senza abbassare lo sguardo.
Io: "Sì, H-harry."
Affermo con il cuore in gola, sobbalzando a quel contatto un po' violento.
Zayn: "Possiamo avere l'onore di sapere il motivo per cui hai combinato una cazzata del genere?"
Io: "Beh.. io.."
Louis: "Quinn, sii diretta."
Faccio un respiro profondo, per poi guardare ognuno negli occhi e iniziare a parlare.
Io: "Inizio col dire che non è stata completamente colpa mia."
Liam: "Non iniziare a fare storie Quinn, quindi muoviti."
Io: "Va bene. Allora.. visto che Harry non mi ha dato il consenso per andare al pigiama-party di Miranda e Abbey, allora mi sono detta: 'se non posso andare da Abbey e Miranda, allora saranno loro a venire da me'. E così ho deciso di rimanere a casa, avvertendovi. Qualche tempo dopo, ho chiamato Miranda e le ho riassunto il mio piano, che lei ha accettato con entusiasmo. Mezz'ora più tardi, suonano al campanello. E io pensavo di vedermi davanti solamente le mie due migliori amiche, quando invece sono stata travolta da un'orda inferocita di compagni di classe e non, tutti fra i 12-13 anni. Così, sono andata alla ricerca delle mie migliori amiche, ma ho trovato solamente Abbey. Ci siamo divise, e ho scovato Miranda al piano di sopra, nella mia stanza, che cercava un vestito decente visto che il suo aveva fatto una brutta fine, sporcato di fango da un camion.
Mentre stavamo lì sopra, il dj ha posizionato le casse, e in poco tempo si è sentita la musica a palla, ad un volume veramente alto. Quando siamo scese, in cucina e in salone, c'erano tavoli pieni di cibo, ma soprattutto bevande alcoliche, nonostante ci fossero solamente ragazzi di 13 anni circa. La festa ha continuato in questo modo fino a tardi, verso le 03:00, quando ho risposto alla chiamata di Harry.
In quel momento, la situazione era degenerata, come avrete sicuramente visto: metà casa distrutta, bottiglie e bicchieri pieni zeppi di birra dappertutto, ieri c'era ancora qualche persona che dormiva, troppo ubriaca per reggersi in piedi, e le casse sono ancora rimaste qui.
Alla fine, Abbey e Miranda mi hanno convinto ad assaggiare un tipo di vodka, solo che ho alzato troppo il gomito, e quando ti ho risposto non ero lucida, ma abbastanza da capire la gravità della situazione. Abbiamo mandato già la maggior parte delle persone con un po' di fatica, ma a terra ho trovato una dentiera, che ho toccato. Non potete capire che schifo, comunque. Appena ho sentito il rumore delle chiavi, ero da sola e in preda alla disperazione, perché Abbey si è lanciata dalla finestra della cucina mentre Miranda è scappata dalla porta come un razzo. Così, ho preso una mazza da baseball, non sapendo nemmeno a chi appartenesse, e me la sono data in testa, svenendo. E poi è accaduto quel che è accaduto, e mi trovo in questa situazione gravosa. Divertente la storia, vero?"
Domando con ironia, osservando le loro reazioni, che non sono delle migliori.
Niall: "Quinn, fossi in te non scherzerei. Come cazzo hai fatto a ubriacarti?! Harry è parecchio arrabbiato."
Dice Niall, lanciando un'occhiatina ad Harry.
Harry: "Hai anche il coraggio di essere ironica? Come diavolo hai fatto a bere, a soli 12 anni!Quinn, stai solo peggiorando la situazione. Questa te la ricorderai a lungo, contaci."
Sbianco di colpo, quando dice così mette i brividi. Specialmente quando incrocia le braccia al petto e racchiude gli occhi a due fessure. Inquietante, e non poco, ve lo posso assicurare.
Harry: "Adesso vai a fare colazione, ti vesti, fai quelle cose che fanno le ragazzine in bagno, e vieni in camera mia, chiaro?"
Io: "Sì, Harry."
Mormoro, tenendo lo sguardo sul pavimento. È molto interessante al momento.
Dopo la mia affermazione, i miei fratelli escono dalla stanza, lasciandomi da sola, immersa nei miei pensieri.
Okay, ho seriamente paura di ciò che potrebbe farmi Harry, sa essere molto spietato.
Senza perdere altro tempo, mi alzo dal letto e scendo al piano di sotto, a fare colazione. Mi siedo accanto a Brooklyn, visto che non ci tengo ad essere squartata viva anche da Louis, Liam, Niall e Zayn, tengo alla mia vita.
C'è un silenzio tombale, e Brooklyn inizia a parlarmi, sussurrando.
Brooklyn: "Comunque sorellina, detto tra noi, ma il guaio che hai combinato ieri è stato fantastico, sarei voluta esserci. Abbiamo scoperto il tuo lato ribelle, Quinn! Ho le prove che tu non sei un'aliena, ma un essere umano. Come tutti noi!"
Io: "Brooklyn, per favore. Innanzitutto, la festa non è stata di mia iniziativa, visto che io avevo invitato solamente Miranda e Abbey per una piacevole serate fra migliori amiche. Sono state loro a scombussolare i miei piani!"
Esclamo sussurrando, facendo un piccolo broncio.
Brooklyn: "Certo, continua ad inventare storie."
Non rispondo, mi limito solamente a lanciarle un'occhiataccia, da lei ricambiata.
La cucina è diventata un luogo opprimente, decisamente troppo per una ragazza come me. Così, vado a vestirmi e a lavarmi i denti e la faccia, per poi spazzolarmi i capelli.
Il fatiddico momento è arrivato, e inizio a incamminarmi verso la stanza di mio fratello maggiore. Esito per un bel po' davanti alla porta, e le mie gambe tremano leggermente.
Sto per tornare indietro, quando mi prendo un attimo per pensare alla reazione di Harry. Non mi conviene affatto disubbidire nuovamente, questo è più che sicuro.
Busso alla porta, e in risposta ottengo solamente un secco e freddo "avanti".
Entro e chiudo la porta, per poi rimanere davanti a quest'ultima, ferma e impalata, come una sagoma. Porto il mio sguardo sulla figura di Harry, seduto davanti alla sua scrivania, con gambe e braccia incrociate, rivolto verso di me.
Io: "Ehm.. Harry?"
Harry: "Ti conviene stare zitta. Sono molto arrabbiato con te, Quinn. Vieni qui."
Mi avvicino titubante, fino ad arrivare davanti a lui, che nel frattempo si è alzato.
Harry: "Adesso poggia le mani sulla scrivania e piega la schiena in avanti."
Spiega mio fratello, iniziando a slacciarsi la cinta dei pantaloni.
Sbianco all'istante, insomma. Era solo una festa, che non è nemmeno stata di mia iniziativa... che cazzo. Vengo sempre accusata ingiustamente! Devo tentare di smuoverlo un po', altrimenti chissà quanto male mi farà.
Io: "Harry, fai un respiro profondo e calmati, d'accordo? Altrimenti rischi di uccidermi."
Harry: "Obbedisci, prima che mi arrabbi seriamente."
Non l'ho mai visto così determinato e deciso, è arrabbiato sul serio. Mi dispiace averlo deluso, anche perché da me non se lo sarebbe mai aspettato. Tipica di guai del genere è mia sorella Brooklyn, io non c'entro assolutamente nulla, la maggior parte delle volte.
Dopo qualche attimo, decido d'obbedire, per non peggiorare la situazione.
Metto le mani sulla scrivania e piego la schiena in avanti, mentre Harry mi abbassa jeans e mutandine in un colpo solo.
Harry: "Sappi solamente che sono molto deluso da te, e questo castigo te lo ricorderai a lungo."
Lo mando a quel paese un paio di volte nella mia mente, attenta a non dirlo ad alta voce.
Io: "No Harry.. ne stai facendo una tragedia. Infondo, ho distrutto solamente metà casa."
Okay, sto peggiorando la situazione. E si vede dai respiri pronfondi che mio fratello maggiore sta facendo, per tentare di calmarsi.
Harry: "Adesso iniziamo.. e tu li conti tutti, per poi scusarti. Siamo intesi?"
Io: "Che cosa? Nemmeno morta, non mi abbasserò a questo livello."
Harry: "A quanto pare con te non bastano le parole."
Non rispondo, mi limito a scuotere le spalle e ad osservare una sua evidente reazione.
Lui inizia a sferrare colpi fortissimi sul mio povero sedere con la cintura, facendomi sobbalzare già alle prime sculacciate.
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Io: "Ahi!"
Mi lascio scappare sussurrando. Questa volta non l'avrà vinta, o almeno non da subito.
Harry: "Cosa stai tentando di fare Quinn? Non piangere? Beh, hai scelto la strada sbagliata, se permetti."
Cerca di provocarmi, è normale. Lo fa tutte le volte, ma stavolta non rispondo alle sue frecciatine.
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Serro gli occhi e la bocca, stringendo i denti, per non far fuoriuscire dalla mia bocca nemmeno un urlo, ma invano.
Harry: "Non riuscirai a resistere a lungo, Quinn. Te la meriti proprio."
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Io: "Ahia!!"
Esclamo a bassa voce, mentre Harry continua imperterrito, senza dire nulla.
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Io: "Harry, smettila."
Mormoro con una voce tremante, sto per scoppiare a piangere, me lo sento.
Harry: "Smetterla di fare cosa, Quinn?"
Domanda ironico, come se non sapesse nulla.
Io: "Brutto bastardo!"
Esclamo senza pensarci.
Harry: "Anche? Adesso vedi cosa ti combino, sorellina."
Dice lui, marcando la parola "sorellina".
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Qualche lacrima scorre silenziosa sul mio volto, mi sta facendo malissimo, come mai aveva fatto prima.
Io: "Harry, basta. Mi fai male."
Harry: "Come ti ho sempre ripetuto, Quinn: è una punizione, e deve fare male."
Io: "Ti prego, basta. Per favore."
Harry: "Ne devi ancora prendere, quindi non cominciare a lagnarti."
Sbarro gli occhi a quelle parole, dando vita ad una smorfia contrariata.
Harry mi sferra un'altra decina di sculacciate, per poi fermarsi un momento.
Harry: "Adesso le conterai e ti scuserai, o sarò costretto a dartene un'altra sessione?"
Io: "Che.. cosa? Vuoi.. vuoi dire che quelle che mi hai dato fino adesso, erano per il mio rifiuto? Sei uno stronzo!"
Esclamo incredula, chi se lo aspettava.
Harry: "Sai Quinn, pensavo che certe cose le avrei dovute spiegare solamente a Brooklyn e Nichole, ma mi ricredo. Impara ad essere più furba, divenendo obbediente e non rispondendo, altrimenti sai che ne prendi solamente di più."
Io: "Dico solamente quello che penso, Harry."
Sussurro con tono strafottente, che lo fa infuriare più del dovuto.
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Non ne posso più, il sedere brucia da morire, e io sto esaurendo le mie energie nell'urlare e piangere.
Io: "Basta, non ce la faccio più! Il sedere brucia tantissimo, Harry!"
Esclamo tra le lacrime, non riuscendo a smettere di singhiozzare animatamente.
Harry: "Così impari."
Dice calmo, facendomi solamente arrabbiare.
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Io: "Ahia! Harry, finiscila!"
Harry: "Non la smetto fino a quando non ti decidi a contarle e a scusarti."
Io: "Sai che ti dico? Muori all'inferno, stronzo di merda."
Tutto questo coraggio da dove merda lo prendo?!
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Va bene, ne ho abbastanza. Credo proprio che debba mettere da parte il mio orgoglio, altrimenti Harry chissà fino a quando continuerà a punirmi.
Sospiro profondamente, prima di parlare e dar voce ai miei pensieri mentali.
Io: "Okay, okay. Basta, mi arrendo. Scusa."
Harry: "Sai benissimo cosa fare, in questo caso."
SMACK!
Io: "Ohw! U-uno, scusa Harry."
Sussurro a voce talmente bassa, che dubito lui mi abbi sentito. Questa me la ricorderò per tutta la vita, è stata fortissima.
SMACK!
Io: "Ahia! Due, s-scusami H-harry."
Okay, sicuramente ora me le darà tutte con la stessa intensità delle prime due.
Pregate per me, spero solo che non siano tante, perché non resisto più.
SMACK!
Io: "Basta, ti prego. T-tre, scusa."
Non risponde, il che mi fa leggermente preoccupare. Che cos'hai in mente?
SMACK!
Io: "Harry! Qu-attro, scusami."
SMACK!
Io: "Ahiiii! Cinque, s-scusa Harry."
SMACK!
Io: "S-sei, scusami Harry."
SMACK!
Io: "Ahioooo! Sette, s-scu-sa!"
SMACK!
Respiro pesantemente, per non urlare e darmi un pizzico di contegno.
Io: "Otto, scusami Harry."
SMACK!
Io: "Ahhhh! N-nove, scusa."
SMACK!
Io: "Di-dieci. Scusami, smettila ti prego."
***
SMACK!
Io: "Ouch! T-trenta, scusa. Harry, ti prego basta. Non ti deluderò più, te lo prometto. Ma smettila. Non resisto, non mi sento più il sedere."
Finalmente, mio fratello maggiore parla.
Harry: "Su, abbiamo finito."
Dice strofinandomi il sedere.
Harry p.o.v.
Le alzo jeans e mutandine, ma mentre sto per abbracciarla e confortarla, facendomi estrema tenerezza, veniamo interrotti da Niall, che spalanca la porta con un po' troppa forza.
Niall: "Harry, ma non hai sentito il tuo telefono?!"
Io: "No, ero impegnato. Cosa vuoi, comunque?"
Domando irritato. Sa bene che deve arrivare al sodo, altrimenti mi arrabbio facilmente.
Niall: "Era quella rompipalle.. cioè, quella meraviglia della tua fidanzata. Ha chiesto se la puoi accompagnare a lavoro, visto che ha portato la macchina dal meccanico e non sa a chi altro chiedere, anche se secondo me non è vero, e lo fa solamente per attirare la tua attenzione. Ma dettagli."
Mi passo una mano sulla faccia, tentando di calmarmi e non rispondergli male.
Io: "Niall, i tuoi commenti li puoi tenere benissimo per te, a me non interessano."
Niall: "Fammi dopo la predica, Taylor ti aspetta da una decina di minuti. E qui è conosciuta specialmente per il suo odio verso i ritardatari, carissimo Harry."
Io: "Niall, vaffanculo! Potevi dirmelo prima! Torno fra un po'! Ciao."
Dopo aver parlato, mi sistemo al meglio la cravatta e la giacca, per poi afferrare il mio cellulare e fiondarmi in macchina. Niall aveva ragione, Tay odia profondamente chi viene in ritardo a qualsiasi cosa riguardante lei. È un po' fastidiosa, ma ci ho fatto l'abitudine e la amo con tutto il mio cuore.
Nel pensare a lei, mi sono totalmente scordato di Quinn, spero solamente che non se la sia presa. Dopotutto, dopo ogni sculacciata, ha sempre pienamente ricevuto le mie attenzioni, e non è mai successo il contrario, tranne oggi. Vedrò di rimediare, ma più tardi.
Quinn p.o.v.
L'ha fatto veramente, Harry se ne è andato da quella stronza, invece che restare con me. Come fa sempre d'altronde, dopo ogni punizione.
Niall è rimasto appoggiato allo stipite della porta, non fiatando e limitandosi a fissare ogni mia mossa.
Ho paura che anche lui sia ancora arrabbiato, e lo stesso vale per gli altri. Tengo lo sguardo basso, continuando a piangere e singhiozzare, mentre le lacrime mi rigano il volto.
Il sedere mi fa malissimo, Harry ci è andato giù davvero pesante questa volta. Decido di rompere il silenzio che si è creato,
Io: "N-niall, m-mi dispiace. I-io..."
Non ho il tempo di finire la frase, che sento i suoi passi avvicinarsi velocemente, e subito dopo le sue possenti braccia avvolgono il mio esile corpo
Niall: "Hey, basta piccolina. Io non mi sono arrabbiato più di tanto, solamente per il cibo sprecato. Nessuno è perfetto, e finalmente abbiamo ricevuto un'affermazione anche da parte tua. In effetti, come Brooklyn, io credevo fossi un alieno."
Mi scappa una risatina, e nascondo la testa nella sua felpa, mentre lui mi accarezza la testa, rilassandomi.
Niall: "Su, non sentirti in colpa, ormai è passata ogni cosa. E poi.. non hai ucciso nessuno, è tipico dei ragazzini della tua età fare cose del genere. Anche io, a 12 anni, combinavo cazzate del genere, ed è lo stesso per Harry, Zayn, Louis e Liam. Basta piangere principessa, eh?"
Io: "V-va bene."
Mormoro continuando ad abbracciarlo, lì mi sento al sicuro.
Niall: "Se sei arrabbiata con Harry, non posso darti torto. Ma vedrai che appena torna farete pace, mhh? Capito?"
Io: "Sì Niall, ti v-voglio bene."
Niall: "Anche io, sorellina. Scendiamo giù, dagli altri?"
Annuisco, mentre lui mi tende la mano, che afferro immediatamente.
In salone ci sono Louis, Liam e Zayn, assieme a Brooklyn e Nichole.
Niall: "Ma un momento.. ragazzi avete detto ad Harry di passare a prendere Nichole?"
Domanda Niall ai tre, seduti comodamente sul divano.
Liam: "Ops.. l'avevo detto a Louis."
Louis: "E io a Zayn."
Zayn: "Hey! Non è vero!"
Niall: "Ma porca miseria! Lo avverto io."
Detto ciò, prende il suo telefono e si sposta in sala da pranzo, dopo aver composto il numero di nostro fratello.
Sono rimasta da sola.. e tutti mi fissano senza proferire parola, sono agghiaccianti! Quando se ne accorgeranno, povera me...
Forza Quinn, fatti coraggio e chiedi scusa.
Va bene.. ascoltiamo per una volta la mia coscienza.
Io: "Ehm.. mi-mi dispiace?"
Dico, facendola sembrare più una domanda.
Loro mantengono una faccia seria.
Zayn: "Pensi davvero che con un 'mi dispiace' si possa risolvere magicamente il guaio che hai combinato?"
Deglutisco. Sento che tra poco scoppierò a piangere. Non credevo di aver combinato qualcosa di così grave.
Ma, all'improvviso, scoppiano tutti a ridere, facendomi fare un'espressione stranita.
Liam: "Sciocchina, certo che ti perdoniamo."
Dice Liam, facendomi sorridere.
Louis: "Era solo uno scherzo, è ovvio che sei scusata principessa."
Zayn: "Dai, vieni qui, piccolina."
Dice Zayn, aprendo le braccia verso di me, in cui mi ci fiondo in quattro e quattr'otto.
Io: "Mi avete fatto prendere un infarto, dovreste sentirvi in colpa."
Mormoro, affondando la testa nell'incavo del collo di Zayn, sedendomi sulle sue ginocchia con estrema accuratezza e lentezza, visto lo stato del mio povero sedere.
Zayn: "Principessa, che cos'hai?"
Mi domanda Zayn, evidentemente accortosi del mio stato, dovuto a Harry.
Niall: "È per colpa di Harry, se ne è andato senza dirle niente."
Spiega Niall, spuntato dal nulla.
Liam: "Oh.. vedrai che appena torna si sistemerà tutto."
Louis: "Esatto. Altrimenti.. lo obbligheremo noi, infondo conosciamo un sacco di metodi. Potremmo ricattarlo, dicendo: 'se non chiedi immediatamente scusa alla nostra sorellina, ti tagliamo tutti i ricci che ti ritrovi!'. Puntandogli una forbice contro."
Scoppiamo tutti a ridere, quanto li amo.
Specialmente quando mi confortano, e mi proteggono. Sono capaci di farti spuntare il sorriso anche in una giornata triste, sono i fratelloni migliori al mondo._________________
Heyy zalve a tutti. So che non aggiorno da un po'', ma dovete capirmi. Tra mare e tutto il resto, non c'è stato il tempo necessario. Comunque, ecco a voi il capitolo 15, finalmente concluso, per la vostra felicità.
Allora.. non so come esprimere la mia felicità... in pochissimo tempo, "•La famiglia Parkinson•" è riuscita a divertirvi e a colpirvi, in senso positivo, almeno spero. E lo dimostrano le 6mila visualizzazioni e i 431 voti, oltre ai commenti. Tutto ciò mi ha resa una bimba feliciahh, sul serio. E non posso far altro che ringraziarvi e dirvi che vi adoro ogni giorni di più.
Grazie a chi legge, a chi commenta e a chi vota.
Buona lettura, e non dimenticatevi di votare e commentare. Grazie mille in anticipo.
Byeeeee,
Sabrinapolselli🍀🕊
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•La famiglia Parkinson•
FanfictionSalveeeeeeee, il mio nome è Nichole, ho 7 anni appena compiuti e vivo con i miei 5 fratelli e le mie 2 sorelle. Fra tutti e 8 messi insieme, io sono la più piccola della famiglia. I nostri genitori se ne sono andati tanto tempo fa lasciandoci in un...