Non ho mai capito
se il bene fosse tale od il male fosse il bene.
Se amore fosse in baci e carezze od in umili pensieri.
Se morire fosse meglio o restare fosse peggio.
Se la guerra fosse santa o la pace fosse dannata,
se il piacere abbracciasse il dolore o la sofferenza si vestisse di gioia,
se la fine fosse l’inizio o nulla in vero fosse mai cominciato,
se i sogni fossero la realtà o la verità fosse nei sogni.
Se il cielo fosse infinito perché l’abisso della nostra mente è infinito,
se il tempo fosse eterno perché una visione può durare in eterno,
se una parola bastasse per la vita perché il linguaggio dell’anima è il silenzio,
se il cuore non fosse solo un muscolo poiché batte anche dopo la morte.
Se in tutti i rumori del mondo si trovasse la sinfonia dell’intero cosmo?
Perché nulla esiste per caso, niente si muove se non deve esserci.
Se in questo rompicapo che è la vita la soluzione fosse unica?
Perché c’è un solo filo che ci lega nel tortuoso cammino: la scelta.
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INK DRUNK
PoetryI poeti dell'epoca senza nome. In un epoca come la nostra ci sono persone che arrancano come s'una parete scoscesa in cerca di un appiglio, un qualcosa alla quale aggrapparsi per non cadere, per non crollare, per non perdersi. Alcuni vagano nel bui...