capitolo 36

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Eccoci qua davanti alla porta di legno della grandissima casa della zia Marisol, intorno a noi c'è un giardino immenso con un piscina che riesco a intravedere in lontananza, inoltre  ci sono alberi da frutto, proprio qui vicino a noi c'è un albicocco molto bello e profumato, accanto alla porta di entrata della casa c'è una grandissima veranda con un tavolino molto lungo e delle sedie intorno. Mi piacerebbe molto avere una casa così grande e bella.

Bruno suona il campanello, io in mano tengo un mazzo di fiori per la zia e Lupe tiene un dolce al cioccolato che mi sono permessa di fare in occasione di questo evento, sono molto emozionata non vedo l'ora di entrare e rivedere i miei familiari.

La porta si apre è la zia Marisol:' Hola ragazzi !!!' dice lei entusiasta

'ZIAAA' dicono in coro i ragazzi, la salutano tutti, le salgono addosso, la abbracciano, le danno baci ovunque, la adorano proprio come me:' Zia carissima come va? ' le do un bacio sulla guancia

'Amore della zia io sto divinamente te ? '

'Anche io via '

'Vieni , vieni guarda chi c'è '

 mi avvolge i fianchi con un braccio e ci dirigiamo in una sala molto molto grande, abbastanza buia per i miei gusti, ci sono tavolini pieni di cibo, divani comodissimi marroncini e addirittura un tavolo da biliardo, non riesco a credere che la zia Marisol sia così ricca.

Entro nella sala, vedo tutti i miei parenti, che bello!, c'è la zia Sol e lo zio Ivo è molto emozionante rivederli, non ci credo, seduta in un angolo sopra una sedia a dondolo c'è la mia nonna Carmen, mi dirigo in tutta fretta da lei la saluto e lei scoppia in lacrime visto che erano anni in pratica che non ci vedevamo, c'è anche mia sorella Divina con tutta la sua famiglia

'Sorellona' mi viene incontro lei e mi abbraccia

'Divina come stai ? allora tutto apposto ?'

'Certo amore! ti vedo in grande forma! che bel vestito che indossi' dice lei sorridendo

'Oh grazie anche te indossi un abito molto bello, come va ? raccontami'

nel corso della sera io e mia sorella ci sediamo su due sgabelli alti e ci beviamo un po di drink, tra il freschissimo alcol e la bellissima musica che mette mio cugino Axel, io e mia sorella parliamo di tutto, ci confessiamo ogni singola cosa, è bellissimo poter parlare con una sorella, sento che ogni cosa che le sto dicendo, non la rivelerà mai a nessuno. Anche lei si apre con me e senza volerlo abbiamo finito per passare circa un'ora abbondante a parlare, quando guardiamo l'ora ci alziamo e iniziamo a ballare con tutta la famiglia, facciamo il trenino, mangiamo del cibo latinoamericano buonissimo e dopo aver ballato per più di un ora senza sosta sono sfinita e mi vado a sedere sul divano, sono tutta sudata, mi verso un po di Vodka in un bicchiere e me la bevo tutta in un sorso, sentire quella bevanda così fresca che mi attraversa l'intero corpo mi fa star bene.

Ad un tratto sento una mano grande e calda toccarmi le spalle, mi volto è mio padre!!!

Sono felicissima, la persona che più attendevo è proprio li con me, il cuore batte all'impazzata non riesco a crede che lui sia proprio li con me:' Hija mia come stai ?' mi dice lui

'Papà sto bene, adesso che tu sei qui con me sto ancora meglio'

'OH che onere figlia mia, sei bellissima questa sera'

'Oh grazie papà così mi lusinghi '

' es la verdad mi amor '

'anche tu sei bellissimo '

'Permetti questo ballo ? ' mi invita lui porgendomi la mano.

Della musica lenta inizia a risuonare nella sala ed io e mio padre iniziamo a danzare. Per un attimo tutto quello che mi circonda sparisce, ci siamo solo io e lui, ci guardiamo fissi negli occhi, non riesco a credere che l'uomo che mi ha messa al mondo e che vedo una volta ogni tantissimo tempo si trovi proprio davanti a me,  come al solito non riesco a trattenere le lacrime, non so il perché ma mio padre mi fa questo effetto. Sono super felice, è una serata meravigliosa, mi sento benissimo e forse sono anche un po ubriaca dopo tutto quell'alcol che ho bevuto.

Ad un tratto mi suona il telefono e siccome nella sala c'è troppa confusione vado in bagno, mi sbrigo perché è sicuramente Nicola, entro nel bagno, chiudo la porta, guardo la schermata del telefono e c'è su scritto proprio il nome di Nicola, aiuto... non so proprio cosa spettarmi.

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