capitolo 39

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Un attimo fa ero felice, spumeggiate, ero felice di aver passato una giornata con la mia famiglia, ero felice sul fatto che la mia migliore amica fosse uscita di ospedale ma come ormai mi succede da tempo mi vengono degli attacchi improvvisi di tristezza, è molto tempo che non mi accadeva invece eccomi qui sdraiata sul mio letto. Ho gli occhi pieni di lacrime e la cosa strana è che non so spiegarmi il perché di questo, sono improvvisamente  spompata, non ce la faccio, l'unica cosa che ho voglia di fare è stare da sola e dedicarmi completamente a me. Prendo il cellulare e mando un messaggio a Diego e gli dico che nel pomeriggio non posso uscire perché mi sento poco bene, spero capisca e non si arrabbi. Dopo neanche un secondo mi risponde e mi dice che non ci sono problemi e che comprende la mia decisione, mi sento sollevata.

Per mia fortuna i ragazzi sono usciti, oggi è un bellissimo giorno, il sole splende e gli uccelli cinguettano ma io mi sento spaesata e voglio stare sola. Così mi metto nella mia camera con la finestra completamente chiusa e anche la serranda e completamente chiusa, c'è pochissima luce nella stanza ma così mi piace, accendo una candela che profuma di fragola e la metto sul mio comodino, accendo lo stereo e ci inserisco un cd di musica rilassante strumentale, la musica parte e io mi avvolgo in una coperta di lana tutta verde con delle coccinelle  e inizio a leggere il mio libro preferito, il secondo volume di ' Calendar Girl ' di Audrey Carlan, adoro il modo in cui scrive, la raffinatezza con cui descrive le scene. Mi immergo in queste meravigliose parole e intanto sorseggio una tisana al finocchio che mi riscalda l'anima.

Passano delle ore, me ne accorgo perché sono seduta sulla poltrona che ho in camera e ho davanti a me un orologio appeso alla parete, il tempo vola quando si sta bene, non riesco a capire se è normale che ogni tanto mi prendono questi attacchi di tristezza e voglio stare completamente sola, isolata dal mondo e senza nessuno. La musica e la lettura sono gli unici modi che riescono a completarmi in queste occasioni, queste due forme d'arte sono secondo me l'analgesico del cuore e dall'anima. Non ce niente di meglio che leggere un buon libro e ascoltare buona musica quando ci si vuole isolare dal mondo esterno.

Ho letto per circa due orette e adesso chiudo il libro e mi vado a sdraiare sul mio letto e cambio cd sullo stereo e ne metto uno di Laura Pausini, una ballata dolce e sofferta, non c'è nulla di più bello che ascoltare musica triste quando si è tristi. Iniziano le prime note di ''Tra te e il mare'' inizio a piangere come una fontana, questa canzone mi emoziona, forse perché mi ricorda il mio amore volata via. ''Preferisco dirti addio'' questa frase mi affascina particolarmente, infatti decido di annotarla su un quadernino piccolo che ho vicino, sul comodino e con una penna verde la scrivo grande e grosso sulla prima pagina.

Adoro le parole che Laura canta nella sue canzoni, e a pensare che solo qualche giorno fa era li davanti a me a pochissimi centimetri ed io presa dalla foga di sapere qualcosa in più su quello che stava succedendo nelle radio non ho potuto dirgli nulla, solo fare un piccola foto con la donna che nonostante non sappia minimamente chi io sia mi salva la vita nei momenti più difficili. La canzone che inizia successivamente è la mitica ''Strani amori'' l'unica parola che mi viene in mente da dire in questo momento è: 'Divina' adoro questa fottuta canzone è una della mie preferite come tutte le altre dopo tutto.

Passa un'altra ora, dovrei essermi ripresa un po, almeno credo, mi alzo dal letto, spengo lo stero, apro la finestra per far circolare un po d'aria e per far asciugare i cuscini che sono sul mio letto zuppi di lacrime che non hanno motivo di essere li ma ci sono.

Esco dalla mia stanza, vado in salone e proprio quando metto piede nel salotto suona il campanello, guardo sul citofono e non riesco a credere ai miei occhi è Diego, apro e sulla porta di casa si presenta lui con in mano un mazzo di violette profumatissime e mi dice:' Hai dato buca all'appuntamento e l'appuntamento è venuto da te tesoro mio' , non ho parole, non so cosa fare così la stringo più forte che posso tra le mie braccia. C'è solo una cosa che non va appena ci stacchiamo da questo abbraccio mi accorgo che dietro a Diego ci sono i miei tre figli con Eloisa. Adesso sono veramente nei guai.


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