15°capitolo: Un segreto svelato

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Arrivai a scuola puntuale per fortuna, era la prima volta che mi capitava in tutto l'anno ed ero felicissima. Entrai in classe e subito vidi Annalisa gettarsi fra le mie braccia.

«Allora? Chi è questo Vincent? La mia migliore amica è fidanzata e io neanche lo conosco? Racconta dai!»Mi domandò euforica e curiosa di sapere la novità.

Io sospirai, non avevo proprio voglia di raccontarle di Vincent dopo quello che era successo con Alex, ma la mia amica era insopportabile.Mi martellava continuamente di domande su di lui che io a volte neanche capivo. Arrivata alla centesima domanda stufa gli risposi:
«Isa ascoltami, tu Vincent non lo conosci perché fa parte del mio passato ancora prima del nostro incontro, è un ragazzo bello, biondo, gentile e...»

« E uno stronzo pezzo di merda che lascerai subito appena lo conoscerai per bene.» Non riuscii a concludere la frase perché un coglione che conoscevo bene, ci interruppe.

«Alex!!! T...tu che ci fai qui?» Gli chiesi sorpresa.

«Come? Ti ricordo che io sono nella tua stessa classe, per mia sfortuna»Mi disse toccandosi i suoi morbidi capelli neri e ridendo come uno sciocco. La faccia era ancora tumefatta dalla scorsa notte ma lui non mostrava nessun tipo di dolore o disturbo, mi chiedevo come facesse.

«Grazie questo lo so stupido! Ma mi hai fatto prendere uno spavento e poi fatti gli affari tuoi, Vincent non è un pervertito come te, lui è un ragazzo meraviglioso e tu stanne fuori è chiaro?!» Urlai facendo cadere la sedia e perdendo le staffe, ero davvero furiosa.

«Angy calmati, ma che ti prende? Da quando ti arrabbi alle stupide battute di Alex? Lo sai che lui è fatto così.»Mi disse Annalisa sconvolta, mi guardava perplessa.

Era la verità, io non me la prendevo mai con Alex, ma quel giorno, quello stronzo non riuscivo a digerirlo, era più forte di me, lo odiavo terribilmente.

«Wow! Miss ingenuità oggi è arrabbiata!»Mi disse sarcasticamente e avvicinandosi molto a me, voleva provocarmi e io in quel momento, ero pronta a tutto. Quella volta non sarei scappata, anzi avrei lottato a tutti i costi, anche se sarei finita in punizione per colpa sua.
Poi a un tratto arrivò Daniel, il guasta feste, che riuscì a calmare la situazione.

«Adesso basta Alex, ma non ti vergogni? Litighi anche con le ragazze? Sei davvero caduto in basso amico!»Sentendo le sue dure parole, Alex si sedette e non disse più una parola. Rimasi un attimo interdetta di fronte a quella situazione.
Alex il ragazzo più egoista, più stronzo e più orgoglioso del pianeta si sottometteva a Daniel? Non potevo crederci, era come se lui fosse il suo cagnolino, ubbidiva solo al mio amico.

«Ma cosa ti è successo alla faccia? » Sentii Daniel che chiedeva a quello stupido cosa gli fosse successo.

«Niente solita storia, tranquillo. » ribatté Alex facendo finta che non era successo niente.

«Quante volte devo dirti che non risolvi così i tuoi problemi? » bisbigliò ancora il mio amico preoccupato.

«Non è come pensi, poi ti spiego. » concluse il corvino chiudendo così la discussione. Io non sapevo più cosa pensare di lui, forse era un delinquente o qualcos'altro, sta di fatto che era spesso pieno di lividi la mattina a scuola e non riuscivo completamente a capire il motivo.

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Quando l'odio diventa amore (In revisione) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora