"Ricordi quella volta al pub?"
"Sì, c'era quella canzone blues in sottofondo"Kim Taehyung
Percepivo quel silenzio tra le linee dei miei pensieri. I pensieri sconnessi che incalcavano ancora la sua figura sfocata. Ricordavo il suo viso, ma ben poco le sue particolarità. Non ricordavo il suo profumo, ma mi sforzavo nel farlo. Lo cercavo in qualsiasi cosa mi circondasse e il suo profumo si nascondeva tra le orchidee che non erano più in casa e quei girasoli che una volta erano a centinai di fronte casa, ma come lui, sia tulipani e margherite erano scomparse.
Quel fine settimana avevo urlato nel sonno. Avevo sognato di ucciderlo con le mie stesse mani, e quell'immagine si ripeteva costantemente nella mia mente finché le mie urla strazianti non concludevano quel giro interrotto.
Ho ancora paura di chiudere gli occhi.Mamma dice che non è cambiato nulla da quando ho iniziato le sedute con Sully. Ma io lo so, non è colpa sua, ma solo mia. Le sue parole mi consolano e mi aiutano, ma di certo non cambiano la mia unica e sola paura. Quella paura ha solo un nome, Jung Hoseok.
Mamma dice che sto peggiorando, che i miei problemi vanno costantemente a peggiorare e non posso darle torto. Non posso incolpare lei o Sully o i miei amici, ma solo me stesso. Il Kim Taehyung che continua a sognare di uccidere il proprio amico. Ogni notte vedo la figura di lui cadere inerme e morire. Ogni notte le solite urla strozzate e la gola graffiata.Non mi era nuova l'immagine di mia madre che parlava con la preside. I capelli ben pettinati e le unghie mangiucchiate, la borsetta tra le mani e la voce della preside sempre calma e paziente.
"Farò in modo che Sully lo possa seguire con più attenzione, si fidi di me" sentii dire alla Signora Chung e la porta si aprì mostrando mia madre con la solita espressione sconsolata. Senza nemmeno salutarci, io mi diressi verso la mia classe e mia madre verso la macchina parcheggiata male di fronte alla scuola. Nonostante sembrasse una scena cupa e rara, quella era la mia quotidianità da quasi due mesi e non avevo intenzione di abituarmici.
Dirigendomi in classe sentii il bisogno di vedere Sully. Prima di chiudermi in quell'aula, avrei voluto incontrarla, incrociare il suo sguardo e augurarle un buongiorno... volevo solo rallegrare quella mattinata che si era dipinta ormai di grigio. Ma al suono della campana io entrai in classe e di Sully nemmeno l'ombra.
Mi sedetti e aspettai che la classe si riempisse e studente dopo studente ebbi come l'impressione che il tempo non passasse mai. La professoressa iniziò a vedere l'elenco degli studenti e con lo sguardo ci segnava assenti o presenti, a distrarla la porta che si apriva.
Una figura non troppo alta e magra si presentò davanti alla porta. Gli occhi gonfi e le guance scavate quasi lo sfiguravano, la pelle bianca e le labbra secche lo rendevano irriconoscibile.
Chinò appena il capo e in silenzio com'era entrato si diresse verso il proprio banco.
Tutti lo seguimmo con gli occhi, tranne Namjoon che strinse i pugni intorno alle maniche della divisa e distolse lo sguardo.
Era tornato Park Jimin."Tae"
Alzai lo sguardo dai miei quaderni e vidi quel viso che era quasi irriconoscibile ai miei occhi. L'aula era quasi vuota.
"Hai da fare questo pomeriggio?" mi chiese Jimin guardandomi con uno sguardo implorante. Senza fare domande, risposi con un sì secco e senza nemmeno rendermene conto mi ritrovai a camminare di fianco a lui diretti chissà dove.
"So che Namjoon mi odia. Dopo quella festa non vuole più vedermi"
"Non so Jimin, ho come l'impressione che ci sia anche dell'altro. Conosco Nam e so che non si arrabbia per così poco", Jimin mi rispose con il suo silenzio e il suono dei suoi passi così lenti da infastidire aria e asfalto.
"Un giorno riuscirò a trovare il coraggio di parlargli" e mi sorrise appena come se con quella sua stessa frase volesse consolare se stesso.
"Scusami Taehyung se ti ho chiesto di venire con me oggi, ma non me la sentivo di andare da solo"
"Figurati, sono solo curioso di sapere dove mi stai portando"
"Si chiama Blues Soul ed è uno dei miei ricordi più belli".
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飛び去る- Tobi Saru
Fiksi RemajaUna corsa contro il tempo, legami, ricordi, passato e presente. Un cerchio che continua a ripetersi attraverso bocche sconosciute e altre infiltrate. Quella che è e che sarà la vita di Jung Hoseok verrà ricostruita attraverso le vicende di chi anco...