Capitolo 10

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Adesso e davanti a me, ancora non riesco ad inquadrarlo bene, prendo il primo oggetto che trovo di fianco a me e lo punto contro. -c...chi sei?- dico con voce impaurita. Lui non parla si volta e accende la luce. Ecco ora riesco a vederlo è un uomo non sembra voglia farmi del male, ma io mi tengo sempre ben armata per ogni occasione. -hei non aver paura, non voglio farti del male. Tranquilla.- la sua voce sembra quella di un uomo buono, perciò appoggio la mia "arma" che non era altro che una lampada. -più tosto che ci fai tu qui?- continua l'uomo. -non so passando mi incuriosiva questa casa e ci sono entrata pensando che ormai non  ci vivesse più nessuno-

in effetti io che ci facevo qui? sicuramente la casa era sua. -una ragazza come te non dovrebbe trovarsi in un bosco tutta sola- e in effetti ha ragione. -non sono sola insieme a me c'è il nio cagnolino che adesso non vedo più- faccio per trovarlo, mi alzo e lo chiamo, ma era piccolo il cane non sapeva ancora riconoscere il suo nome. -tranquilla sarà qua dentro lo troverai- mi rassicura. -e lei scusi che ci fa qua?- faccio questa domanda un po banale, era ovvio che la casa fosse sua ma volevo me lo dicesse. -questa era la casa dei miei genitori, quando mi trovo da queste parti passo sempre-

-aah mi scusi, non volevo fare niente ero solo curiosa ed era anche aperto- mi giustifico in qualche modo. -tranquilla, lascio sempre aperto non è colpa tua-

In lontananza vedo Bengie, mi avvicino lo prendo in braccio e dico: -ora tolgo il disturbo scusi ancora ciao- ero un po imbarazzata e impaurita non conoscevo quell'uomo e non sapevo le sue intenzioni anche se non sembrava un pervertito. Esco dalla casa velocemente, mi sento un po disorientata non sapevo da che lato andare, prendo un sentiero che mi sembrava quello giusto,  ma ad un tratto mi accorgo di non essere mai passata da li. "perfetto e ora che facciamo?" non mi restava che comunicare con il cane visto che non avevo nessuno li con me. Estraggo il cellulare dalla tasca e tento di chiamare Jack, ma mi rendo conto dopo che non c'era linea. Inizio ad andare in panico, mi giro su me stessa non riesco a trovare la strada,  inizio a pensare al peggio, voglio Jack,  voglio tornare a casa.

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