8 Capitolo- La mia forza

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Ad attendermi trovai Alice,che mi si avvicinò aggraziata e sorridente.Le sorrisi a mia volta,incerto.Ora non ero più tanto sicuro del mio ritorno. Ma nulla era più tranquillizzante della mia camera,del ritrovarmi tra le mie cose,i miei libri,i miei cd.Sorrisi, pensando:"Proprio come un normale ragazzo americano!"

- Alice mi disse di aver avuto una visione di me diretto verso casa di Rex.Le spiegai della missiva di Tanya e lei mi rispose che Rex non c'era,era partito per l'Italia. Poi mi disse che secondo lei avevo fatto bene ad andar via,avrei procurato
molto dolore al Capo della polizia, Charlie Swan,se le avessi ucciso la sua unica figlia la sua unica ragione di vita.

Rabbrividii!Volevo dirle di smetterla,di non tormentarmi,ma forse era un bene,tutto questo serviva a rafforzarmi.

Mi raccontò della madre di Bella,di come si fosse sposata troppo giovane e di quanto odiasse Forks,le sue giornate troppo uggiose e il suo essere troppo provinciale. Andò via con la figlia di pochi mesi ed abbandonò il povero Charlie.

Quell'uomo così taciturno e solitario, iniziò a piacermi.Iniziai a rispettarlo! Alice mi guardava silenziosa, disegnando spirali a passi di danza, e mi diede la buonanotte.Alzai gli occhi al cielo.Come se noi potessimo dormire!

Il diario di Edward CullenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora