9 Capitolo- Ogni cosa bagnata e fredda...uhm

107 8 0
                                    

Mancavano poche ore al mio ritorno a scuola e ufficialmente,per tutti, professori compresi,ero andato in campeggio.

Guardai fuori dalla finestra e fu un attimo.Saltai fuori con un balzo e arrivai fino a casa di Bella Swan.Mi sentivo un maniaco,un essere riprovevole.Tutte le luci erano spente,lei stava dormendo,ne potevo udire il respiro.

Due salti e mi ritrovai sull'albero a pochi passi dalla finestra di camera sua;ero impazzito del tutto, sbirciai dentro e la vidi dormire, avvolta da più di una coperta.Doveva essere freddolosa.

Perché mi stupivo, si vedeva ad occhio nudo che era una creatura fragile,e doveva essere anche piuttosto maldestra,era inciampata spesso in aula.Inciampava sui suoi stessi piedi e risi di questo!

Pensare e agire era un tutt'uno: ero entrato in camera sua.Sembravo peggio di quel Mike Newton che fantasticava su di lei!Ma dovevo carpire più informazioni possibili su di lei.

Come diceva sempre Alice a Jasper?" Se conosci una persona,non penserai più a questa persona come ad una cosa da mettere fra i denti!".Trattenni il respiro,cercando di non far rumore e la fissai a lungo.Andai via solo all'alba e fuori stavano cadendo i primi fiocchi di neve.

Le lezioni trascorsero serene,finché non fu ora di andare in mensa.I miei fratelli sembravano le mie guardie del corpo, terrorizzati che io potessi far del male alla ragazza!

Solo Rosalie pensava a se stessa.Non mi avrebbe mai perdonato un passo falso,la cittadina di Forks le piaceva.Emmett e Jasper giocavano con la neve e fu facile distrarsi in attesa del suo arrivo.

Alice mi avvisò in anticipo del suo arrivo.Rideva forzatamente alle battute di Mike,ma sembrava dispiaciuta,mentre Jessica era gelosa delle attenzioni che le rivolgevano i ragazzi e i suoi pensieri su Bella erano piuttosto malevoli.

Un moto di rabbia mi pervase,avrei voluto difenderla da quella ragazza così meschina,dai suoi pensieri meschini; avrei voluto metterla in guardia:" Hey,attenta!È una falsa amica!".Io proteggerla? Stavo impazzendo sicuramente,a quelli come noi capita spesso.

La noia del trascorrere del tempo,si può impazzire di inedia.Sembrava volesse voltarsi verso di noi,ma poi, come se ci ripensasse,eccola a fissare il nulla. Le sue mani,il vuoto,la bibita davanti a sé, ma non me!

Sentii Jessica dirle : "Edward Cullen ti sta fissando!" - non riuscire a sentire i suoi pensieri era molto frustrante.Potevo,però, udire il battito del suo cuore;sembrava un uccellino in procinto di spiccare il volo.

L'ora di biologia del prof. Banner era l'occasione che cercavo.Si sedette accanto a me,senza guardarmi, potevo sentirla tremare.Mi sentii male,dovevo davvero averla spaventata.

Trattenni il respiro,poi mi decisi e mi presentai.Lei sobbalzó e con voce tremante mi rispose.

Deciso a parlarle,cercando di parlare con un tono gentile e suadente,le posi una raffica di domande,dovevo in un modo o nell'altro conoscere tutto di lei,carpirne i pensieri e capire perché a me erano celati.

Odiava la pioggia, la neve ed ogni cosa umida e fredda.Mi scappò da ridere per questa sua affermazione. Per fortuna non le avevo stretto la mano,la neve che ormai la pioggia stava sciogliendo,era più calda di me!

Il diario di Edward CullenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora