SERUM 21 ✓ [TRADUZIONE]

1 || Badlands

alcuni di voi mi avevano chiesto di definire 'presto' nell'ultimo capitolo di sim21

come suona 'oggi'?

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Josh grugnì quando un forte pugno lo colpì allo stomaco, piegandosi in due. Non lasciò che questo lo rallentasse però, dando una ginocchiata ai genitali del suo avversario. Questo si lamentò, cadendo sulle ginocchia. Il ragazzo colse l'opportunità mettendogli una mano sulla spalla e avvolgendo una gamba attorno al collo dell'altro. Quando fu abbastanza sicuro, alzò l'altra gamba e si girò, portando facilmente l'avversario per terra. Ferite sulla coscia aderenti al suo collo, ne contò mentalmente dieci prima di rotolare via.

"Ho vinto di nuovo!" affermò trionfante.

Il suo avversario sospirò, e si sedette. Si ripulì i vestiti. "Tu bari. Non posso affrontare alla pari il tuo gene."

"Hey, tutti i geni sono permessi," gli ricordò. "Lo posso usare se voglio." Schioccò le dita, e una forza invisibile si scontrò contro il petto dell'avversario, scagliandolo di nuovo per terra. 

"Josh!" piagnucolò l'altro. "Fermo! Hai vinto! Abbiamo finito!"

Il ragazzo rise e si avvicinò, offrendogli una mano. "Va bene, Mr. Pessimista." L'avversario afferrò la sua mano. Lui lo tirò su, l'altro rimase in piedi facilmente e cingendo le braccia attorno alla vita del rosso  una volta alzato.

"Dico di fare un secondo round," sorrise. "Così posso avere una possibilità di vincere e mangiarti stanotte." (t/n: viva il cannibalismo amo')

Josh premette sulla sua spalla. "Taci, Zeus. Siamo intorno a dei ragazzini."

"Scusa. Ma ero serio riguardo il secondo round."

"No, non possiamo fare un secondo round. Devo andare in classe," rise lui. Spinse via Zeus, andando a prendere un asciugamano, e asciugandosi la sua faccia e il suo collo. "Anche tu hai lezione, se ricordo correttamente."

Il ragazzo grugnì. "Josh, quelle lezioni sono no-iose."

"Beh cosa suggerisci di fare?"

"Trovare un armadio e limonare."

"Sei ridicolo," scosse la testa, alzando gli occhi al cielo. "Mi interessano le mie lezioni, okay? Devo assistere a tutte quelle, così potrò andare a salvare la Clique."

Zeus sospirò, e si sedette sulla panchina accanto alla quale c'era l'altro il piedi. "Sì, lo so." Si avvicinò a lui e accorciò la distanza tra loro, finendo con il far sedere Josh sulle sue gambe. "Ma perdere una lezione non farà male."

Il ragazzo rise sotto i baffi. "Scusa, ma devo andare. Tua sorella si arrabbia con me quando la lascio da sola durante quella lezione," gli si avvicinò e gli dette un bacio per salutarlo, alzandosi in piedi. "Ci vediamo a pranzo."

"Va bene," disse lui, deluso.

"E poi potremo pomiciare in un armadio dopo," aggiunse.

L'altro si illuminò, e gli diede una pacca sul sedere quando gli passò davanti. "Bravissimo."

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"Per un secondo ho pensato che non saresti venuto." Atena sembrava scocciata. "Suppongo che tu fossi con mio fratello?"

"La tua supposizione è corretta."

Lei lo derise. "Non posso crederti. Le relazioni sentimentali non sono importanti quanto l'educazione."