36 || Visits

135 30 54
                                    

è così divertente per me vedere come tutti rifiutino questa situazione

++

Josh uscì dalla sua stanza, con Lilith tra le braccia. Camminò lungo il corridoio, cercando di ricordare il numero della stanza che gli aveva detto Marina. Si forzò a farsi vedere nella stanza, dicendosi che era venuto il momento per lui di lasciare la sua camera.

Erano passati tre mesi dalla morte di Tyler, e il rosso era rimasti ugualmente asociale a come lo era prima. Parlava soltanto con Lilith e Marina, non preoccupandosi di controllare nessun altro. Gli era stato acconsentito di andare fuori dall'infermeria adesso, ritornandoci solamente per un controllo mensile. Quella cosa lo sollevava, non doveva andarci ogni settimana per vedere se il siero era ancora nel suo sangue.

Marina riuscì a uscire dall'infermeria la scorsa settimana, e lei fu l'ultima degli amici del ragazzo a essere uscita da lì. Ora Josh stava per incontrare i suoi amici della Clique. Era leggermente nervoso, visto che era passato più di un anno da quando li aveva visti l'ultima colta.

"Dovremmo proprio non andare?" chiese a Lilith.

La gatta guardò il rosso, quasi giudicandolo.

"Va bene, andremo," si lamentò. "Ma ci staremo solo per poco, okay?"

"Stai parlando con un gatto?" Il rosso alzò lo sguardo per vedere Artemide, cosa abbastanza scioccante. Da quando i fratelli del suo ex fidanzato avevano saputo che aveva abbandonato il loro fratello, avevano ignorato il ragazzo. Avevano una ragione per farlo, ma ma Josh era ancora sorpreso che la ragazza gli avesse rivolto la parola.

"Sì. è, tipo, la mia unica amica," rispose.

Lei fece una risatina. "Cos'è successo ai tuoi amici della Clique?"

"Uh, sto per incontrarli adesso, per la prima volta dopo un anno," replicò.

"Carino." Incrociò le braccia sul suo petto. "Ascolta, sono ancora abbastanza incazzata per il fatto che tu abbia lasciato indietro mio fratello ma... Lo capisco più o meno. Non intendo che adesso io non ti odi, ma capisco. Non pensavo che Zeus sarebbe mai stato capace di uccidere qualcosa perché era geloso."

Lui la fissò. "Non lo pensavo nemmeno io." Poi ricominciò a camminare di nuovo lungo il corridoio, le braccia si strinsero attorno a Lilith. "La mia vita è davvero un casino, Lily," commentò. La gatta miagolò concordando con quell'affermazione.

+++

"Forse dovremmo tornare indietro," sussurrò Josh, fissando la porta. Non sembrava che potesse trovare il coraggio per entrare, per vedere di nuovo Marina, Halsey, Dan, Brendon, Melanie. Alla fine, Lilith miagolò più forte, come per avvertire il ragazzo che qualcuno stava per aprire la porta.

Josh si bloccò, desiderando che avesse iniziato a correre lungo il corridoio. Brendon si mostrò lì in piedi, alzando le sopracciglia quando vide il ragazzo.

"Bene, bene. Se non è il Darkie." La sua voce sembrava più profonda di quella che si ricordava il rosso. Si mosse da un lato per lasciar entrare l'altro. Lui lo fece, avvinghiando brutalmente le sue braccia attorno Lilith. Sperava di non ucciderla accidentalmente.

Tutti nella stanza fissarono il rosso, sorpresi di vedere quanto era cambiato. Lui fissò tutti quelli nella stanza, sorpreso di quanto erano cambiati.

I capelli di Melanie erano neri e biondi, e corti fino alle sue spalle. Doveva esserseli tinti di nuovo recentemente. Le sue iridi erano di uno strano colore bianco-argento.

I capelli di Halsey erano spariti completamente, adesso era calva.

Dan sembrava leggermente intimidatorio adesso, con una lunga cicatrice che andava dall'osso della mascella fino al bordo delle sue labbra.

Anche Brendon era più minaccioso, con un leggero sguardo arrabbiato. Il rosso aveva intravisto una cicatrice, che cominciava sull'osso del mento e che scompariva sotto la sua maglia. Sembrava che un tempo fosse stata una cicatrice molto profonda.

"C-Ciao;" mormorò.

Melanie si alzò. Halsey guardò da un'altra parte. Dan ritornò alla sua conversazione con uno straniero. Brendon lo sorpassò per sedersi, di fianco ad Halsey, e cominciarono a parlare. Il ragazzo si sentiva un estraneo, ritirandosi a disagio per restare attaccato a un muro.

Però, Melanie andò verso di lui. "Josh," disse salutandolo. "Non ci vediamo da un po'."

"Uh, ciao," replicò lui. I suoi occhi erano abbastanza inquietanti.

"Prodotto degli esperimenti di Penelope, prima che tu lo chieda." Lei sorrise. "Posso sempre dire quando i miei occhi spaventano le persone."

"Com'è successo?" chiese.

"Voleva divertirsi un po'. Ha messo della roba nei miei occhi, mi ha fatto piangere costantemente. Le piaceva chiamarmi Crybaby." Alzò le spalle.

"Wow, è terribile." Alzò le sue sopracciglia.

"Ho sentito che tu hai il Gene del Potere Oscuro," Parlò Dan. La sua voce era molto più roca.

"Uh, già."

"Quindi sei un discendente di Blurryface?" chiese Halsey.

"Sì," disse ancora lui. Si chiedeva perché si sentiva così a disagio. Queste persone erano quelle con cui una volta era amico.

"è vero allora." Un sorriso si espanse sul viso della ragazza. "Non ci credetti all'inizio."

"Sei davvero andato attraverso tutti gli Anelli per salvarci?" Parlò Brendon.

"Mm-hmm. In realtà, l'ho fatto due volte." Mise per terra Lilith, vedendo che stava diventando piuttosto ansiosa.

"Abbiamo sentito di Tyler," disse dolcemente la ragazza dai capelli bicolori.

Josh si irrigidì. Le sue mani si strinsero in pugni, e il suo sguardo cadde verso il pavimento. "Sì. Anche quello è successo." Disse attraverso i denti serrati. "è meglio se non ne parliamo. Altrimenti comincerò a piangere e mettermi in imbarazzo da solo."

"Idem," sbuffò Brendon.

Il rosso gli diede uno sguardo confuso, così Melanie disse, "Dallon è morto durante un esperimento, nei nostri primi mesi a New Americana. Brendon scoppia ancora a piangere delle volte."

"Oh." Non sapeva cos'altro dire.

Improvvisamente Brendon si alzò, camminando pesantemente fuori dalla stanza. Le parole della ragazza dovevano essere state davvero come uno schiaffo in faccia, come lo era per il rosso ogni volta che Tyler veniva menzionato, anche solo leggermente.

La conversazione allora cadde e si ruppe in tanti piccoli pezzettini, Dan cominciò a parlare con Halsey. Marina si unì a loro, e Melanie sorrise verso il ragazzo con fare di scusa. "Ci siamo abituati a esserci solamente noi. Non abbiamo avuto nessun altro nel nostro gruppo di amici per più di un anno. Arriveremo fin lì, non preoccuparti."

Lui annuì, e prese su Lilith. "Credo che andrò a letto."

"è mezzogiorno," gli fece notare lei.

"Allora?" Uscì dalla stanza, andando per il corridoio.

Desiderò di aver conosciuto meglio Dallon, magari avergli parlato più di una volta. Sapeva che sarebbe probabilmente dovuto andare da Brendon a porgergli alcune parole di conforto, ma non sapeva davvero cosa dirgli.

La morte è davvero una cosa terrificante, e a volte può spezzare il tuo mondo in un istante.

---

HO GIA' DETTO CHE STO PIANGENDO?

SERUM 21 ✓ [TRADUZIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora