12 || Pique

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Josh tentò in tutti i modi di non emettere un forte grugnito quando fu sbattuto giù sul materassino. Tyler sorrise, sopra di lui.

"Tre a zero." Il moro si pulì dalla sabbia non esistente sulla sua spalla. "Sei terribile, Joshua."

Il rosso lo guardò male, e avvolse i suoi piedi tra le gambe dell'altro portandolo effettivamente a terra. "Tre a uno."

Lui fece un sorrisetto, spensierato. "Fai ancora abbastanza schifo nel combattimento."

Il più basso si forzò ad alzarsi, sbiffando. "Sono bravo nel combattimento."

"Certo." Anche il castano di alzò dal pavimento. Guardò di lato per vedere Zeus, che stava guardando intensamente la lotta. Questo era il loro terzo giorno d'addestramento, e ogni volta, il ragazzo si faceva vivo. Diceva che era solo per supervisionare il combattimento, ma tutti sapevano che era per essere sicuro che Tyler non andasse oltre la battaglia. "Sai una cosa, se riesci a tenermi giù per dieci secondi, smetterò di fare tutti quei commenti divertenti."

"Intendi i commenti inappropriati?" lo guardò male.

Il moro ignorò la domanda, e il suo sguardo si incupì e un sorrisetto beffardo comparve sul suo viso. "Ma se io ti tengo giù per dieci secondi, mi fai fare tutti i piccoli commenti divertenti che voglio. Senza lamentarti."

I commenti che faceva l'uomo lo facevano distrarre spesso, e li odiava. Alla possibilità di venire eliminati, Josh fu immediatamente d'accordo. "Affare fatto." Era riuscito a districarsi dalla presa di Zeus, e lui era incredibilmente forte. Immaginò che sarebbe riuscito a buttare giù il moro in pochi momenti.

"Grandioso."

Prima che si potesse accorgere di qualcosa, l'altro gli aveva già dato un pugno sullo stomaco. Lui si piegò, grugnendo. Il moro mise una gamba tra quelle del ragazzo, e spinse sul petto. Questo risultò nel farlo traballare,quasi cadere ma continuando a mantenere il suo equilibrio. Ora che la sensazione di disorientamento era svanita, il rosso diede un pugno alla sua mascella. Portò un ginocchio sullo stomaco dell'avversario, e quello che si piegò fu lui questa volta.

In ogni modo, si riprese molto in fretta da quel colpo; molto più velocemente di quanto si aspettasse il compagno. Avvolse un braccio attorno alla vita dell'altro, e lo portò con facilità per terra. In un istante, fu sopra di lui, cavalcando il suo bacino e tenendogli fermi i polsi.

Lui provò a divincolarsi, scioccato che il castano l'abbia portato a terra così velocemente e facilmente. Dieci secondi non passarono nemmeno però, in ogni modo, visto che Zeus era improvvisamente vicino a loro e buttando Tyler via dal fidanzato.

"Cosa diavolo stai facendo?!" gridò, gli occhi fiammeggianti dalla rabbia.

Tyler rise, da dov'era sdraiato sul materassino. Si alzò a sedere. "Calmati, Lightning Boy. Ci stiamo solo allenando."

Josh scivolò via dal pavimento, pulendosi i vestiti dalla polvere. Anche il moro si alzò, e guardò Zeus con un'espressione compiaciuta in viso.

"Ascolta attentamente, bastardo," ringhiò al castano. Lo prese per il collare della maglietta, alzandolo solo un pochino. "Farai meglio ad allontanarti dal mio fidanzato."

Lui sbirciò un po' su di lui, e gli accarezzò la guancia con piccoli colpetti. "Cos'hai, sei spaventato che il tuo fidanzato ti lasci perché io sono meglio di te?"

Zeus alzò un pugno, chiaramente stando per colpire l'uomo, ma il più basso gli prese il polso. "Zeus, calmati," lo aggredì. "Ci stavamo solo allenando."

"Era sopra di te!" squittì, indignato.

"Era allenamento, Zeus," mormorò. "Mettilo giù."

Il castano guardò il più alto, l'espressione compiaciuta che aveva in faccia stava crescendo sempre di più. "Sì, Lightning Boy, è meglio se mi metti giù." esitò, e gli occhi dell'altro divennero rossi per un momento. "Ti consiglio vivamente di mettermi giù, Lightning Boy." Il suo tono cambiò in uno vagamente arrabbiato. "Posso fare molto danno quando voglio."

Zeus sbuffò, ma lo lasciò andare. Lo spinse un pochino, e ringhiò, "Mantieni la distanza, idiota."

Tyler fece una risatina, in un comportamento denigrante. Dette un colpetto sulla sua spalla, "Sei così divertente quando ti arrabbi. Sembri un piccolo scoiattolo arrabbiato." Lo guardò dall'alto al basso. "Ma sono abbastanza sicuro che lo scoiattolo arrabbiato sarebbe più carino."

Questa volta, Zeus diede un forte pugno alla mascella dell'uomo. Josh urlò sorpreso, e spinse il fidanzato con un fare simile a 'come-hai-potuto-farlo?'. Ma il danno era già stato fatto, e il moro si alzò. Un sorrisetto compiaciuto comparve sulla sua faccia, uno che era un po' preoccupante e abbastanza terrificante.

"Devo ammetterlo, Lightning Boy, se davvero un coraggioso figlio di puttana." Il rosso cominciò a farsi strada nell'iride marrone degli occhi dell'uomo, e il ragazzo fu veloce a mettersi tra i due.

"Che ne dite di calmarci, prima che qualcuno venga ucciso qui?" suggerì lui. Era circa cinque centimetri più basso di entrambi i due uomini, quindi loro riuscirono facilmente a fissarsi negli occhi sopra la testa del rosso. "Tyler, calmati, per favore. Mi piacerebbe molto se non uccideresti il mio fidanzato. Zeus, devo parlarti." Si girò e spinse l'uomo verso un angolo della stanza.

Zeus stava ancora guardando male Tyler, finché il fidanzato non gli diede uno schiaffo in viso. Lui sbatté gli occhi, e il suo sguardo fu istantaneamente addosso al ragazzo. "Uh... Per cos'era quello?"

"Devi smettere di provocarlo," sibilò. "è già instabile, Zeus."

Lo fisso con uno sguardo inebetito. "è colpa mia adesso?!"

"Sì! Ci stavamo allenando, Zeus. Non stava facendo nulla fuori dall'ordinario!" Incrociò le braccia sul suo petto. "Non so nemmeno perché tu sei qui."

"è qui come accompagnatrice," disse il moro, il rosso negli occhi era stato rimpiazzato dal sarcasmo.

"Zitto, idiota," lo aggredì l'interessato. Il marrone negli occhi dell'altro cominciò a perdersi di nuovo, così Josh diede un secondo schiaffo all'uomo per dirigere la sua attenzione verso di lui.

"Vattene," ordinò. "Stai solo peggiorando le cose, Zeus. Ho una settimana per rendere Tyler capace di combattere, e tu non aiuti."

Zeus aprì la bocca. "Sono qui per aiutare!"

"Sei qui perché non ti fidi di me," grugnì.

"Sono qui perché non mi fido di lui."

"Beh, puoi fidarti di me," Indicò la porta. "Fuori."

Tyler cominciò a ridere, nemmeno provando a nasconderlo, Lo sguardo pieno di rabbia di Zeus si girò verso di lui, ma camminò a passi pesanti fuori dalla stanza. Di solito non disobbediva a Josh quando gli dava un ordine diretto, visto che poteva tecnicamente costringerlo a uscire con un po' di telecinesi.

"Alla fine, se ne va," sospirò il moro con contentezza quando la porta si chiuse sbattendo.

Il rosso ritornò al materassino, e si schioccò le nocche e il collo. "Ti prego, non fare qualcosa di stupido adesso che il mio fidanzato se n'è andato."

"Pfft, posso fare qualsiasi cosa adesso che non c'è più." Sorrise. "Te incluso."

"Divertente," mormorò, alzando gli occhi al cielo. L'irritazione gli attraversò il corpo. "Concentrati solo sull'addestramento."

Tyler fece un saluto militare al compagno. "Sissignore."

L'addestramento cominciò.

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TYLER, OUR LORD AND SAVIOUR, COULD YOU PLEASE KILL ZEUS THANK YOU.


SERUM 21 ✓ [TRADUZIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora