il 98% delle persone sta dicendo a tyler di andarsene ma tipo,,,
vedete tutti il titolo della storia, giusto??
dice joshler, giusto?? lo diceva l'ultima volta che avevo controllato?? zosh non è nemmeno una cosa decente?? odio zeus?? perché siete così tanto per la zosh??
questo è joshler, amici miei, non zosh, tenetelo a mente :))
(e non sto scherzando sul fatto dell'odiare zeus se venisse pugnalato nell'uretra non mi interesserebbe sarei probabilmente io quella a pugnalarlo)
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Josh camminava avanti e indietro per la stanza, alternando il gesto di strattonarsi i capelli e quello di giocherellare con il bordo della maglia. Un miscuglio di sentimenti vorticavano dentro di lui, dalla rabbia alla tristezza al sollievo all'intensa felicità. La sua testa non sembrava capire come voleva reagire al ritorno di Tyler, all'improvviso.
"Josh, forse dovresti sederti," suggerì Zeus.
Lui gli fece un cenno. "Sto bene."
L'altro si massaggiò la parte posteriore del collo, sospirando. "Non hai mangiato da quand'è arrivato, Josh. Devi fare una pausa."
"Sto bene," insistette. Il suo sguardo si spostò sulla porta chiusa. Non poteva certamente lasciare quel posto, la paura che fosse successo qualcosa di grave lo stava mangiando vivo. Dopo che Tyler svenne, diverse persone lo raggiunsero per aiutare. Lui rimase lì, sbalordito e scioccato. Alla fine, arrivò anche Amber e ordinò velocemente di portare l'uomo incosciente in infermeria. Fu messo in terapia intensiva, e il ragazzo stava camminando avanti e indietro per quella stanza da allora.
"Lascia almeno che ti porti qualcosa da mangiare, allora."
"No. Non ho fame." disse il rosso con fare distratto, fissando intensamente la porta, quasi volente che un'infermiera entrasse da lì e lo rassicurasse che andava tutto bene. Ma poi c'era anche una parte di lui che sperava che qualcosa fosse andato incredibilmente male e che il numero delle morti di oggi fosse cresciuto di uno.
"Beh, va bene, non posso stare qui per sempre." Ora Zeus sembrava irritato. Si alzò brutalmente, con un'espressione parecchio scocciata sul viso.
Il fidanzato sospirò. "Zeus, aspetta."
Lui lo sorpassò, rabbia che ronzava tutt'attorno a lui. L'altro stava per rincorrerlo, ma poi la porta si aprì e un infermiere entrò nella stanza. Guardò il ragazzo. "Posso aiutarla, signore?"
"Uh, sì. Volevo sapere se, um, Tyler stava bene," mormorò.
L'infermiere riconobbe ovviamente Josh - nessuno non riconosceva Josh nel Castello ai giorni d'oggi - ed esitò a condividere informazioni.
"Per favore, devo saperlo," disse disperatamente. "Soltanto un sì o un no, solo - " prese un bel respiro, consapevole che la sua voce stava per raggiungere un tono ansioso. "Solo un sì o un no."
Comprensione comparve sul viso dell'infermiere. "Sta bene. è pieno di tagli qua e là, e la sua gamba è ferita, ma è una ferita minore. Con un paio di giorni di riposo, starà bene."
Josh sospirò pesantemente, tutti i suoi nervi si concentrarono sul petto, che uscirono. "Grazie."
"Vuoi vederlo?"
"No!" disse, troppo velocemente e troppo forte. L'altro si prese un colpo, e sbatté le palpebre. "Aspetta, sì. No."
Appoggiò una mano sulla sua spalla. "Perché non vai a mettere in ordine la tua mente, e se vuoi vederlo, vieni a cercarmi e me lo dici?"
"O-Okay," annuì. "Come ti chiami?"
"Matty. Eravamo entrambi novellini alla Clique." Sorrise.
"Sei un infermiere?"
"Uh, so un paio di cose riguardo le medicine. Combatto di più, ma c'è bisogno di infermieri, quindi farò così per un po'," si passò una mano tra i capelli. "Devo andare a fare i miei giri. Ricorda, vieni a dirmelo se vuoi visitare il buon vecchio Tyler." Chiese la porta, e poi cominciò a farsi strada lungo la stanza.
Il rosso lo guardò andarsene, e il suo sguardo ricadde sulla porta. Tyler era lì. Era soltanto a pochi metri da lui. Il fatto lo emozionava e lo faceva infuriare, e la rabbia probabilmente aumentò l'emozione. Uno sbuffo infuriato venne esalato dalla bocca del ragazzo, e si girò e se ne andò con passi pesanti fuori dall'infermeria.
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"Quindi cos'hai intenzione di fare?"
Josh non rispose per un secondo, prendendo a pugni il sacco più forte che poteva. Si prese una pausa pochi secondi dopo, e si pulì il sudore dalla fronte. "Non lo so," disse infine.
Artemide faceva oscillare le gambe, come un bambino, visto che il tavolo era troppo alto perché lei potesse toccare per terra. "Dovresti capirlo. E non prendere in considerazione quello che vuole mio fratello. Zeus probabilmente odia Tyler solo perché vuoi due avevate una specie di relazione."
"Non ricordarmelo," borbottò. Si avvicinò dov'era seduta la ragazza e dov'era appoggiata la sua borsa, togliendosi la garza dalle mani. "è solo che... non so cosa fare. La maggior parte di me detesta Tyler, e vuole strangolarlo." Si fermò, e quando ricominciò a parlare la sua voce era più soffice. "Ma un'altra parte di me vuole..." si bloccò, il silenzio riempiva la stanza. "Non so cosa vuole l'altra parte di me."
"Il suo pene?" suggerì lei.
"Sei sudicia almeno quanto Apollo," sibilò, dandole una pacca sulla coscia.
Lei fece una risatina. "Scusa. è solo divertente vederti arrossire ogni volta che il sesso viene menzionato."
Lui scosse la testa con disapprovazione. "Non ci posso credere."
"Ma, lasciando stare gli scherzi," la sua faccia tornò seria, "cos'hai intenzione di fare?"
Il ragazzo saltò sul tavolo, sedendosi di fianco all'amica. "Non lo so," disse semplicemente.
"Come ho detto, meglio che tu lo capisca. Non puoi evitare una decisione simile." gli consigliò.
"Smettila con il discorsetto intelligente. Ne ho abbastanza da Amber e Atena."
Fece una risatina. "Prova a vedere l'argomento con ottimismo, Josh, sai che è una brutta situazione. Sai che Amber farà qualcosa a riguardo."
Josh si morse il labbro inferiore con fare preoccupato. "Lo so."
"Quindi?"
Lui guardò le sue mani, finché non prese una decisione. "Gli starò alla larga," disse, determinato ma ancora con un pizzico di insicurezza. Passò un momento, e disse - sembrando più convinto - "Non gli farò visita. Ho costruito la mia vita senza di lui, e non ho bisogno o voglio che lui ci ritorni."
Artemide annuì, ma non in un modo incoraggiante. Era solo una forma di conforto. "Va bene. Meglio andare a dirlo a Zeus prima che crei un uragano dal gran che è arrabbiato."
Il rosso scivolò giù dal tavolo, andando a cercare il suo ragazzo.
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JOSH NO, CATTIVO JOSH.
VAI DA TYLER.
CATTIVO JOSH.
SEI UN BABBEO. *lo picchia sulla testa con un giornale arrotolato* VAI DA TYLER DEMENTE.
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SERUM 21 ✓ [TRADUZIONE]
Fanfic[joshler • top tyler] SECONDO LIBRO DELLA 21 SERIES "Perché stai con lui?" "Perché mi ama." "Non è l'unico." "E io lo amo perché non mi ha tradito." --- Fanfiction non mia, ma di @colorfultyler, tutti i diritti vanno a lei, io l'ho sol...