Titan's Got Talent! [Yumikuri]

Jean & Mikasa

Del fumo verde e rosso prese ad oscurare la vista dei giudici nell'immenso palcoscenico, provocandone l'attenti di tutti.
2 figure, 2 ombre in lontananza, una maschile: un ragazzo alto e ben formato, poi una femminile: una ragazza piu'bassa e modellata alla perfezione.
Una voce femminile, rauca ed elegante persuase le orecchie di tutti, una voce che piaque ad ogni singolo spettatore, ma non era una di quelle voci che ti rilassano, era una voce provocatoria, persuasiva, che manteneva costantemente attento il pubblico, come se da un momento all'altro le note potessero scappare.
Poi una pausa, a sinistra il fumo perse volume e la figura femminile si fece piu'riconoscibile, a tal punto da poterne quasi scrutare il viso -nei posti in primafila-.
La pausa che aveva fatto rilassare tutti venne interrotta da una di quelle voci che vorresti sentire tutto il giorno, una voce sottile, sussurrata e molto addolescenziale. Sembrava che a cantare si fosse messo un giovane playboy dalle mille aspettative.
Una voce che ti rilassa, ma che allo stesso tempo ti incanta e ti costringe ad ascoltarla.
Un po' come quando cambi tutte le canzoni alla radio finche'non arrivi a quella che spiazza tutte, quella classica che non vorresti cambiare. Quella addolescenziale.
Quando si dice "aggettivo azzeccato".
Poi le 2 voci presero ad intrecciarsi vigorosamente, per poi liberarsi ad intrecciarsi ancora, e ancora, e ancora.
Il tempo aveva permesso agli spettatori e ai giudici di comprendere meglio le voci, cependone anche il testo.
Perche'si sa, quando senti una canzone per la prima volta, non ti soffermi sulle parole ma sul ritmo. Solo dopo ti concentri sul tema.
Un tema estivo in questo caso, anche molto orecchiabile, forse destinato ad essere il nuovo tormentone estivo.
Le 2 figure apparvero ben spogliate dal fumo che le nascondeva, una ragazza dai capelli corvini, un abito corto rosso, provocatorio, e un innato senso del ritmo che la portava a ballare per qualunque alterazione delle parole.
Poi un ragazzo che fece dilatare le pupille a tutte le ragazza sudute. Un taglio militare che accompagnava un perfetto corpo muscoloso e tonico, che la camicia bianca non era riuscita a nascondere. Ma forse era un bene.
Il piu'sbalordito era forse Levi.
<<ma non doveva cantare da sola?>>
Hanji fece spallucce, infondo lei che ne sapeva.
Levi trasmise uno dei suoi peggiori sguardi da rimprovero alla nipote, Mikasa per una frazione indefinita di secondo, riusci'a percepire quel battito di ciglia cosi' autorevole da parte dello zio, che per un secondo il suo sguardo si spense dispiaciuto, e la sua voglia di ballare cesso' di scatto, tutto questo in un secondo.
Ma la folla seguiva ancora i suoi movimento circolari, accompagnati da quel bel vestito rosso. Perche'solo in pochi non avevano compreso quel secondo.
Bisogna avere un buon occhio.
La musica e le voci cessarono abilmente, mentre il ragazzo prese la corvina per se, attaccandosela alla vita. Come per far capire alle ragazze, che lui ne aveva solo una.
Mostrando uno dei suoi migliori sorrisi. E iniziando a parlare.
<<siamo Mikasa Ackerman, e Jean Kirshtein.>>
Hanji schiari'la voce, seguita da Keith, Erwin, e per ultimo Levi.
<<non mi occupo di canzoni, ma voi spaccate alla grande. La voglio come nuova suoneria! Si!>>
<<concordo con Hanji, siete in gamba s- ragazzi.>>
Stava per dire soldati, abituato a parlare con uomini armati, vedere dei cantanti -anche dopo tanto tempo- lo straniva.
Poi si ricordo' della votazione.
<<si.>>
<<Evvai, si!>>
<<Mikasa, dovevi esibirti da sola. Perche' anche lui?>>
Alla domanda Mikasa si era preparata, ma per chi non conoscesse il carattere dello zio, -come tutti, d'altronde- era un colpo al petto.
E Mikasa non si era lasciata intimorire dai suoi toni.
<<ho conosciuto Jean durante le prove, me ne sono innamorata e abbiamo scoperto che entrambi cantavamo e trattavamo gli stessi temi estivi.>>
<<giusto, amo Mikasa e questa e'la raggione che mi a spinto a seguirla, rendendomi entusiasta.>>
Contrattaccarono poi mostrando un loro bacio, un fiero e battagliero bacio.