viaggio

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Era deciso ormai, Historia e Petra stavano giusto per comprare i bigliettti della metro.
<<sorellina dove vai?>>
Una voce squillante e preoccupata allo stesso tempo, mise sull'attenti Historia, e le fece accellerare le pulsazioni, perché infondo stava scappando.
Che voce familiare.
<<Frieda?>>
<<Dove vai nanetta?>>
Accellerazioni a mille, "sto scappando che sto facendo!? Infondo però è il mio sogno."
E senza nemmeno accorgersene delle lacrime si fecero strada sul suo volto.
<<stai piangendo?>>
<<Sto scappando...>>
<<COSA!?>>
<<non gridare ti prego... io non ci sto più lì! Frieda svegliati, non abbiamo una famiglia che ci vuole bene!>>
E in effetti non aveva tutti i torti. E il duo divenne un trio. <<prossima fermata,Maria.>>
Avevano ancora molti soldi da spendere per il viaggio, e dove pernottare? Tutto troppo veloce, troppo.

<<Ciao mamma!>>
<<Ti vogliamo bene, fai buon viaggio!>>
<<anche io, ciao!>>
<<vi voglio bene anch'io tesori, la mamma tornerà presto>>
Già. Il duro momento dell'abbandono, mentre Hanji si affrettava a dare un bacio al marito, i piccoli avevano aperto una busta.
Con dentro un'altra busta.
<<aprila nel treno capito?>>
<<Va bene Xeta.>>
Wow, come passare mesi senza le proprie vite? Come stare una singola notte senza il pianto di Kuchel?
Svegliarsi la mattina con l'acqua e zucchero di Xeta, e far fare i compiti a Nigel.
Doveva farcela, era per il loro bene, sarebbero stati meglio senza tutti quei debiti.
Senza tutte quelle responsabilità assordanti, che ogni mese ti ritrovavi dentro la cassetta della posta.
Hanji prese velocemente il primo treno economico che le venne a portata di mano, un last minute bello e buono, ma si... pur sempre quello in economica, dove ti ritrovi accanto qualunque genere di persona.
Anni per la ricerca di un batterio per questo? Un treno in economica?
Wow. Strana la vita.
Un giorno prima detieni il nobel della scienza, e l'altro stai allattando una bambina, aspettando il marito dal lavoro.
<<il treno sta per partire.>>
Si parte!

<<zio posso...>>
<<No.>>
<<non ho neanche finito di parlare!>>
<<Che vuoi?>>
Chiese burbero e seccato Levi, alla nipote.
<<voglio prendere una ciotola di Ramen. Ci fermiamo?>>
Che voglie questi giovani.
<<Si certo, ora vado dall'autista, gli chiedo di fermarsi in un buon ristorantino, poi vado dai passegeri e gli chiedo di fregarsene altamente di tutto quello che stavano facendo.
Perché ehy! Chi se ne frega dei vostri impegni! Mia nipote vuole il Ramen!>>
E per un attimo -nonostante i mille sguardi di confusione dei passegeri- per gli occhi scuri di Mikasa era passata una scintilla d'approvazione, finché non si rese conto del sarcasmo, e della domanda stupida.
Sbuffò.
E non fiatò perché Levi aveva ragione.
La cosa buffa è che qualcuno ci aveva creduto! Si stava perfino per alzare.
Una in fondo si alzò però.
Una donna alta, con gli occhiali e i capelli scuri raccolti. Bella.
<<Levi Ackerman?>>
Chiese con eccitazione
<<posso sedermi?>>
Levi trattenne uno sguardo annoiato per la nipote che ridacchiava al pensiero dello zio con una donna, e si strinse per fare spazio alla don- aspetta un attimo? È la tizia della TV? Del programma scientifico?
<<Hanji Zoe?>>
<<Si! Proprio io!>>
Inutile nascondere che a Levi la donna in TV era piaciuta molto.
<<non ci credo, lei col piano spacca!>>
Che linguaggio adolescenziale... si vede che ha figli. E pure che Levi è un ottimo investigatore, quando la cosa gli interessa.
<<me lo fa un autografo?>>
E quella domanda gli aveva involontariamente provocato un istinto sarcastico, non da lui. Sia chiaro che Hanji non le piaceva.
<<solo se lei mi da il suo.>>

Titan's Got Talent! [Yumikuri]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora