Titan's Got Talent! [Yumikuri]

malintesi

Reiner e Historia nel mentre, avevano trasferito i baci nel nuovo appartamento in affitto per qualche mese, l'avevano trovata sopra 2 giorni fa con alla porta appeso il cartello "LA MIGLIORE STANZA DI TOKYO".
Anche se non era niente di speciale.
Frieda era uscita' con Petra non ricordava dove, forse alla collina, ma in questo momento non lo ricordava e non lo voleva ricordare. In questo momento voleva solo ricordarsi del gran casino che aveva fatto con Reiner e Ymir. Pensare che la preofessoressa che l'aveva aducata, aveva alcuni detti principali. Il primo era prorpio: <<nella vita bisogna evitare 3 figure geometriche: circoli viziosi, triangoli amorosi, e menti quadrate.>>
E gli era affiorato alla mente, come i mille ricordi offuscati e in opportuni che che viaggiavano davanti al pensiero ogni giorno. Ma questo era opportuno...

Intanto Jean e Mikasa, si erano messi a giocare come bambini, facendo aeroplanini di carta con scritte frasi d'amore, li lanciavano per la stanza e poi li leggevano, ma forse uno era scappato fuori, bah, tanto mica c'erano codici polizieschi dentro.
<<amore, devo tornare in camera da mio zio...>>
<<ah... va bene. Vai.>>
le aveva dato un bacio sulla fronte e si era messo a pulire dispiaciuto. Aveva ancora quell'asso nella manica da scartare.

Connie aveva lasciato la moglie a vestirsi, e non gli pareva male l'idea d'innaugurare il successo degli hotdog con un bel regalo.
Qualche ora prima, (ora si fa per dire, al mattino) -al mattino, aveva comprato un anello d'oro 24 carati, e incima un enorme diamante.
Al valore di 9 mesi di stipendio.
Ma ne era valsa la pena.
Aveva lasciato il cofanetto alla guardia, e ora lo aveva ritirato lasciando una mancia, liquidando la guardia con una pacca sulla spalla e un <<grazie, amico.>> alla leggera.
Come mossa finale, davanti ad una stanza (qualche stanza prima della sua, 9 stanze per essere precisi.)
Aveva aperto il cofanetto per assicurarsi che <<amico>> non si fosse fregato l'anello -da "veri" amici-.
Eccolo li'. 9 mesi di duro lavoro nel campo informatico, e ancora 3 bollette da pagare. Piu'un conto in sospeso e qualche debituccio qua e la'.
In mezzo secondo successe una cosa strana, un oggetto volante, forse un areoplano di carta, aveva fatto precipitare via l'anello, proprio infilato sotto la porta della stanza 345.
E gli era arrivato in faccia.
Trattenne un sussulto e studio' attentamente cosa lo aveva colpito in faccia.
<<il mio cuore e' destinato solo al mio amore, tu.>>
Aveva letto con una strana smorfia in faccia ed uno strano accento che rendevano stupida la lettera, ma una volta ricevuto il messaggio... <<ahah, Sasha, e'proprio un tesoro quando ci si mette!>>
Aveva messo in tasca l'anello e aveva facilmente scassinato la porta, una volta messo nel cofanetto nella tasca nel borsellino l'anello, stava per uscire quando senza accorgersene era scivolato su una coperta e si era aggrappato istintivamente ad una mano per reggersi.
La scena gli aveva fatto ricordare un vecchio film comico.
In quel momento pero', i suoi pensieri vennero interrotti da uno spaventato <<mi scusi!?>> <<oh ehm... scusa, sono caduto.>>
Non aveva nient'altro da dire, la questione era stupidamente imbarazzante.
Il mittente alla mano fece un grido e si mise all'impiedi su letto. Connie aveva riconosciuto il grido... quella femmina di Armin...
Accense la luce e si fece vedere.
<<Connie?>> disse rilassandosi.
<<sei una femmina, Armin.>>
<<che ci fai qui!?>>
<<allora, stavo portando un anello a Sasha, ma un suo areoplano sdolcinato me lo ha strappato di mano.>>
<<...>>
Che pasticcio, ma Connie aveva sfogiato uno dei suoi migliori sorrisi.
<<mi vuoi prendere in giro?>>
<<EH!? NO NO!>>
<<vado a portare l'anello a Sasha...>>
<<si. E' meglio che tu vada.>>
E si mise il cuscino in faccia sprofondandoci.
Per un secondo Connie stava per dire <<vuoi una mano a uscire?>> una cosa stupida, che venne trattenuta da un sussulto.