XIV.Momenti relax...forse

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Elena pov

Siamo arrivati da poco meno di due giorni a San Pietroburgo.
Oggi giornata off per riprenderci dal volo e domani si riprendono le prove.

Martina mi ha praticamente obbligata a fare un giro per negozi e prendere un costume.

Flashback
"Mi raccomando non voglio proposte di costumi interi del tipo suora o mia nonna, ok?" mi fa lei appena entrate nel centro commerciale.
"A parte che IO il costume intero non lo metto...primo...secondo poi, Martina, ma che ci facciamo qui?"
La vedo sbuffare "Ma allora non hai ascoltato nulla di quello che ti ho detto prima?! ...il costume serve per il percorso benessere di cui possiamo usufruire nell'albergo! Dato che alcuni trattamenti in coppia non si possono fare, e non sempre Gian può venire per impegni vari, ho pensato potessi accompagnarmi tu e farci compagnia a vicenda!"
Resto basita con bocca spalancata e occhi sgranati.
"Non sei una seconda scelta..." dice lei interpretando male la mia espressione "...è solo che essere la fidanzata di Gianluca mi ha praticamente impedito di fare amicizia con le altre ragazze dell'orchestra!" abbassa la testa intristita dall'argomento "Mi guardano tutte male e, anche se non me lo dicono in faccia, so che pensano sia una raccomandata!"
Mi dispiace tantissimo per lei. Non pensavo che una ragazza con un sorriso così sincero potesse nascondere così tante cattiverie subite alle spalle.
Sospiro, vedendola con lo sguardo un po' perso chissà dove.
"Beh...anche io non conosco effettivamente quasi nessuno, un po' di chiacchiere tra donne mi faranno sicuramente bene!"
Vedo il sorriso soddisfatto spuntarle di nuovo sul volto.
"Però mi sono dimenticata il costume quindi, ho bisogno di qualcuno che mi aiuti con lo shopping!"
"Davvero?!" mi chiede lei con gli occhi lucidi.
"Si...a una condizione...non mi devi fare l'elenco dei miei difetti fisici perché già li conosco a sufficienza, ok?"
"Si maestro!" dice lei imitando il saluto militare e dicendo le stesse parole che pronunciano durante le prove e i concerti.

Fine Flashback

Ora sono, anzi siamo, nella SPA dell'albergo con il costume, dentro la sauna.
I ragazzi sono ad un intervista, anche se dovrebbero aver finito.

Questa zona trattamenti è mista tra maschi e femmine - anche se non riesci a vedere quasi nulla a causa del vapore - e ogni tanto si sente la porta aprirsi e chiudersi per la gente che entra ed esce.
"Posso farti una domanda?" inizia lei, spezzando il silenzio tra noi.
"Certo...dimmi!"
Dalla parte opposta a noi sentiamo delle voci maschili e altre chiacchiere un po' più forti.
"Liberissima di non rispondere se vuoi!"
"Aprezzo la possibilità di evitare il discorso, ma non ho nulla da nascondere, quindi chiedi pure!"
Sospira in maniera pesante, probabilmente ancora indecisa se chiedere o meno.
"Ho letto di te poco o niente...e tutte le volte erano il risultato di citazioni sfuggenti dato che l'articolo in sé parlava di qualcun'altro! Perché?"
"Perché...cosa?"
"Non mi fraintendere ma...tuo padre è una persona famosa, perché non diventare un'attrice come lui?"
"Te l'ho detto...sono una frana a recitare!"
"Ma durante gli skech con i ragazzi sei stava bravissima!"
"Ma erano solo un paio di frasi mica un copione intero."
"Ok...cambiamo argomento! Ex?"
"Eeeeeeh...?!" dico io completamente scioccata "Perché dovrei dirtelo?"
"Perché sei mia amica...e mi hai promesso che saresti stata sempre sincera con me!"
《Maledizione a me...e a quando l'ho detto!》penso alzando gli occhi al cielo.
"Si...uno!"
"Chi?"
Sospiro.
《Ormai l'hai incuriosita...tanto vale dirglielo!》
"Peter Brexton"
La sento sussurrare il cognome a ripetizione, intenta a ricordare qualcosa.
"Aaaaah..." dice in preda all'illuminazione "...il figlio dell'ambasciatore italiano in Gran Bretagna!"
"Ammazza...complimenti, sei meglio della CIA e del FBI insieme! Comunque si...è lui!"
"Woooow..." esclama lei "...e com'è?"
"Ma che domande sono?"
"Voglio solo sapere...tutto qui!"

***

Piero pov

Siamo nella sauna insieme alle ragazze, ma a causa del fitto vapore non ci hanno visti.
《Meno male!》
Martina non si è fatta scappare l'occasione di chiedere ad Elena dei suoi ex.
Quando ho sentito il suo nome non ho potuto evitare di stringere la presa sulla panca in legno.
Gianluca e Ignazio stanno ascoltando insieme a me, anche se in maniera più distratta.
"Che vorresti sapere di preciso?"
"Tutto...solamente tutto!"
"Beh..." Elena tentenna in secondo "...è educato, attraente e sicuro di sé!"
"Uffa...che palle!" dice Martina con un sonoro sbuffare.
"Se continua a fare domande così impertinenti, giuro che vado là e gliele dico quattro a Marti!" dice Gian indispettito dal comportamento della fidanzata.
"Che palle un corno, anzi...mi pare il minimo!" sento la risposta a stento, dato che il mio amico mi ha praticamente urlato dell'orecchio.
"Ti faccio una domanda più precisa allora!" Martina ci lascia in sospeso tutti quanti.
"Beh..." ridacchia Elena "...aiuto, che vergogna! Diciamo di sì!"
"Diciamo??...diciamo?!...andiamo, ragazza, o si o no! Risposta secca su!" Martina schiocca le dita incitando l'altra.
"Mmmmmh...ni!"
"Ni???"
Silenzio.
"E perché ni?" chiede Marti sempre più curiosa.
《E non è la sola ad esserlo ...ammettilo!》
"Diciamo che a me piace altro!"risponde la mora alla castana.
"Oddio...non mi dirai che...?!"
"No...no...non preoccuparti!" la interrompe subito Elena "tranquilla...non corri pericoli con me!"
Le sentiamo alzarsi e andarsene.
"Chissà che discorso era?" chiede Ignazio con l'espressione un po' persa.
"Secondo te?!" gli chiede Gian con aria sarcastica, indicandosi le parti intime con un fischio.
"Wow...la tua fidanzata si dà proprio alla pazza gioia quando non ci sei!" lo prende in giro il marsalese.
"Io esco ragazzi! Non ce la faccio più!"
Mi seguono anche loro ed usciamo, dirigendoci verso gli spogliatoi maschili.

Arrivati lì, ognuno si infila in un cubicolo della doccia.
Il mio getto esce ghiacciato, ma non mi dispiace...anzi.
Dopo aver sentito quelle parole pronunciate da Elena mi è salito un strano nervoso. E non solo quello.
Chiudo gli occhi e metto la faccia sotto l'acqua, ma invece di calmarmi mi passano immagini di Elena avvinghiata ed intenta a fare sesso sfrenato con un tizio senza volto.
La cosa, stranamente, mi incupisce, e finisco per tornarmene in camera mia.
Mi metto qualcosa di comodo, ma ancora non riesco a calmare la mia immaginazione.
Alla fine, spossato, mi addormento in un sonno fatto di gemiti e urla di piacere.

***

Buon salve a tutti
Come promesso ecco, per voi, un altro capitolo! Non so se ve ne siete accorti, ma i capitoli risultano (almeno a me che ho il conteggio delle parole!) sempre più lunghi! Se per qualsiasi motivo preferite capitoli più brevi fatemelo sapere nei commenti!
Votate - se vi piace - e noi ci rivediamo al prossimo capitolo!
Un bacione e un saluto
Frakkia ♡♡♡

Le note del cuore ♡ //PB//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora