XXXVI.Idee&Proposte

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Elena pov

Sono passati un paio di giorni da quando Martina è tornata a Bologna e ci ha raccontato quello che è successo con sua madre.
Queste situazioni familiari così simili tra Alessandra e Martina ha permesso alla loro amicizia di stringersi ancora di più, ma comunque non deve essere facile!
《Io ho dovuto combattere fin da piccola contro i pregiudizi e le malelingue delle celebrità, ma i miei genitori sono sempre stati uniti e pronti a sostenermi in tutte le mie scelte...invece loro hanno dovuto fare principalmente tutto da sole!》

Adesso sono nella sala insonorizzata dello studio di registrazione e sto strimpellando la chitarra classica, un po' così a tempo perso, mentre i ragazzi stanno terminando un'intervista nella sala conferenze.
Comincio a suonare una melodia un po' più armoniosa e ritmata.
Rendendomi conto che non sono solo note messe lì a casaccio, così prendo un foglio pentagrammato vuoto e comincio a scrivere quello che mi esce, provando e riprovando per aggiustare dove non mi piace.
Quando alzo la testa mi accorgo che sono passate quasi tre ore e che l'intervista dovrebbe essere già finita da un pezzo, così mi avvio fuori e sento Piero chiamarmi.
"Ehi dolcezza!"
《Ormai mi chiama così anche davanti agli altri, non solo in privato!》
"Dov'eri? Ti sto cercando da quasi un'ora e il tuo telefono squilla a vuoto!"
Mi abbraccia di slancio come se non ci vedessimo da anni e me lo stringo subito, riempiendomi i polmoni del suo profumo di limone.
"Ero in sala di registrazione e devo aver lasciato il cellulare nella borsa! Scusa...non volevo farti preoccupare!"
"Non fa niente!"
Mi sorride, mi bacia e mi prende per mano avviandosi verso gli uffici.
"Michele ci vuole parlare! Ha detto che è una cosa importante!"
"Ah sì! E non ha accennato il motivo?"
Piero nega e insieme ci avviamo.

Siamo seduti tutti e quattro nella sala conferenze.
Io sono tra Piero e Gianluca, con accanto Ignazio, e di fronte abbiamo Michele, Barbara e Alessandra.
Stanno discutendo dell'intervista che si è appena conclusa, ma che tutto sommato è andata bene.
"Perfetto...ora vorrei parlarvi di una cosa importante!" dice il manager con un tono serio e professionale.
《Mmmm...aiuto! Quando comincia così bisogna mettersi le mani nei capelli!》
"So che parlarne adesso è prematuro, che siete ancora concentrati sui concerti e sui viaggi che ci saranno tra poco, ma volevo avvertirvi che ho parlato di recente con i pezzi grossi della Sony.
Ho proposto loro alcune idee e sono d'accordo con me sulla possibilità di sfruttare il vostro attuale successo mondiale per l'uscita di un altro CD per il periodo di Settembre Ottobre! Che ne dite?" chiede ai ragazzi.
"Ci saranno altre cover da incidere?" domanda Gianluca.
"Probabilmente...ma volevo inserire anche alcune canzoni originali, solo vostre insomma!"
"Riusciremo a farci almeno un paio di settimane di riposo o dovremmo subito tornare a lavorare appena atterrati?" chiede Ignazio, un po' spaesato.
"La Sony, essendo un marchio mondiale, ha studi di incisione ovunque, quindi potrete lavorare anche durante il tour."
"E per gli originali?" chiede Piero "Io e Gianluca non sappiamo scrivere testi e Ignazio, al massimo, può occuparsi della melodia, ma per le parole come facciamo?"
"Io un'idea ce l'avrei" e guarda me.
Attimi di panico e sudore freddo.
"Io?! ...oh, no! Non saprei nemmeno da che parte cominciare! Mi deve venire l'ispirazione e in questo momento non ce l'ho di sicuro!"
"Fai almeno un tentativo..." mi dice Barbara "...al massimo c'avrai provato!"
Resto un secondo a riflettere e mi ricordo che era segnato anche sul contratto il mio impegno a rigirare le canzoni che scrivo, nel caso ce ne fossero state, e poterle rivenderne i diritti ad altri cantati solo in caso di rifiuto da parte loro.
《Detto in parole povere...sono fregata!》
"Ok, ci proverò, ma non assicuro niente!"
L'uomo mi sorride e annuisce.

***

Piero pov

Siamo a casa nostra a mangiare.
Abbiamo ordinato della pizza d'asporto e ora siamo, io ed Elena, seduti per terra con le spalle sul divano, i cartoni sulle gambe a guardare uno di quelle soap opera alla TV.
Lei ormai ha preso l'abitudine di girare per casa, solo quando siamo soli ovviamente, in culotte e magliette larghissime.
《Potrebbero stare grandi pure ad Ignazio!》
Abbiamo finito da poco e la vedo chiudere i cartoni e alzarsi. La fermo e lei si gira.
"Dove pensi di andare?"
"A buttarli nella pattumiera!" risponde, indicando i nostri avanzi.
La lascio andare e mi alzo pure io per buttare le bottiglie di birra che abbiamo bevuto.
Appena fatto, mi fermo sulla soglia della cucina e mi metto ad guardare la sua figura.
Me la mangio con gli occhi!
I suoi fianchi sodi e il suo seno abbondante e sexy mi risvegliano idee e pensieri poco casti che in questa settimana, purtroppo, posso solo immaginare!
Mi viene incontro, incrocia le braccia attorno al mio collo e mi bacia dolcemente.
Quando si stacca mi guarda con un mezzo broncio.
"Ho le voglie, ma non posso fare quello che voglio! Come faccio?"
"Dipende dalle voglie"
Mi si struscia addosso e mi annusa il collo e sotto l'orecchio in maniera fin troppo eloquente, ed io mi sento i brividi freddi.
《E chi resiste ad un invito così?!》

Ci ritroviamo in bagno, sotto il getto bollente dell'acqua e avvolti dai vapori, avvinti dalla passione e dal sesso.
Generalmente Elena in quella settimana non si fa mai toccare, anche perché ha dolori perenni e forti, ma per stavolta ha voluto fare un'eccezione.
Per lei, per me, per noi...non lo so!
Usciamo e, dopo esserci asciugati e rivestiti, andiamo in camera a sdraiarci un po' per riposare.
Elena non è dello stesso avviso e prende il suo quaderno ad anelli che usa per disegnare e comincia scrivere.

Non c'è dolore se ci sei tu
È come un sogno, anche di più
E c'è qualcosa negli occhi tuoi
Che non mi lascia mai

Da lì comincia a scrivere, accartocciare e riscrivere.
Resto incantato dal suo modo di riflettere, visto milioni di volte, ma mai osservato con attenzione.
Mordicchia la matita quando è indecisa, cancella tante volte per trovare le parole giuste per le rime, ma non si sposta mai da dove sta.
È appoggiata a me con la testa sulla mia spalla e avvolta tra le mie braccia.
Il mio naso è completamente affogato nei suoi capelli, ma questo non mi dispiace, perché mi permette di sentire la sua fragranza che per me, ormai, è come una droga.
La lascio riflettere da sola e quando alza il foglio per farmi vedere il risultato, resto stupito.
《Ha scritto un testo completo di una canzone in una sola ora e mezza!》
"Alcune parole sarebbero da cambiare, secondo me, e poi devo vedere Torpedine che ne pensa!"
Leggo il testo.
"No...no...tu non cambi proprio niente! La canzone va benissimo così e a Michele piacerà...ne sono sicuro!"
"Tu dici?" mi chiede con gli occhi da cucciolotta.
Sempre più spesso mi stupisco di quanto Elena si atteggi a ragazza forte per poi essere, in realtà, piena di punti deboli e incertezze, ma con un cuore enorme capace di regalarti anche l'anima, se solo tu gliela chiedessi!
Annuisco semplicemente.
Metto da parte il blocco di fogli e la bacio, amandola con delicatezza e dimostrandole che anche se lei non fosse capace di fare una cosa simile, la vorrei accanto comunque.

***

Salveeeee a tutti
Come potete vedere non mi sono dimenticata di questi due matti qui 😁
Il capitolo è un po' di passaggio e un po' no...anche perché penso - spero più che altro 😂 - che tutti abbiate indovinato quale canzone inizia così 😊
Anzi scrivetelo nei commenti...vediamo chi ci azzecca!!
Leggete...commentate e votate ☆
Un bacione enorme al prossimo capitolo
Frakkia ❤❤❤

Le note del cuore ♡ //PB//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora