VI.Prova di coraggio

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E in quel momento vedo il sorriso soddisfatto di Martina distruggersi in poco tempo al sentire quelle obiezioni.

Piero pov

Mi dispiace fare il guasta feste ogni volta, però dobbiamo stare con i piedi per terra.
"Certo che tu sei proprio fatto apposta per distruggere! Per una volta che ho cercato di aiutarvi mi smonti così!" mi dice Martina arrabbiata
"Apprezzo con tutto il cuore questa idea, ma non possiamo fidarci della prima che..."
non finisco la frase che vengo interrotto dalla ragazza che si è avvicinata al nostro quadretto.
"Ehi...non sono un fantasma...ci sento ...e mi so difendere da sola, grazie!"
Mi guarda male e sembra determinata, poi gira il suo sguardo su tutti noi fermandosi per ultima su Martina, addolcendolo.
"Si è vero...ho fatto il conservatorio, sono laureata in direzione d'orchestra e sono ufficialmente iscritta all'albo, non accetto di essere trattata male ..." dice fulminando me "...e sono abbastanza intelligente da capire se ho a che fare con un cafone..." ha un sorriso vendicativo "...e direi che è il tuo caso!"
"Intelligente, tu?" esclama una terza voce femminile "ne dubito!"
Ci giriamo tutti quanti e vedo la ragazza bionda con il forte profumo di fragola di prima.
"Guarda...guarda chi ha portato il gatto...come stai CHARLIE?!" dice Elena con cattiveria.
"Mi chiamo Charlotte" dice la bionda facendo scattare nervosamente un angolo dell'occhio destro, ma viene subito mascherato da un sorriso letale e finto "e non dovresti parlare in questo modo a gli ospiti d'onore di mio padre!"
"Non mi aspettavo una frase diversa, dato che il tuo passatempo preferito è vantarti del lavoro di tuo padre!"
Le due si guardano con cattiveria poco celata.
《Ok, è ufficiale...queste due si odiano!》
"E tu chi sei?" chiede Ignazio, curioso.
La bionda si gira verso di noi sorridendo con affabilità.
"Mi chiamo Charlotte Parker e sono la figlia del direttore del museo e organizzatore dell'evento!"
"Ma quanto ti piace vantarti?!" dice Elena con finta dolcezza "se fossi un pavone passeresti la tua esistenza a fare la ruota...ops che sbadata, le femmine di pavone non posso farlo, hanno solo un'ego smisurato!"
La bionda la sbranò con gli occhi.
《Tra poco si ammazzano!》penso.
"Se hai intenzione di fare una figuraccia colossale ancora prima di iniziare una carriera.. prego, accomodati pure" le dice la bionda.
"Con piacere..." poi si rivolge a Martina "...il signor Torpedine dove si trova?"

Elena pov

È stata dura convincere il manager dei ragazzi, ma alla fine - citando le sue stesse parole - o la va o la spacca!

Ed eccomi qui...sul piccolo rialzo, occupato dal maestro d'orchestra, in pieno inchino rivolto al pubblico.
Vedo mia madre con gli occhi lucidi.
《Panico oppure orgoglio?...boh!》
Mi giro verso gli strumenti e dopo aver presentato i ragazzi e averli fatti posizionare davanti ai microfoni, do il via alla sinfonia.

Piero pov

《Incredibile!》
È l'unica parola che mi viene in mente dopo aver visto quella ragazza, Elena, dirigere l'orchestra. Aggraziata, decisa, precisa nei tempi e conosce tutti i nostri arrangiamenti, tanto che riusciamo a cantare anche O' sole mio nella nostra 'versione' .

La serata è stata un successo, Michele è al settimo cielo e adesso sta parlando in disparte, e da un pezzo anche, con i genitori della ragazza.
Mi avvicino e sento che parlano di contratti e tour. Dopo che i due se ne sono andati vado da Michele.
"Sei impazzito spero?!"
"Perché?..." chiede lui con aria sinceramente colpita "...non vorrai mica farla venire con noi spero?!"
"Perchè no?! ...è brava, ha talento ed è pure vostra coetanea...meglio di così!"
"Meglio di così???..." ho ufficialmente un diavolo per capello "...è una ragazza viziata, non sa cosa significa sacrificare mesi interi per il lavoro e tu che fai? ...le offri pure un contratto lavorativo?!"
Senza aspettare una risposta mi allontano.

Mentre sto chiacchierando con i ragazzi in un secondo mi paralizzo e quando ci giriamo, troviamo Elena che ci, anzi MI, guarda male.
In mano ha un bicchiere con del liquido verde brillante, una cannuccia nera da cocktails e un ciuffo di menta. Mojito.
《Fantastico...chissa a quanti è arrivata?! E pensare che mi è parsa sempre sobria!》
"È stato un piacere e un onore dirigere le vostre canzoni, ma si è fatto tardi e ora devo andare!"
Così se ne va, dopo aver scambiato il suo numero di telefono con Martina e aver augurato la buona notte a tutti.

Anche Barbara ci richiama e ci dirigiamo verso l'albergo.
"Ragazzi" comincia Michele durante il tragitto "ho una novità da dirvi!"

Salveeeee a tutti
Perdonate il mio mostruoso ritardo, ma questo capitolo è stata difficilissimo da scrivere e onestamente non è nemmeno un granché - a parere mio - !
Critiche, commenti e stelline sono sempre ben accetti.
Un bacione al prossimo capitolo
Frakkia ❤

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