XXXIV.Alla fine

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Alessandra pov

Mi sono trasferita in questa camera d'albergo da un paio di giorni.
Vivo e lavoro qui.
Lavoro tanto, mangio poco e dormo male.
Probabilmente ormai tutti sanno ciò che è successo, e forse è per questo che la mia segreteria è intasata di messaggi e quelli di Ignazio sono i più strazianti da ascoltare!
Vorrei tanto spegnere il telefono, ma so che Michele e Barbara potrebbero contattarmi per chiedermi qualcosa per il lavoro.
La sera stessa in cui mi sono 'trasferita' qui sono stata malissimo e alla fine il ciclo mi è arrivato!
Sono distrutta, mi sento mancare qualcosa...e so perfettamente chi è!

Il telefono mi vibra tra le mani mentre guardo fuori dalla finestra.
Ignazio❤
Lo lascio squillare, ma lui non molla.
Mi invia messaggi, mi chiama e mi manda foto di Franz che dorme sul cuscino che occupavo io.
《Non so proprio che fare!》
Poi mi viene un idea.
È rischiosa, masochista, inutile e folle, ma è una di quelle follie che vanno fatte.

***

Ignazio pov

Sono passati tre giorni da quando Alessandra se n'è andata via di casa.
《Mi sento così solo!》
Canto solo per dovere e quando non sono in studio con i ragazzi a provare sto sempre a casa, chiuso nella mia camera della musica a comporre e cantare canzoni di Pino Daniele.
Esco solo per fare le passeggiate di Franz.

Nonostante tutte le cattiverie che ho detto ad Elena, lei viene sempre a casa e mi aiuta a sistemare almeno il minimo, prepara qualche cosa da mangiare e poi se ne va.
All'inizio ha cercato di parlarmi, ma vedendo la mia palese apatia e silenzio, ha ben presto rinunciato all'idea.
Agli inizi di febbraio si parte ed io non mi sento per niente pronto.

Il mio telefono suona.
Michele
《Chi minchia vui adesso?!》
Dopo un altro paio di squilli rispondo.
-Pronto!-
-Ignazio...come stai?-
-Come vuoi che stia Miché?!-
-Mmmmh...senti ho una cosa importante da dirti, ma devi promettermi che resterai calmo e non farai cazzate!- mi dice con un tono cauto.
-Che devi dirmi?-
-Prometti...Ignazio!- accentua lui.
-Sisi...promesso! Che c'è?-
-Alessandra ha chiamato Elena un paio di minuti fa...ha chiesto di incontrarti domani!-
-CHE COSA??? DOVE? A CHE ORA?- Lo ricopro di domande -PERCHÉ CAZZO HA CHIAMATO LEI E NON ME???-
-Perché sapeva che tu avresti reagito così!- mi sento dire da Elena.
-Ma sei in vivavoce, Michele?!-
-Ci siamo solo io e lei in ufficio adesso...e comunque si, sono in vivavoce!-
Sospiro insieme a loro.
《E adesso che faccio?》
-Elena, che ti ha detto Ale?-

***

Alessandra pov

Sto per fare la cazzata più grande della mia vita, eppure so per certo che non mi pentirò mai di averla fatta.
Sono all'ingresso del bar dove ho chiesto ad Ignazio, tramite Elena, un incontro.
Rileggo per l'ennesima volta il messaggio di ieri pomeriggio.
E: Ha accettato di incontrarti! Orario e luogo confermati! Mi raccomando amica mia...e per qualsiasi cosa chiama che arrivo subito ❤
Entro dentro e mi guardo attorno per trovarlo, ma ovviamente la sua corporatura robusta spicca subito.
È seduto ad un tavolo in disparte, leggermente nascosto dal bancone con le spalle un po' curve.
Mi avvicino, arrivandogli da dietro.
"Ciao" lo saluto.
Lui si gira di scatto e si alza.
Porta gli occhiali da sole nonostante siamo al chiuso. Il suo ciuffo è spettinato, come se ci avesse passato la mano tanto volte per il nervoso, e veste con abiti palesemente non stirati.
"Ciao" mi sussurra.
Si scrolla di dosso quella tensione che ci aveva preso entrambi e mi fa segno di accomodarmi di fronte a lui.
"Ho preferito aspettare te per ordinare, spero non ti dispiaccia?!" comincia lui.
"No, non fa niente!"
Il cameriere arriva e noi prendiamo due caffè.
《Si comincia!》

***

Ignazio pov

È davanti a me. Finalmente posso guardarla.
La sua pelle, generalmente bianca e delicata, ora è opaca e spenta e sul collo si possono vedere delle fini vene azzurrine. Ha le occhiaie, segno che dorme poco e male, ed è incredibilmente magra.
《Eppure per me resta la donna più bella del mondo!》
Arrivano i nostri caffè, ma nessuno dei due si muove.
"Michele mi ha detto che volevi parlarmi..." dico togliendomi gli occhiali "...che cosa volevi dirmi?"
"Volevo almeno spiegarti, farti capire cosa è successo dato che tu hai palesemente frainteso ogni cosa!"
Deglutisco a vuoto.
《Ho una fottuta paura di quello che può dirmi, ma voglio sapere!》
"Dimmi, ti ascolto!"
Lei sospira, prende una bustina di zucchero e la versa nella tazzina, per poi iniziare a girare.
"È vero...avevo un ritardo di venti giorni. Ero nel panico più totale e dato che non sapevo a quale ginecologo potermi rivolgere mi sono fatta consigliare da Martina!" mi guarda male per un secondo "e per la cronaca i trenta euro al quale lei accennava erano il costo della visita e le analisi del sangue e il 'ti rigira come un calzino' era riferito al fatto che è UNA DOTTORESSA" dice lei accentuando il fatto che il medico è donna "molto scrupolosa!"
Sono completamente senza parole.
《Non c'ho capito un cazzo praticamente!》
(NdA...Esatto Ignazio caro, non c'hai capito proprio una fava! 😂)
Lei continua concentrando il suo sguardo sul caffè ormai freddo.
"Ho fatto le analisi e la dottoressa mi ha detto che i dolori che sentivo erano dati dall'eccessivo uso della pillola e che questo, più il ritardo, erano un modo che aveva il mio corpo per dirmi che qualcosa non andava!" mi guarda, mentre io resto ammutolito da tutte queste cose.
"Ho fatto tre test prima della visita e sono risultati negativi, ma comunque ho preferito andare da un medico per essere sicura! Tu invece, hai semplicemente pensato che io ti stessi mettendo le corna! Bravo...complimenti!"
Mi sento un cretino.
《Come ho potuto anche solo sospettare che lei potesse tradirmi, dato che lei per prima ha provato il dolore del tradimento!》

***

Alessandra pov

Lo vedo sospirare e passarsi le mani sul viso.
"Perdonami...non ho ragionato!"
"Appunto!" lo apostrofo io "Non ti è venuto neanche per un attimo un pensiero del tipo 'chissà se Ale veramente mi tradisce o sono io ad aver capito male' ...è più questo quello che mi brucia, oltre al sospetto ovviamente!"
È dispiaciuto e triste.
"Io e te siamo sempre stati cauti quindi solamente se il test fosse risultato positivo allora, E SOLO ALLORA, potevi farti venire il dubbio!"
"Tu non mi hai detto niente. L'unica cosa che mi hai detto è che ogni tanto avevi mal di pancia, non sapevo che pensare!"
Sospiro anche io.
《Non andremo da nessuna parte se continuiamo così!》
"Ok...probabilmente ho sbagliato a non dirti niente, ma questo non giustifica i tuoi sospetti, infondati tra l'altro!"
Ci guardiamo negli occhi per dieci minuti senza parlare.
"Ora come stai?" mi chiede lui con un tono prepccupato.
Sospiro, cercando di mettere un po' di ordine nella mia mente.
"Mi verrebbe da dire bene, ma in realtà non lo so! E tu?" rispondo sinceramente.
"Nemmeno io lo so, ma di una cosa sono certo! Torna a casa, mi sento perso senza di te. Non riesco più a cantare! Ho completamente perso ogni tipo di emozione da quando te ne sei andata!"
Sospiro, indecusa se accettare o meno le sue scuse.
"Ignazio, io..."
Non faccio in tempo a continuare che lui mi interrompe.
"No, aspetta! Io ti chiedo davvero scusa, non ti meritavi un comportamento del genere da parte mia. Avrei dovuto ascoltarti e non saltare a conclusioni affrettate!" sospira anche lui "Prima di andartene mi hai chiesto che cosa avrei fatto se i test, le analisi o quello che vuoi, fossero stati positivi...beh...sarei rimasto inizialmente spiazzato, non lo nego, ma sarei stato anche molto felice! Perdonami, per favore!"
Non mi sono nemmeno accorta di star piangendo, e anche lui.

***

Ignazio pov

La vedo alzarsi e andare a pagare.
Io la seguo con lo sguardo e con un gesto mi intima di seguirla.
《Non me lo faccio ripetere due volte!》
Ci facciamo a piedi un pezzo di strada e arriviamo fino ad un hotel.
Entra e io la seguo. Prende la chiave, saliamo al piano e arriviamo alla camera.
Vedo per terra la sacca che ha usato, piena e con la zip chiusa.
"Dove stai andando?" chiedo, completamente nel panico.
Lei prende il borsone e si gira.
Sorride. Ha gli occhi lucidi di lacrime, ma sorride.
"Che c'è? Non mi vuoi più a casa?"
A sentire quella frase corro da lei e ci abbracciamo di nuovo.
"Sei tornata da me! Mi hai perdonato!"
"Si..." sussurra a bassa voce sulla mia spalla "...ma devi promettermi che la prossima volta mi ascolterai fino alla fine!"
Catturo le sue labbra.
"Si...giuro...prometto...giurin giurello...non lo faccio più!"
Ridiamo come due scemi mentre piangiamo e ci baciamo dalla gioia di esserci ritrovati.

Torniamo a casa. Franz le fa un sacco di feste e finiamo per fare l'amore nella doccia.
Dolcemente, con delicatezza e assaporando per bene quella fragranza elegante e fine che pensavo ormai di aver perso.

***

SmileOfMarsalaPrince
Chiara_Dezio
Ann2600
Visto?? ...tutto è bene quel che finisce bene! Il nostro Boschetto è stato perdonato e Alessandra è tornata a casa!
Cosa succederà adesso che il tour americano è alle porte?
Lo scopriremo insieme nei prossimi capitoli
Leggete...commentate...votate ☆
Un bacione
Frakkia ❤❤❤

Le note del cuore ♡ //PB//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora