XXI.Serata per due

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Piero pov

Durante la preparazione della festa di compleanno di Elena, Michele è rimasto talmente tanto impressionato dalla precisione di Alessandra da averle fatto una proposta di stage retribuito con noi, per la durata dei concerti nel Regno Unito, come assistente di Barbara.
Da lì, per Ignazio è iniziato l'inferno!
Ogni volta che sono vicini parla sempre di cretinate, balbetta e diventa color peperone.
Io e Gian ci divertiamo a spaventarlo dicendogli che Ale è dietro di lui.
I salti e le facce che fa sono incredibili e spassosissime!
Alessandra, dal canto suo, è leggermente innervosita da questo suo comportamento un po' strano, ma dovendoci lavorare insieme cerca di mantenere un atteggiamento professionale.
Dopo aver palesato a tutti la nostra 'relazione' Michele, prima s'incazzato e poi ha fatto spostare le valigie di Elena nella mia camera e ha dato la sua ad Alessandra.

Ora sono nella mia camera con Ignazio, in pantaloni del pigiama arancioni e maglietta giallo fluo da pugno negli occhi, e Gianluca, vestito in tiro per portare fuori la sua bella.
Ci avviamo verso la camera di Ale e ci apre con pantaloni della tuta e maglietta bianca sformata.
Ci squadra tutti e tre, con Ignazio per ultimo, e nota subito le suo babbucce a cagnolino.
《Pietose e terrificanti!》
"Elena è pronta?"
"Si...le ..." non finisce la frase che sento Elena al suo fianco.
"Si sono pronta!"
E mi appare davanti.

Al braccio destro porta il regalo dei suoi parenti, che si abbina alle lavorazioni del corsetto, e la sua immancabile collana a farfalla

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Al braccio destro porta il regalo dei suoi parenti, che si abbina alle lavorazioni del corsetto, e la sua immancabile collana a farfalla. I capelli sciolti e ondulati danno un nonsoche di morbidezza all'insieme.
《E poi è bella...semplicemente bella!》
Ci auguriamo tutti buona serata e mentre il mio amico e Ale rientrano nelle rispettive stanze, io, Gian e le ragazze prendiamo l'ascensore per scendere.
Ci salutiamo e saliamo sulle macchine.

Entriamo nel Royal Opera House, dove ci servono dei calici di champagne insieme a tutti gli altri ospiti.
《È la serata conclusiva dell'anno e hanno voluto fare le cose in grande!》
Ci dirigiamo verso i nostri posti in platea, a metà tra i torcicollo da sottopalco e il non vedere niente perché siamo troppo in fondo.
"Sappi che Romeo e Giulietta mi farà piangere come una fontana!" mi dice lei all'orecchio, come un segreto.
"Beh...in effetti fa un po' piangere!"
"Non esiste tragedia amorosa più triste di quella di Giulietta e del suo Romeo!" cita lei Shakespeare a memoria.
Dopo una decina di minuti le luci si abbassano fino a spegnersi, il sipario si alza e, accompagnata dall'applauso del pubblico, l'opera ha inizio.

***

Elena pov

Siamo arrivati al momento degli inchini dei vari attori, acclamati con una standing ovation meritatissima. Ed io sono in piedi, accanto a Piero, che ci spelliamo le mani a furia di applaudire tutti i personaggi che ci sfilano davanti e si inchinano con reverenza.

Ci fanno passare una fila alla volta per evitare la calca ed usciamo.
Prendiamo la macchina ed arriviamo ad una villa adibita a ristorante.
Il nostro tavolo prenotato è sul balconcino esterno dove si può avere una meravigliosa vista notturna del Tamigi.
I camerieri cominciano a portarci piatti squisiti di pesce di fiume e vino bianco, che però, insieme ai pasti, non dà tanto alla testa!
Chiacchieriamo del più e del meno senza toccare argomenti troppo delicati.
Parliamo delle nostre esperienze all'estero e delle varie figuracce che abbiamo fatto per il mondo.
Ridiamo come due pazzi e non ci accorgiamo del tempo che passa.
Lui, però, si fà stranamente serio di colpo.
"Posso farti una domanda personale?... Non rispondere se non vuoi!"
"Dimmi...non ho segreti!"
Si schiarisce la voce, come se fosse in ansia per qualcosa.
"Al tuo compleanno c'erano solo i parenti da parte di tua madre...come i tuoi nonni...e da parte di tuo padre? Non hai nessuno?"
Rimango spiazzata da questa domanda.
"Beh...tecnicamente si!"
"Alessandra ha detto di no! Come mai?"
Sono un po' titubante se dirglielo o meno, dato che questa è una parte della mia vita che non mi piace ricordare, ma alla fine mi convinco!
"Mia nonna paterna...che chiamarla nonna è un insulto ai nonni veri...non è mai stata molto ...ehm...'disponibile' nei confronti miei e di mia madre. Ha sempre pensato che noi avessimo rovinato la vita al figlio, costringendolo ad una vita solo lavoro e famiglia."
"E suo marito? ...cioè tuo nonno!"
"Mio nonno l'amava troppo per divorziare da lei...credeva nel valore del matrimonio...e alla fine è venuto a mancare di crepacuore quando io avevo compiuto da poco 18 anni. Quasi fatto apposta direi?!"
"Perché dici così?" chiede lui incuriosito dal mio racconto.
"Mio nonno, sapendo che stava per andarsene, ha scritto un testamento. Lasciando metà del suo patrimonio a me in un fondo fiduciario, rimasto cointestato a mio padre fino ai miei 18 anni..."
"Ma dato che tu eri già maggiorenne il conto risultava legalmente già tuo!" conclude lui al posto mio.
"Già...mia nonna si incazzò come una belva! Impugnò il testamento reclamando almeno l'ammontare di base del conto, e stiamo parlando di cifre davvero importanti, ma il giudice non le diede retta e lasciò le cose come stavano!"
"E li hai mai toccati quei soldi?"
"No...l'unico vincolo sull'uso di quel denaro era 'per avverare un tuo desiderio', ma dato che a me i soldi non interessano non ho mai trovato un motivo per spenderli!"
"C'hai mai pensato? ...a usarli in qualche modo intendo!"
"No...o meglio si! Ma non sono mai stata convinta del tutto, quindi per ora stanno ancora lì!"
"Sono stato troppo indiscreto?"
Nego subito con la testa.
Dopo un altro po' di chiacchiere inutili, Piero paga il conto e andiamo via.

Arrivati in stanza mi tolgo il trucco leggero e mi cambio per la notte.
Piero anche si è cambiato, o meglio, si è semplicemente spogliato dato che sta solo in boxer.
Entriamo nel letto e cominciamo a farci delle coccole delicate, ma la passione divampa subito e ci troviamo completamente nudi e intenti ad assaggiarci.
Entra dentro di me con forza e mantiene un ritmo sostenuto e scalpitante.
Poco prima di venire esce e si infila il preservativo.
Ricomincia a muoversi, facilitato soprattuto dai nostri corpi sudati e vogliosi.
Esplodiamo insieme dopo poche spinte e si accascia addosso a me.
Si solleva dopo un secondo, conscio di essere troppo pesante, ma non si stacca da me.
"È stata una serata indimenticabile e bellissima! Grazie!" mi dice lui.
"Grazie a te per averla resa possibile!" gli sorrido e ricominciamo ad amarci di nuovo.
Con le labbra.
Con i corpi.
Con lo spirito.
Con il cuore.

***

Salve a tutti
Questo capitolo è dedicato alla serata che Piero ha regalato ad Elena per il suo compleanno.
Ignazio blatera scemenze in presenza di Alessandra e lei pensa - giustamente 😂 - che gli manca qualche rotella!
Come procederà la storia?
Cosa succederà durante le vacanze ai nostri protagonisti se saranno lontani a festeggiare il Natale??
Vi lascio con queste domande in sospeso!
Leggete...commentate...votate ☆
Un bacione
Frakkia ❤❤❤

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