XVII.Debiti da saldare

261 13 6
                                    

Elena pov

Sono sdraiata a faccia in sù sul letto a guardare il soffitto, in attesa che arrivi il sonno.
《Mi sa che stasera Morfeo è in sciopero!》
Ridacchio come una scema per il pensiero che mi è appena venuto.
Sbuffo, mi giro e mi rigiro tra le lenzuola sempre più innervosita.
Il letto è comodo, pulito e profumato...eppure manca qualcosa, anzi qualcuno!

Alla fine mi faccio forza, prendo la chiave magnetica della stanza, mi infilo le ciabatte ed esco.

Sto fissando la sua porta da non so quanto tempo, ma alla fine mi convinco e busso.
"Chi è?" risponde lui un po' strisciando le parole.
《Stava dormendo, cretina! Fantastico...ottima cazzata...un applauso per la figura di merda dell'anno!》
"Chi è?" richiede un po' più lucido.
Sento dei passi.
《Panico!》
Senza che riesca a riflettere un secondo in più mi ritrovo davanti la sua porta aperta.
Mi appare davanti a me un Piero con i capelli sparati un po' ovunque, gli occhi mezzi chiusi - ma che appena mi mettono a fuoco spalanca subito! - , senza occhiali sul naso, con degli sformati pantaloni del pigiama di un color verde tristissimo, ma soprattutto scalzo e a petto nudo.
Spalanco occhi e bocca!
"Elena?! ...che ci fai qui? Non ti senti bene?" mi chiede lui in ansia.
"No ...no...sto bene! Posso e...entrare?" balbetto io come una cretina.
Lui si scansa e mi lascia passare.
La stanza è uguale alla mia, solo che speculare.
Io ho il letto a sinistra lui a destra.
"Volevi dirmi qualcosa?" mi chiede lui superandomi e mettendosi di fronte a me.
"Si...cioè veramente no...ma in realtà si...ma non so se è il caso..."
"Ehi..." mi interrompe lui "stai tranquilla! È successo qualcosa?"
"Ma noooo..." ma appena lo guardo negli occhi, in quegli occhi marroni cioccolato capaci di mandarmi in tilt completamente ogni pensiero, mi scappa la verità dalle labbra "...anzi in realtà si! Qualcosa è successo!" prendo coraggio con un sospiro, mentre lui mi guarda tra il confuso e l'impaziente.
"Non riesco a prendere sonno e...si insomma...dato quello che hai fatto per me stasera, volevo chiederti se potevo dormire con te stanotte!"

***

Piero pov

Al sentire quelle parole mi sale il cuore in gola e sgrano gli occhi.
I suoi grandi occhi blu, liberi dagli occhiali, mi guardano un po' spauriti e seriamente preoccupati per un mio probabile rifiuto.
"Per me non c'è problema...se ti può aiutare a dormire!"
《Cazzo si, che è un problema! Quello che passerà la notte in bianco sarò io adesso!》
La vedo sospirare tranquilla e sorridere sinceramente. Mi giro e vado verso il letto.
"Aspetta..." mi ferma lei trattenendomi per il braccio con una presa decisa che non mi sarei aspettato "...volevo anche sdebitarmi per quello che è successo!"
"Non preoccuparti, no..."
Non faccio in tempo a finire la frase che le sue labbra sono sulle mie in un incastro perfetto.

***

Elena pov

《NON CI CREDO...STO BACIANDO PIERO!》
Lui mette le mani sui miei fianchi e io gli avvolgo il collo con le braccia, facendo diventare in nostro bacio sempre più profondo e carnale.
Dischiude le labbra e le nostre lingue si incontrano e cominciano una danza sensuale, magica e seguendo un ritmo tutto loro.
Senza nemmeno che me ne renda conto finisco sdraiata sul letto, con Piero sopra di me, che passa le labbra e la punta del naso sul mio collo e sullo sterno.
Mi vengono i brividi.
《Se un gesto così semplice mi fa perdere il controllo...figurati il resto!》
Scende sempre di più e mi solleva la maglietta per scoprirmi la pancia.
Da lì comincia un lento assaggio della mia pelle dove alterna piccoli morsi e baci leggeri, prendendo in simpatia soprattutto il mio neo vicino all'ombelico.
Gemo, ormai trascinata a largo dalle sensazioni.
Lui ritorna su e mi bacia di nuovo, con più urgenza, come se volesse imprimersi il mio sapore nel cervello.
Ormai avvinti dalle emozioni, ci spogliamo.
Lui ha i miscoli scolpiti dalle ore in palestra e il petto completamente glabro.
Al collo porta una collana con una croce in argento che aderisce al collo con una cordicella nera che ondeggia a tempo dei nostri corpi.
In un attimo di esitazione si stacca dalle mie labbra che già mi mancano.
"Sei sicura di volerlo...sei ancora in tempo per tirarti indietro se vuoi!" mi dice lui con le pupille dilatate dal desiderio.
"No...non voglio fermarmi!"
Gli rispondo guardando dritto negli occhi per fargli capire che faccio sul serio.
Allunga una mano verso il casetto del comodino e prende un preservativo.
Strappa la bustina e se lo mette.
Si sdraia su di me, ci fissiamo un secondo ed entra.

All'inizio è lento, quasi timoroso, ma vedendo che posso resistere aumenta le spinte e ricomincia a baciarmi con foga e passione.
Per aiutarlo con gli affondi incrocio le caviglie e gli dò il ritmo giusto.
I nostri sudori si mischiano creando una fragranza unica e celestriale.
Piero si diverte a baciarmi, annusarmi e leccarmi dal collo fino ai seni, facendomi a volte ridacchiare dal solletico, a causa della leggera barba che ha.
Ci lasciamo andare ai gemiti, ma nessuno dei due parla per paura di rovinare questo momento.
Alla fine però, raggiunto l'apice, mi lascio andare e, nell'abbracciarlo, mi accorgo di averlo stretto troppo e averlo graffiato, ma lui non fa una piega!

***

Piero pov

Mi sfilo delicatamente, per poi ripensarci e rientrare.
La bacio a stampo, con una dolcezza che non credevo appartenermi più.
Ricomincio a muovermi e lei accetta volentieri ogni affondo, accogliendomi completamente.
La sua pelle sa veramente di cioccolato fondente e menta e il suo corpo è liscio, con le curve giuste e proporzionate.
Il seno, leggermente abbondante, riempie perfettamente la mia mano e il suo sedere sodo è semplicemente la quint'essenza del sesso.
Ci giriamo e rigoriamo tra le lenzuola interrompendo la nostra unione solo quanto basta per riprendere fiato, per poi ricominciare.

Adesso è a cavalcioni su di me e, mentre si muove provocante e sinuosa, mi guarda con uno sguardo che farebbe impazzire di desiderio anche un santo.
《E io un santo non lo sono di certo!》
Esplodo per l'ennesima volta trascinando nel baratro del piacere anche lei.

Si accascia sfinita sopra di me e sfiora con il naso il mio petto, facendomi il solletico con i capelli.
Mi allontano da lei quanto basta per togliermi il preservativo e me la riavvicino.
Crolliamo tutti e due in un sonno profondo fatto di legami che, una volta costruiti, non si possono più spezzare!

***

Ciaoooo a tutti
Questo capitolo è stato il più difficile, delicato e perverso da scrivere! Ho descritto evitando di andare troppo nel dettaglio e penso che anche in futuri capitoli così 'spinti' - se ce ne saranno dipende da 'sti due 😂 - saranno comunque 'vaghi' in modo da lasciare anche a voi spazio per l'immaginazione!
Un salutone enorme e grazie mille per seguire, commentare e mettere ☆ alla storia!!
Frakkia❤❤❤

Le note del cuore ♡ //PB//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora